Yulin Fantasy ha scritto:
Scusa Nedellins, ma sono confusa dal tuo commento, in particolar modo per il tuo giudizio su Groucho e la ragazza di questo numero.
A mio parere Groucho in questo numero ha dato di più che in dieci numeri usciti adesso, addirittura seguendo Dylan e essendo un non-personaggio. Infatti è stato lui ad avvertire all'inizio i marinai quando DD ha sbattuto la testa.
E non lo sto proteggendo solo perché è il mio personaggio preferito.
Per la ragazza... pure lei ha seguito Dylan. Potrà essere inutile, ma senza di lei l'albo non sarebbe stato più lo stesso.
La storia non è tanto confusa se la si legge altre volte, come ho fatto. C'è la citazione e c'è il tratto filosofico.
Poi penso che il non sense fa parte dell'anima del fumetto, in particolar modo agli inizi.
Non voglio però criticarti, ho solo queste perplessità.
A me Groucho piace quando è usato in modo diverso, mi piace quanto stempera e alleggerisce la situazione, senza però innervosire all'eccesso gli altri. In Cagliostro è perfetto, qui manca di rispetto a Dylan, è impacciato più del solito, che ti devo dire mi da fastidio.
In generale Groucho non mi piace praticamente mai, quindi di base non sono ben predisposto nei suoi confronti, gli basta passare un minimo il confine che mi infastidisce.
Il non-sense è uno degli aspetti, non la definirei una portante, sicuramente un aspetto ricorrente e centrale, ma non è un tratto costante e sempre distintivo del fumetto.
A volte dietro la scusa del "non-sense" si è perdonato e accettato di tutto, personalmente preferisco il "non-sense coerente" (sembra un ossimoro ma non lo è per me), quel non-sense che cela dietro una cortina di fumo di assurdità un significato, un messaggio, una filosofia.
Onestamente non ho colto grandi significati e filosofie in questo numero, è uno di quei numeri da rileggere senz'altro. Riguardo le citazioni, se non le si possono cogliere non fanno la differenza per quanto mi riguarda.
Quale sarebbe il tratto filosofico?