Contento che ti sia piaciuto.
Per l'idea delle conchiglie mi sono ispirato al racconto di Suskind e a un racconto breve di Ballard, di cui ora non ricordo il titolo.
PS preparato a critiche di ogni tipo, sennò manco lo facevo.
Non so se si è capito, ma non sono un tipo troppo permaloso... E poi, se sono sicuro di quello che faccio, difficilmente le critiche possono "ferirmi", anzi...
E questa volta, visto il lavoro che c'è stato dietro e l'impegno che ci ho messo mi sento di dire che ho fatto un buon lavoro. Credimi, ho bruciato scatole di buscopan e ho fatto di tutto per ottenere il risultato che cercavo...ci mancava solo che facessi le capriole sul trapezio...
In quanto al Dylan dal grilletto facile, faccio riferimento ad alcune storie degli inizi, in cui prima sparava e poi si faceva venire i sensi di colpa. In particolare ho omaggiato la storia breve apparsa sul primo almanacco della paura. E poi, parlando di altriquando e realtà parallele... chi può dire se quello è davvero il Dylan che conosciamo?
E in ogni caso l'atteggiamento del "mio" Dylan è un po' diverso da quello del DYD di DiGregorio in quella storia a cui ti riferisci...