Iscritto il: lun mar 25, 2013 12:14 pm Messaggi: 610 Località: San Dona' di Piave
Anch'io adoro quest'albo, che ho votato Ottimo. A partire dalla fantastica copertina in stile "Ai confini della realtà", passando ai contenuti della storia. E' davvero da tanto che non la rileggo (anzi stasera la riprendo in mano), e quindi per la verità non ho ben presente molte scene, ma ricordo ancora nitidamente l'efficacia con cui era stato reso il sentimento di vendetta del motocliclista (per rimanere ad uscite dei giorni nostri, "L'occhio di Balor", in questo senso, è lontano anni luce in termini di resa su carta del medesimo impulso).
_________________ Non c'è arte senza cultura. Non c'è cultura senza birra fresca.
Finito di leggerlo poche ore fa . E' stato il mio primo Dylan Dog e devo dire che mi è piaciuto un casino . La storia ti tiene incollato all'albo , gli omicidi sono un qualcosa di eccezionale e poi c'è Groucho che con le sue battute mi ha fatto crepare dalle risate . Spero che gli altri Dylan Dog siano della medesima qualità se non superiori .
P.S. Mi avevano detto che nel fumetto di Dylan Dog , il protagonista ha a che fare con mostri , zombie , lupi mannari , vampiri ecc...ovviamente nel mio primo DD non c'è traccia di questi esseri ahahahah
Iscritto il: mar nov 15, 2011 5:38 pm Messaggi: 429 Località: genova
Uno dei pochi albi della serie regolare che mi mancava. L'ho recuperato qualche giorno fa in una bancarella insieme a Diabolo il grande che devo ancora leggere. Questa e' una storia che ha il pregio ,come e' gia' stato detto in un precedente commento ,di tenerti incollato fino al suo epilogo. Non si tratta di un capolavoro ma se uscisse oggi farebbe la sua figura.
Spoiler!
Non mi sono piaciute le reazioni di Groucho e Bloch alla presunta morte di Dylan. Troppa freddezza!! Inoltre mi sono chiesto come il motociclista sia potuto risalire agli artefici della morte della ragazza avendo come indizio la sola bottiglia piovuta dal cielo. Mi sa di una sciocca forzatura. Nonostante cio' ritengo che l'albo sia piacevole e gli do un sette! Trovo divertente quando Dylan reagisce in modo esagerato dimostrando tutta la sua umanita'!!
Iscritto il: mer feb 12, 2014 7:51 pm Messaggi: 204 Località: Nowhere
A questa storia sono molto affezionato. Certo, oggettivamente non sarà un capolavoro, ma quando la lessi a 14 anni ne rimasi molto impressionato . Soprattutto per quanto riguarda la morte del nobile gonfiato come una mongolfiera . Peccato che l'esplosione sia oscurata ... sarebbe stata una scena super splatter
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_________________ Sappiate che la morte vi sorveglia gioir nei prati o fra i muri di calce, come crescere il gran guarda il villano finché non sia maturo per la falce.
Se non altro è dinamica e quindi ti (o almeno mi) cattura. Però no, niente di eccezionale, semplicemente carina. Una cosa che davvero non sopporto è quando fanno finta che sia morto il personaggio principale di un qualsiasi racconto. E tu sai benissimo che non può essere morto e ricomparirà. È un espediente ridicolo a parer mio.
_________________ L'unico modo per liberarsi di una tentazione è di abbandonarvisi: resistete, e la vostra anima si ammalerà.
Iscritto il: gio ott 09, 2014 10:13 am Messaggi: 334
J.L. ha scritto:
Una cosa che davvero non sopporto è quando fanno finta che sia morto il personaggio principale di un qualsiasi racconto. E tu sai benissimo che non può essere morto e ricomparirà. È un espediente ridicolo a parer mio.
D'accordissimo. Questa storia si prende un 6.5 anche per questo motivo. Non sarà un caso se l'ho piantato li per 3 giorni giunto proprio al punto in cui Dylan è dato per morto... A parte questo, la storia è intrigante nella prima metà e il motociclista è un gran bel personaggio. Bellissima la sequenza che mostra il motivo dell'odio, e bellissima la tavola finale. Nel complesso godibile, ma niente di speciale.
_________________ "Il vero nemico non è la discussione artistica. Il vero nemico è l'indifferenza." Già...ma in fondo, chissenefrega!
Albo che adoravo e non so il perché. Il soggetto è banalotto e la sceneggiatura non è niente di speciale, troppo fluida e con poca verve. La morte di Dylan Dog è un espediente abbastanza ridicolo. Qualche momento divertente dà un tocco più interessante all'opera . Accettabile nel complesso.
