Titolo e copertina mediocri. Il fuoco sprigionato dall'incidente simulato è davvero tirato via e poco curato.
La sceneggiatura è piuttosto elaborata, esposta a spezzoni e probabilmente presenta qualche incongruenza e forzatura. Tento una ricostruzione al volo. Thomas Barrett coltiva interessi occulti, e nel corso di una seduta spiritica viene informato da uno spirito della sua prossima morte per mano dell'Indagatore dell'incubo. Però i due stringono amicizia, e Dylan stesso lo presenta alla Trelkovski, presso la quale si recava anche un certo Redmond Loury per parlare con la moglie defunta. In realtà Thomas, spinto dal padre, aveva solo usato Dylan per conoscere Loury, il quale era interessato al fallimento della trattativa che il giovane Barrett stava intraprendendo, tanto da potergli offrire molto denaro e l'ingresso nella Congrega degli spiriti eletti, una società esoterica che copriva in realtà una lobby di uomini d'affari corrotti. Chi aveva tutto l'interesse a far riuscire con successo la trattativa di compravendita della Orwelltech era invece Sean Cassidy, uomo poco raccomandabile e pieno di debiti, che lavorava per la società stessa. Sospettando le trame di Barrett e Loury e il coinvolgimento di Dylan, mise sulle loro tracce Roxanne, la quale prima verificò l'estraneità dell'Indagatore, per poi verificare i sospetti di Cassidy e rubare la password del pc del "fidanzato" facilitandone l'omicidio/finto suicidio. Cssidy eliminò poi anche Loury, reo di aver dichiarato in pubblico i sospetti sulla morte del collega. Il vecchio padre di Barrett intanto cova vendetta, e cinque anni, sette mesi e dodici giorni dopo architetta il diabolico piano delle 24 ore per incastrare o eliminare Cassidy, usando Dylan per farlo arrivare al veleno [cosa che farà anche Cassidy stesso, nuovamente tramite Roxanne, aspirando a quello che lui pensava fosse l'antidoto], per poi avere però l'accortezza di fermarlo [sotto forma di spettro, insieme agli avi e al figlio] quando lui stesso stava per auto-avvelenarsi inconsapevolmente.
L'intreccio dovrebbe essere questo. Non è stato facile da ricostruire, in realtà è molto ben architettato e dipanato con eleganza; il piano del vecchio Barrett mi è parso però davvero troppo forzato e contorto per essere credibile [limitando il concetto di credibilità ad un albo e un mondo di fantasia]. Resta poi il solito dilemma: è o non è una storia di/alla Dylan Dog? Parrebbe proprio di no. È questo un problema? Eric Hirsch, critico letterario statunitense, ritiene che l' appropriatezza generica [l'adeguatezza di un testo ai canoni del genere cui appartiene] sia uno dei criteri fondamentali per un'interpretazione oggettiva. Qui le concessioni al genere paiono essere solo gli accenni all'esoterismo, gli aiuti onirici e gli interventi spettrali. Ai posteri, comunque, l'ardua sentenza.
Buoni i disegni. Bigliardo non mi sembra un disegnatore particolarmente caratteristico o originale, ma è sempre molto accurato [anche se Bloch - e a tratti anche Dylan - sono resi irriconoscibili] e preciso.
Comunque è un albo che mi ha dato un minimo da pensare e da tornare indietro sui miei passi, e già questo non è male.
Gli darei un 7 [scarso].
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