Cravenroad7

Soprattutto s3nza refusi modifiche e pacciughi.

Letto anch'io "La casa della mummia". E' stato il mio primo Julia in assoluto. Ovviamente l'ho comprato spinto dalla copertina di quasi dylandoghiana memoria (e anche dal viaggio in aereo da sostenere), anche se ho riconosciuto quasi subito che non si tratta di un tipo di lettura che mi entusiasma particolarmente. Cionondimeno l'ho trovato davvero ottimamente sceneggiato, in un modo da cui quelli che lavorano a DYD dovrebbero prendere ampiamente spunto. Dialoghi naturali a profusione, personaggi di contorno caratterizzati in modo autentico e tanto altro: si vede che il pubblico di riferimento di Julia è considerato più intelligente rispetto a quello dell'indagatore dell'incubo. I disegni invece non li ho apprezzati per motivi abbastanza ovvi...

Non ho capito perché non ti sono piaciuti i disegni.
In quanto al resto, Julia è sempre sceneggiato così: in maniera tecnicamente ineccepibile. Ed è anche una serie che, dietro la superficie poliziesca, getta uno sguardo intelligente (e spesso profondo) all'oggi. Una delle vette della produzione bonelliana attuale, e non solo.

Piccoli è stato allievo di Montanari. E si vede
Ma far fare le sceneggiature di Dylan Dog a Berardi no? Non dico i soggetti, proprio le sceneggiature. Una ogni tanto, su. No? Mannaggia.

tutto merito delle mie critiche, giunte a destinazione

Leggiti "Myrna:Bloody Pulp"..poi, per me, gli chiedi pure i soggetti

Cosa non fanno per non farti abbandonare julia

Ma la mia infatti era una proposta realistica: sapendo che lavora a Julia tutto l'anno non gli chiederei di essere creativo e di inventarsi pure le storie. Però caspita, se mi mettessi a fare paragoni...

credo sia più impegnativo in termini di tempo fare sceneggiature che soggetti, per cui la vedo difficile, anche perchè difficilmente uno come berardi lavorerebbe su un soggetto non suo.
al massimo il contrario.

Letto anch'io e confesso perché attirato dalla copertina, cosa che per altre serie raramente faccio.
Davvero un buon numero, inizio un po' prolisso, la storia si dipana magistralmente. Di spessore il personaggio dello scrittore e davvero molto bella la scena onirica.



Non lo sapevo, ma Montanari & Grassani vengono subito in mente vedendo le tavole di Piccoli, però non quelli di adesso, quelli di anni fa, più curati e dettagliati.

P.S.
Di numeri ne ho letti davvero pochi, ma il Webb che rosica ha già stufato.

stai fresco allora, è una sit-com praticamente, ci sono 50 siparietti onnipresenti e il "webb che rosica" è uno di questi.
50 siparietti che sono quasi sempre presenti contemporaneamente, peraltro.
"emily-analfabeta"
"webb che rosica"
"webb accusato di essere un guerrafondaio"
"questa ragazza è troppo pallida per me, babe"
"risata in classe per il mattacchione di turno"
"ben che sorveglia le diatribe con aria benevola"

più rare, per fortuna:

"abebe mamalontana"
"gatto che fa meoww, con aria comprensiva, al risveglio dall'incubo"
"nonna che fa notare con tatto che l'orologio biologico non aspetta"

new entry:

"ettore che si giustifica perchè non può andare a trovarla"
"norma dove sei, mi manchi"

Caspita, ne leggerò 2, massimo 3 all'anno eppure ho riscontrato tutti i cliché che hai citato, quindi ci sono proprio in tutti gli albi. Mai pensato di diventare un lettore abituale (vuoi anche per un certa antipatia che ho per la protagonista), per me leggere questo fumetto è l'equivalente di vedere un film, anzi più un telefilm giallo, ogni tanto, molto ben fatto nella trama e nello studio sui personaggi coinvolti nella vicenda (come lo scrittore in questo caso).
Certo con Myrna l'adrenalina aumenta.

myrna è l'unica adrenalina!

Aggiungerei lo spiegone dei genitori morti in un incidente stradale quando Julia aveva tre anni e Norma pochi mesi!

Infatti ho deciso di recuperare solo le storie con lei presente.

Che voi ne sappiate, esiste un altro personaggio Bonelli così estremo e inquietante?