Iscritto il: sab giu 19, 2010 5:51 pm Messaggi: 2874
giorno maledetto certo che ne scrivevo di cazzate su questo forum, ciao a tutti, c'è nessuno? ebbene sì, mi sono rimesso a leggere dylan dog (e sticazzi) qualcosa ho rivalutato, qualcosa (più di qualcosa) l'ho "distrutto" definitivamente adesso devo recuperare tipo 10 anni di arretrati ripartiamo dalle basi, ebbene sì, toninelli è riuscito a scrivere un gioiellino dylaniato come detto per "la dama in nero", ci sono storie che inizialmente avevo sottovalutato, liquidandoli come "thrillerini" magari accecato come tutti dal fulgore ideologico di un lungo addio o di un johnny freak... oggi, invece, giorno maledetto risulta essere uno dei dilan invecchiati meglio, un dylan "di genere" con tanto di killer con una bella maschera e una buona fantasia la soluzione dell'intrigo forse è un pò banale, però il controfinale "alla chiaverotti" è bello scene preferite: occhio agli "interni", sia in questa vignetta quasi argentiana, sia con il soffitto affrescato... naturalmente toninelli è sempre toninelli e quindi doveva per forza far piangere il povero groucho copertina capolavoro CLASSICO
voto 9+
Ultima modifica di Kramer76 il ven apr 23, 2021 4:46 pm, modificato 6 volte in totale.
Iscritto il: sab ago 27, 2011 12:53 pm Messaggi: 3392 Località: Valsesia
Voto troppo alto, imho. Anche se l'ho parecchio rivalutato anche io dall'ultima rilettura. Dylan un po' "cazzone" come on alcune storie di Chiaverotti.
Albo che, quando l'ho riletto anni fa, esattamente come l'altro sceneggiato da Toninelli, ho anch'io rivalutato. Alla prima lettura non l'avevo trovato granché e poco originale, forse per via della citazione da Truffaut.
Iscritto il: mer mag 13, 2020 12:29 pm Messaggi: 126
Toninelli vs. Dylan Dog parte prima, o: siamo sicuri che non sia Chiaverotti?
Uno spietato e inarrestabile assassino mascherato (in sidecar!), un controfinale scioccante (ma non sciocco), Groucho a tutto gas, dosi generosissime di splatter... L'unica cosa che mi rassicura sulla paternità dell'albo è il fatto che la storia sia fondata su due pellicole francesi degli anni '60/'70 che, per quanto cinefilo fosse, non sembrano esattamente parte della dieta filmica di Chiaverotti: "La sposa in nero" di Truffaut, e "Una giornata spesa bene" di Jean-Louis Trintignant (che veniva citato come fonte primaria d'ispirazione nell'Horror Post originale, mentre non si faceva menzione del primo). Con tutte le frattaglie e l'emoglobina in bella mostra, comunque, resta fondamentalmente un thriller, nel quale l'elemento soprannaturale è infilato più o meno di straforo e vale giusto come input dell'indagine, la cui origine è destinata a rimanere non spiegata (la visione di Hazel, che si mostrerà comunque profetica).
Disegni un po' sottotono, mi pare, forse anche per i ritmi serrati a cui M&G erano già sottoposti -magari erano un po' affaticati dopo il tour de force della memorabile storia doppia ("Il castello della paura" / "La Dama in Nero", #16/#17), ma già il mese successivo, con "Il tunnel dell'orrore", avrebbero fatto di meglio.
Toninelli inquadra bene il personaggio, anche se il Dylan fumantino delle pp. 33-34 oggi risulta un po' strano, benché all'epoca capitasse più spesso di vederlo "riscaldarsi". Quello che mi sembra poco logico, semmai, sia in senso assoluto, sia limitatamente al personaggio, è tutta la serie di eventi e azioni che generano l'equivoco della
Spoiler!
morte di Dylan.
Ricapitolando: Dylan scende dall'aereo, presumibilmente poco prima del decollo. Poiché l'aereo esplode alla partenza, è strano che in quel momento Dylan si trovi già abbastanza lontano dall'aeroporto da non sentire nulla, e che nel tragitto verso casa non veda/senta niente di strano (macchine della polizia che corrono a sirene spiegate verso l'aeroporto, tipo)... ma ammettiamo pure che sia andata così. Il Maggiolone è parcheggiato davanti casa. Come mai Dylan, visto che è lì, non pensa di entrare e richiamare Hazel per dirle che arriverà parecchio più tardi, o anche solo per avvisare Groucho, visto che non sta facendo un salto al pub all'angolo, ma sta per affrontare un viaggio di oltre seicento chilometri? E come è possibile che durante tutto il tragitto fino a Glasgow (almeno sei-sette ore, realisticamente) non ascolti mai la radio e non colga mai un minimo accenno all'esplosione dell'aereo (quando ritrova Hazel nel finale, è evidente che non sa ancora nulla), cosa che indubbiamente lo avrebbe spinto a chiamare Groucho o Bloch?
_________________ Non giudicare gli uomini sulla base delle loro opinioni, ma da ciò che le opinioni possono fare di loro. (Georg Christoph Lichtenberg)