Piccatto ha scritto:
Oggi per molti versi (ora esagero, ma capitemi)... tutti ottimi artigiani, ma pochissimi artisti, ecco. E voglia di sorprendere zero tagliato, che poi nel frattempo diversi che erano artisti sono diventati artigiani.
Davvero sono l'unico a vederlo?
No.
You are (not) alone in questo senso...e forse anche in
quest'altro C'è da preoccuparsi? Forse abbiamo le stesse visioni e dobbiamo andare dallo stesso analista per risparmiare sulle spese?
Sarebbero allucinazioni un po' costose...in fondo. E mi pare strano condividerle, quando qui si fa in genere a gara di deliri ultra-costumizzati nel personale
.
Tornando all'argomento, penso che la cifra "artistica" di molti disegnatori-chiave di questa testata sia calata mostruosamente negli ultimi dieci anni.
Detto questo secondo me solo
Tex e
Dampyr in SBE possono vantare delle chine migliori di quelle presenti su Dylan, e non solo "sulla carta" dei precedenti allori o dei nomi altituonanti.
Un tempo - dopo i primi 20-30 numeri di assestamento - vedevi Roi, Piccatto, Casertano e strabuzzavi le orbite, ed era questo elemento che rendeva la testata unica ed altamente appetibile anche solo ad una semplice sbirciata in edicola delle tavole
.
Adesso i loro scialbi, sbiaditi, e svogliati auto-epigoni involuti continuano a trascinarsi stancamente, nell'ottica del risparmio e della mancanza di stimoli, adeguandosi ad una produzione stanca d'ufficio di cui non beneficia quasi nessuno.
Certo...a vedere bene cos'altro circola in SBE oltre Dylan, o al di fuori della SBE, il profilo per l'OldNewBoy è ancora (molto) alto e certi nomi incutono rispetto, perché alla fine il prodotto è sempre decente e siamo ancora lontani dall'affossare la testata (v. titolo)
Credo non bisogna più investire sulle vecchie glorie assopite, ma spostarsi sulle nuove leve arrembanti che abbiano qualcosa da dimostrare urgentemente, e per questo sono disposti a metter in gioco tavole più "estreme" ed elaborate, accomodandosi meno sul mestiere giù calibrato a sufficienza.
Inoltre noto un certo disordine nel creare una scuderia fissa ed affidabile di disegnatori sicuri e motivati a seguire un progetto come quello della fase 1->2, a differenza nella solida squadra a disposizione dalla fine degli 80's a quella dei '90s.
Variare ajuta, ma non trovare un filo conduttore spersonalizza e vagheggia, gueststar-ismi a parte.
Soprattutto quanto le colonne d'un tempo cominciano a vacillare da buone cariatidi annojate.
Come quando un (ancora)sufficiente Casertano si gasa solo per le scene di massa e quelle in costume, sembrando un lontano parente ingoffito di capolavori come
Totentanz! o
La Casa degli Uomini Perduti.
O peggio ancora quando delle ottime new entry come Nizzoli cominciano ad imborghesirsi e ripulire il loro tratto originario - fiabesco e suggestivo - per far strada alla leggibilità senza guizzi e senza cattiveria di un illustratore di cronaca romanzata.
Anche da Ornigotti mi aspettavo di meglio sinceramente, dopo gli ottimi trascorsi napoleonici
.
Per fortuna che ci si può ancora fidare di Ambrosini, Brindisi e Mari
.
A Freghieri ed M&G ci sono affezionato, quindi ogni tanto non mi dispiacciono, ma non possono dare certo loro un'identità alla testata come accadeva tempo fa. Vorrei vederli meno spesso ma più attenti, come vorrei vedere più spesso Stano o uno come De Vincenzo a cui spesso assegnano storie peggio che mediocri
Dalla svolta recchioniana in poi vedo cose notevoli solo da Dall'Agnol, Celoni e Cestaro Bros. Persino il promettente Gerasi del #307 si è perso nel lavorettismo con il
Principe d'Inverno.
Per il resto, come bene saprete, l'annoso problema grafico che sta pregiudicando al negativo l'andamento della serie
è solo questo, a conti strafatti:
https://www.cravenroad7.it/forum/viewtopic.php?f=23&t=8996 ALOHA FOSSA DEI
BICOLORISTI(semo tutti ultras)