Piccatto ha scritto:
A quando un commento dettagliato, Teo?
Anche subito.
La storia è brillante, con un Dylan vivace e un Groucho che non compare molto ma è usato eccellentemente. Per lunga parte l'albo è una commedia svagata e assai divertente, con sorprendenti parentesi surreali; quando però si decide di cambiare registro, lo si fa nella maniera giusta, e il consueto cinismo di Medda dà vita a un finale di grande impatto (e pure un po' anti-dylaniano, aggiungo).
Benvenuti a Wickedford ricorda un po' gli albi di Julia, che si servono di una trama poliziesca per parlarci della quotidianità e della vita di tutti i giorni; qui gli innesti horror, per quanto gestiti molto bene, non sono il centro della storia, ma solo un (gradito) contorno: la narrazione ruota attorno al rapporto tra Dylan e Bloch, fidati amici che si muovono in una realtà più complessa e infida di quel che appare.
Certo, è divertente (e forse anche un po' preoccupante) vedere come Medda riesce a giocare con gli stereotipi dylaniani, arrivando perfino a ribaltarli; ma il cuore della narrazione sono proprio i dialoghi tra l'indagatore dell'incubo e l'ex ispettore di Scotland Yard, mai così al centro della scena. Insomma, Medda se la cava ancora una volta con gran classe, rendendo questo albo il migliore (e neanche di poco) della "fase 2". Detto questo, ho qualche piccola perplessità; ma ci tornerò più avanti, magari dopo aver letto qualcuno dei vostri commenti.
DImenticavo: Nizzoli fa un lavoro sontuoso, tratteggiando con encomiabile precisione ambienti e personaggi. Qualche primo piano è rivedibile, ma in complesso i disegni sono splendidi.