Kowalsky ha scritto:
Sono riuscito a vederlo.
Credo che più che un film sulla guerra sia un film sull'eroe americano che compie il proprio dovere fino in fondo, in patria e all'estero, in guerra e in famiglia. Ovviamente il tutto visto dallo sguardo conservatore che accomuna Kyle e Eastwood.
Io non sono (ancora) riuscito a vederlo, ma sono d'accordo su questo. E sulla percezione in patria che ha avuto questo film, esaltato dai guerrafondai grillettofacile come la Palin che inneggia a manifesto dell'eroismo mmericano per la "libertà" nel mondo tra selvaggi/malvagi
.
Persino l'autore del libro da cui è tratto parla liberamente del suo lavoro di cecchino in termini di "puro divertimento"...figurarsi certa altra gente.
[...]
Intanto come detto altrove, sono stato trascinato a vedere
Hungry Hearts..dovendomi ricredere su quanto pensavo.
Intuito femminile non sbaglia, va riconosciuto alla mia mistress(-a molto, a volte
).
E' un bel film controversabile, "a tema", ma che non fa soffrire molto questo suo lato da approfondimento.
La Rohrwacher perfetta come (unico esemplare di) attrice che fa di tutto per sembrare più brutta/sciatta di quello che è, con tutte le psico-fisime integraliste del caso, digiuni e oli compresi.
In questo caso...sguazza disturbata nell'incubo paranoico di una purezza bio-organica e del vivere con naturalezza una vita che ha poco di naturale, ormai, anche se appena venuta alla luce dalla sozza Madre Terra
Pochi attori, poche scene madre, ma un'escalation drammatica che tiene, verso la perdita di contatto coi problemi reali da parte femminile.
Buono anche il finale da tragedia greco-koreana, "
vivo io se muori tu...e le considerazioni fatele pure voi".
Non ho capito molto il bisogno di ambientarlo a New York, mai così anonima e svuotata in senso europoide.
Potevano girarlo benissimo a Bordeaux o Goteborg e non cambiava nulla. Anche perché certe non-litigate autistiche e certi non-avvocati evanescenti negli USA fatico ad immaginarli
.
ALOHA BAMBINI
INDACO