Anche se ormai sarebbe il caso di un thread a parte...
Kowalsky ha scritto:
[...] abbiamo sempre detto che la Bonelli può permettersi di mandare in edicola cose più "sperimentali" o di nicchia rispetto agli standard del pubblico bonelliano perchè ci sono Tex e DyD che portano sicurezza economica
Come dici una serie sperimental-nicchieggiante in ambito SBE lo è sempre
in riferimento agli standard propri.
Non in senso assoluto
.
E' sperimentale
rispetto a Tex
et similia, ma non per natura distinta ed autonoma.
Es. da tempi più che recenti: ti sembra Lukas sperimentale se lo porti in fumetteria o in libreria e gli togli il marchio/contesto SBE?
Non parliamo di A.Wild e Saguaro...
Più che sperimentali sono degli azzardi, sapendo la mambassa di materiale simile in ogni dove, e che per tenersi vivi secondo gli standard bonellidi hanno bisogno di un tot copie fisiologiche al mese...
Kowalsky ha scritto:
l'offerta va comunque diversificata perchè non sai mai quando ti può uscire il nuovo fenomeno commerciale...e perchè comunque non porta soldi solo avere le due serie da 100-200mila copie ma anche le 4 o 5 serie da 40-50mila.
Sai mai? Sì, lo so: mai
Nel senso che, come dicevo a Lord qualche post fa, in Italia ormai i fenomeni commerciali da edicola possiamo scordarceli da qui al prossimo decennio... ed oltre
E non parlo solo dei fumetti... è proprio il mondo dell'intrattenimento cartaceo da chioschetto che sta cambiando, ed i (pochi) lettori di materiale nuvolato si orientano sempre più verso altri lidi.
Come gli editori.
Vedi inondazione di Zerocalcare in libreria negli ultimi 3/4 mesi, esposto in prima fila come un Dan Brown.
Comunque il discorso sulla diversificazione - e frammentazione? - dell'offerta lo trovo giusto
.
Solo che aspettarsi tre o quattro nuovi puledri a trainare lo sprint con 40-50 mila copie
ogni mese la vedo dura.
E continueremo ad affidarci ai due soliti cavalloni rampanti di "quella" razza, in scuderia...
ALOHA LAUDA E PROST