Cravenroad7

All'inizio, appena vista quella figura mi è sembrata un po' troppo di cattivo gusto, però poi, quasi subito, considerando anche il sogno sull'elicottero, è una buona rappresentazione del Caos arcano.

Alcune cose di quest'albo mi sono piaciute molto. Innanzitutto è sceneggiato ottimamente. I disegni sono stupendi, un paio di gag mi hanno fatto sorridere (penso soprattutto a quando la Moon esprime dispiacere per il fatto che Groucho è sopravvissuto), Groucho mi è sembrato ben utilizzato, Dylan mi è parso più vivo del solito, la Regina di scoglio mi ha intrigato. A differenza di molti, l'auto di James Bond non mi ha infastidito (se uno è un ultranerd milionario che vive in una casa che è la replica di una casa di 007 ricolma di action figures mi aspetto come minimo che la sua macchina voli).
I punti deboli sono più o meno quelli che altri utenti hanno rilevato: indagine troppo frettolosa con Dylan che non si fa le domande giuste, due baci random piuttosto brutti soprattutto quello con Rania, alcune cadute di stile come quella a pagina 59 (la risposta alla domanda della Moon, "Il Papa è cattolico?" non si sposa bene con il personaggio ed è inspiegabilmente non ironica). Vado in controtendenza rispetto a molti: John Ghost non mi piace. Recchioni insiste talmente tanto sul suo essere badass e brillante da risultare noioso. Un personaggio non diventa affascinante solo perché continui a ripetere che lo è. Certo siamo solo all'inizio di un arco narrativo sicuramente lunghissimo, quindi mi riservo di cambiare idea in seguito. Comunque i suoi sproloqui mi hanno ricordato il mitico agente del caos Oberon De Spair di PKNA, con la sua frase-chiave: « Nel nome del disordine io tramo! Corrodo! Devasto! »
Ma quello, temo, era un personaggio di tutt'altro spessore.

...Marcus Irvine offre in sacrificio se stesso ogni qual volta crea un suo prodotto o se è definitivamente morto nella famosa scena con l'occhio "Golcondiano". Qualcuno sa rispondermi?

è da intendersi che si offra in sacrificio ogni volta, in senso metaforico diciamo
ma credo anche che sia lasciata volutamente ambigua, che ognuno possa leggerci un po' quello che vuole