Muy bien, rieccomi. Per Anarchia nel R.U. non ho voluto proprio esprimermi, per evitare di intristirmi ancora di più di quanto non avesse già fatto l'albo, nel polemizzare con chi mi avrebbe detto che è un capolavoro nella storia di Dylan Dog pieno di orrore, ironia e romanticismo di alta qualità narrativa, e che se faccio critiche è perché sono ignorante, o stupido, o in cattiva fede.
Veniamo a Benvenuti a Wickedford. Vedo con piacere che la "luna di miele" con la nuova fase e le speranze che vi erano state collegate (dagli autori in primis) pare finita, e ci sono più voti sotto accettabile che sopra. Io ho votato accettabile, quindi mi trovo fra i meno severi con questo albo, stranamente
La storia è una storia di DyD, finalmente. L'atmosfera generale è accettabile. Il "cattivo" non è niente di originale, ma fa la sua figura: sufficiente. Purtroppo il riferimento iniziale (nell'editoriale) al ruolo di Johnny Freak nella storia di Dylan secondo me è forzato, fatto apposta per vivere di rendita su quel filone, mentre l'emotività e la profondità di quella storia influisce ben poco sulle azioni del Nostro in questo albo. Dal punto di vista del messaggio, anche emotivo, ho trovato infatti la storia abbastanza vuota, trasmette poco o niente al di fuori della narrazione della storia in sé che comunque non è totalmente male, si fa seguire e ci sta. Ottimi i disegni.
Ma, altri punti dolenti:
- Jenkins. Ormai totalmente un altro personaggio, che non merita neanche più le prese in giro di Dylan e Bloch. Inoltre è giusto quanto scritto più su sul nome.
- Groucho secondo me sottotono e con forzature che stonano. Mancano le buone battute. Le barzellette interminabili, il surrealismo verbale, il nonsense etc.etc. Il "vecchio" Groucho non aveva bisogno di espedienti implausibili per strappare un sorriso,
.. i quali espedienti a mio parere invece di divertire, guastano.
- lo spiegone finale (sembra che da ora in poi sarà un personaggio fisso a cui chi deciderà di continuare a leggere DyD dovrà abituarsi).
- non mi è piaciuto (ma questo è un fatto di gusto) che la storia diventi un "caso" di DyD solo da pag. 75, (dopo tra l'altro molte lungaggini incentrate su Bloch,) e venga quindi "risolto" in poche pagine, si fa per dire perché condivido quanto scritto più su, che Dylan "subisce" gli eventi più che risolvere qualcosa.
- il nome di Bloch. *sigh* No comment.
Non condivido nemmeno il fatto che
In generale quindi una storia di Dylan Dog (ripeto: finalmente), accettabile, nella media, non originale, con varie pecche, e varie scelte secondo me poco condivisibili per il futuro del personaggio.
Bilancio della "nuova fase" fino a qui: se non fossi curioso di quanto cadranno in basso (vedete, rinnovo ormai il mio pessimismo, dopo che qualcuno mi rimproverò di aspettarmi troppo da Dylan Dog) con il famigerato Macchia N - ehm, John Ghost, probabilmente smetterei qui. Invece prenderò almeno anche il prossimo numero, e chi vivrà vedrà.