Cravenroad7

Storia ben scritta, ma di poca sostanza. Vedo molti cambiamenti di facciata per ora, resto in attesa e mi aspetto delle belle storie dopo il consolidamento del nuovo status quo. Ottime le gag di Groucho.


Voto accettabile.

Bello il commento di Cyber Dylan, mi trova molto d'accordo. Sia sulla disamina del Teatro dell'Assurdo, sia sul pretestuoso inserimento del freak in quest'albo (la parte che più mi ha annoiato, lo ammetto).


A proposito di Teatro dell'Assurdo, i botta e risposta Rrobe/Dear Boy sarebbero un ottimo canovaccio per un Color Fest dell'assurdo...

Ho votato 8, non tanto per la storia, che è passabile (io mi sarei soffermato per 2-3 tavole sul dilaniamento di qualche vittima a opera dei gastrotentacoli del freak; tuttalpiù posso encomiare la scelta del suddetto come assassino, come "cattivo").

Ho votato 8 perché trovo che questa storia contribuisca a portare avanti il nuovo-vecchio messaggio di Dylan: l'imprevedibilità e la non necessità della logica.
Da quanto tempo non leggevo una storia di Dylan pensando "ma questa cosa non può succedere" o "e adesso se è successa questa cosa poi come la spiegano?"
Mi riferisco alle scenette di Groucho, alle didascalie da cinema muto che possono apparire solo perché, appunto, siamo in un fumetto. Mi riferisco alla "telepatia", e soprattutto alla scena (sclaviana) della maschera.
Trovo, riassumendo, che questo sia indicativo di una vera volontà di cambiamento (il senso del quale io personalmente apprezzo). Vorrei che in un fumetto come questo si cercassero sempre meno la coerenza e la continuity, che il senso di smarrimento fosse costante e votato all'arte (come in Lynch e Nabokov, per intenderci).
Ogni tipo di cambiamento in questo senso è ottimo.

Ne approfitto per fare una domanda: per caso la revisione è di Sclavi? Ho notato un paio di passaggi e battute che mi hanno fatto venire il dubbio, specialmente nella "voce" di Bloch, che mi sembrava particolarmente attinente al personaggio originale.

Non esiste più il concetto di "revisione" come nella fase uno. Sono sceneggiature nuove.
Esiste, invece, la mia cura editoriale e, ovviamente, il lavoro degli sceneggiatori.

Giusto.

Beh, allora complimenti a Medda e a te per il Bloch di questo numero. E per il maltempo che si è guastato.

L'impegno editoriale lo valuteremo davvero quando, si spera, verranno pubblicate delle BELLE STORIE che sorreggeranno questa ex gloriosa testata. Per adesso, a mio avviso, ci stiamo soltanto accontentando dell'ingresso di nuovi, mediocri e stereotipati personaggi di contorno, inseriti alla meglio per gettare un pò di fumo akkalappialettori negli occhi

anche a me i siparietti di Groucho e la telepatia hanno ricordato molto i vecchi tempi... e questo è un bene

Un appunto che non c'entra con la qualità delle storie, i poliziotti inglesi, specialmente poi quelli di un paesino di provincia come Wickedford, non vanno in giro con le pistole.
Mi dà fastidio vedere scene che rappresentano gli inglesi in modo inesatto... almeno Dylan Dog non parla di caffettiere come nei primi numeri.

Indeed in Dyd sono armati da sempre (beh un tempo c'era anche l'impiccagione).

Ora non saprei dire esattamente da quando sono in vigore i regolamenti attuali, in ogni caso è da un po' che in via sperimentale in alcune municipalità la polizia inglese porta le armi anche durante le normali ronde.

Almeno la fantasia si sta mettendo, non come nell'era gualdoniana che c'erano 3 soggetti che giravano e rigiravano. Qui almeno non si sa cosa aspettarsi dalla storia del prossimo mese, oltre allo spoiler preannunciato. Manca solo la genialità delle storie assurde di un tempo (che la parte di groucho e dylan mi hanno ricordato) e le lunghe riflessioni malinconiche ed è fatta.

Sicuro ? Direi, così a spanne, che manca pure Tiziano Sclavi...
Poi per il resto ci siamo...Sich !

Hot Fuzz.
Film squitamente inglese su due poliziotti in una cittadina di provincia.
Sono tutti armati.
Il mito del poliziotto inglese disarmato è, appunto, un mito.
Giusto i bobby, a Londra.

SPOILER

Non prendo in esame il nuovo ciclo o le novità che piano piano si stanno palesando, ma solo la storia in questione.
L'albo l'ho trovata fiacco, un'introduzione troppo lunga alla nuova vita da pensionato di Bloch. Il resto aggiunto per arrivare alle canoniche 98 pagine.
Per quanto riguarda il nome di Bloch: si poteva accettare il fatto che da più di vent'anni Dylan lo avesse chiamato per cognome un po' pensando che fosse una sua scelta, un po' perché glielo avesse chiesto direttamente Bloch, ma non perché Dylan non lo sapesse affatto!

Surreale, divertente e spiazzante la parte con Groucho che ho davvero apprezzato (anche con un po' di sorpresa poiché gli interventi di Groucho è difficile che mi piacciano così tanto).

Belli i disegni (in qualche tavola la "fonte" Rupert Everett è più chiara e definita), per quanto riguarda la copertina: non mi è piaciuta per nulla (più che altro per una discutibile scelta cromatica).

La storia mi è piaciuta, la prima metà di rapporto "padre e figlio" è trattata in maniera ottima, l'affetto creato tra i due è geniale. Groucho è tornato a farmi veramente ridere.
Io al contrario di altri penso che da quando c'è recchioni dylan è tornato ad essere dylan e le storie sono tornate interessanti.
Il mondo di dylan sta tornando quello che mi aveva fatto adorare questo fumetto anni fa.
Mi ha colpito molto carpenter, quest'ispettore cazzuto col cruccio di dylan dog. Mi ricorda zenigata, sarà bello vedere nelle prossime storie che li vorrà anche bene e che magari lo aiuterà, proprio come com'era tra lupin e zazà.
Ultima cosa; in un mondo dove il paladino si chiama di cognome si chiama dog, il suo padre putativo puó chiamarsi "********" , con grande ilarità.