Cravenroad7

E' una domanda che mi sono posto molte volte! Credo che la soggettivita' giochi un ruolo importante anche se si puo' essere molto condizionati da giudizi unanimi.

Quando ti trovi di fronte a qualcosa di perfetto e non riesci a trovare niente che possa migliorarlo. E' l'uomo che crea qualcosa più grande di lui: qualcosa di divino. Basta pensare ad una poesia famosa o alla divina commedia per non riuscire a capacitarsi di come siano riusciti a mettere giù le parole in quel modo. L'idea degli orologi molli di Dalì o il cielo vorticoso di Van Gogh. Wow!

Dipende dai vari campi. Nel campo fumettistico, il capolavoro è più che raro. Bisogna tener conto di molti fattori. Soprattutto, dipende molto dal carattere e dalle preferenze dei lettori: se un lettore vede una sequenza o un personaggio che lo affascina molto, potrebbe gridare al capolavoro, mentre ad un altro lettore potrebbe essere non gradita.
E' così anche nel campo dei cinema e dei libri: io posso trovare "Horse Feathers", ma a un altro potrebbe non piacere.
Non so se mi sono espressa bene

Puramente soggettivo. Sensazioni fisiche tipo brividi lungo la schiena, lacrime agli occhi e una catalizzazione totale dell'attenzione.

Cent'anni di solitudine
Il David di Michelangelo
Memorie dall'Invisibile
Et similia

Rimaniamo su Dylan Dog. Cosa mi fa pensare al capolavoro? Beh, quando Dogamy e Dear Boy votano dall'accettabile in su

Diciamo che per me fattore preponderante e' un mix visivo ed emozionale,quando disegni e sceneggiature si fondono alla perfezione ,facendomi venire la voglia di riaprire l'albo dopo poco tempo. Ultimamente mi e' successo con una storia che non avevo ancora letto nonostante sia molto vecchia. Sto parlando di "Sette anime dannate".

Secondo me "capolavoro" è un termine di cui si abusa un po'. Il suo primo significato è quello di "opera migliore", "capodopera":

http://www.treccani.it/vocabolario/capolavoro/

usando la parola con quest'accezione, ci sarebbero meno equivoci – anche se non sarebbe facile determinare qual è, per esempio, il capolavoro di Sclavi. Definire un "capolavoro" nell'accezione più vasta è quasi impossibile, credo, perché la soggettività ha un ruolo preponderante nel farci apprezzare o meno un'opera. Esempio: Quarto potere è comunemente considerato un capolavoro cinematografico, ma se a me non piace ha senso che lo consideri tale?

Concordo con rimatt!
Quando qualcosa mi piace mi appaga che attorno a me ci sia un comun sentire,in questo modo credo che nella mia soggettivita' ci sia un barlume di oggettivita'...Quando cio' non accade rimango un po' stranito. Ritornando al nostro fumetto ,esiste una storia che proprio non riesco a farmi piacere,parlo di Storia di nessuno...per tutti e' un capolavoro e a me invece non lascia nulla,non entra nelle mie corde. Quindi per me,nella mia soggettivita',non e' affatto un capolavoro.

parlando di DD, ciò che rende una storia un capolavoro è il fatto che ogni pagina risulti una sorpresa, dolce o amara che sia. La fantasia (capacità di rendere qualcosa imprevedibile) è l'elemento chiave, la quale mischiata con lo humor o con la malinconia si armonizzano nel capolavoro.

Se rimaniamo in ambito di semantica spiccia il "capolavoro" è ritenuto l'apice, la summa, il punto massimo, quello più elevato - e forse di non ritorno- nella maestranza/maestria di una produzione...di un autore, di un movimento, di un periodo, di un territorio.
Quanto ci sia in tutto ciò di soggettivo e condizionabile da molteplici elementi è evidente .

Se ci spostiamo invece su Dylan per me "capolavoro" è l'irripetibile, quello che non può esser riprodotto/imitato con gli stessi risultati, pur partendo dalle stesse premesse/intenzioni.
E' il prodotto unico nella sua riuscita miracolosa che diventerebbe altro da sé soltanto per una vignetta spostata.
E' quello che non accetterebbe altre fatture, e non potrebbe neanche essere riscritto dallo stesso autore in un momento/contesto/convergenza di fattori differente, anche a livello infinitesimale.
E' quello per cui si sorvola sui medesimi errori che in altre storie vengono perseguitati come intollerabili delusioni .

E come diceva Wagner:

Un capolavoro rovina la nostra tolleranza verso tutto il resto.

ALOHA MASTER-CHEF D'OEUVRE

"Un libro non è mai un capolavoro: lo diventa." Dal Diario di Edmond e Jules de Goncourt.

Io considero capolavori quelle poche storie che ogni tanto mi viene voglia di rileggere, perché evidentemente mi hanno lasciato qualcosa dentro. Esempi: Memorie dall'invisibile, dal profondo, storia di nessuno, morgana e poche altre.
Poi ci sarebbe da discutere se esistano dei parametri oggettivi . Secondo me la prima caratteristica che un'opera deve avere per essere considerata "oggettivamente" (posto che la vera oggettività non è possibile) un capolavoro è la contestualizzazione storica.

nei fumetti il capolavoro per me è quella storia che ,appena finita di leggere, ho già voglia di rileggere…….è la lettura che non mi fa accorgere del tempo che è passato da quando ho iniziato a leggere….è la storia che non permette alla mia testa di pensare ad altro se non alla storia!!
capolavoro è UN POLPO ALLA GOLA di ZEROCALCARE(la miglior storia a fumetti degli ultimi 10 anni!!!) …………giusto per rendere tangibile la mia idea di capolavoro a fumetti!!

mumble...mumble..

Capolavoro è uno che sta a capo di un lavoro...

Memorie è un capolavoro.
Storia di Nessuno è il capolavoro dei capolavori.

La clientela è un lavoro e basta.

Benvenuti a Cape Cod, Sherlock con la Fletcher è...
E'.

Leggiamo sto capolavoro.