Cravenroad7

Uno dei numeri più belli di sempre. Grandioso precipizio negli abissi dell'anima, Dylan che scopre la sua e le nostre debolezze, la ricerca dell'incubo in disegni fantastici e profondi.
Voto 8.

Uno dei più belli di sempre

Riletto oggi dopo un po' di tempo.

Per quanto mi riguarda il miglior albo di Paola Barbato...il suo grande capolavoro.

Entra assolutamente nella top 10 dei miei albi di Dylan Dog.

La scena di Dylan in ginocchio di fronte al camino è stupenda...

Non posso che quotare David!

Riletto ieri. Per me è questo il vero capolavoro di Paola Barbato, nonchè il miglior albo post 100 imho. Una sceneggiatura che è una macchina perfetta che amalgama allucinazioni polanskiane e echi di giallo hitchcokiano, inseguendo un gioco orrorifico di sdoppiamento di personalità che in prima battuta strizza l'occhio alla "Metà Oscura" di King per poi ambire a vette più alte laddove la perdita di identità diventa una disperata e drammatica ricerca dell'affermazione del proprio essere tanto per Whitaker quanto per Dylan. Un Dylan mai così stranito, alienato, in bilico sulla via del male ma capace di mantenere quel minimo di lucidità necessaria a salvarsi. Un piacere vedere un Bloch in forma, protagonista, lanciarsi nell'indagine in prima persona, anche in azione vera e propria, tanto da far dimenticare il sacrificio di Groucho, qui in effetti un po' trascurato. E poi c'è lui.. Joe Montero! Un killer ultracarismatico e implacabile che esiste prepontemente senza quasi avere un'autentica identità fisica, divenendo immediatamente uno dei villain più amati di sempre dal popolo dylandoghiano. Lo spiegone finale, molto contenuto invero rispetto alle prime uscite barbatiane, è stavolta pienamente giustificato e funzionale al meccanismo giallo che traina la soluzione del caso. Disegni di Mari sublimi, eccellenti anche nell'assistere e raccontare il cambiamento di Dylan. Ottima anche la copertina di Stano.

Un albo veramente bello, tanto assurdo quanto geniale. Sicuramente tra i migliori post-100. Già solo quelle tre vignette di Dylan in altalena mi hanno colpito profondamente.

copertina stupenda


EDIT: bellissimo, il mio preferito della Barbato, seguito da Sciarada. Disegni di Mari stupendi.
peccato per lo spiegone un po' troppo lungo

Storia: 9
Disegni: 9

E' inconcepibile votare insufficiente, accettabile o buono per questo albo .
Chissà se potremo mai rileggere storie del genere

?_? La prima volta che l'ho letta mi sembrava un capolavoro, che entrava anche nella mia top ten. Ma l'ho riletta e mi è sembrata parecchio noiosa e uno spiegone assai lungo. Forse è per colpa dell'ora tarda in cui l'ho letto. Dovrò rileggerlo.
Disegni di Mari cmq stratosferici

Votato ottimo (per me un 9).
Storia di respiro molto Ambrosiniano (e questo è un bene, hehehe...).
Barbato leggermente più contenuta del solito in fatto di balloons (e questo è un bene).
Mari leggermente sotto media (IMO) ma mi piace sempre da matti.

Con grande orgoglio vi informo che mi è stata regalata da parte di una persona speciale la tavola originale di Nicola Mari numero 49.

Quella in cui si sente Joe Montero cantare la canzone dello spazzacamin e Dylan imbambolato davanti con il domestico che esclama "Madre de Dios" .

La persona in questione ha letto il mio apprezzamento per quella pagina sul forum

Tu stai scherzando, David...

Seguirà foto

Un capolavoro, dalla prima all'ultima parola e dalla prima all'ultima tavola. Dylan che più Dylan non si può.
In lizza per la palma di miglior storia non di Sclavi.

Thriller psicologico di grande atmosfera e suggestione.La storia concepita della Barbata e' l'ennesima,ma non disprezzabile variazione sul tema del doppio,della discesa agli inferi per il nostro protagonista.Molto bella la parte iniziale,ma tutta la narrazione conserva una certa qualita'.Merito della capacita' dell'autrice,merito di personaggi decisamente indovinati come Joe Montero e Brighton.E direi buono anche l'uso dei "caratteristi".Dylan mattatore.La sua trasformazione e' gestita con grande abilita',e riflette quello che l'albo tutto provoca a livello di sensazioni.
Qualche ingenuita' e qualche passaggio non del tutto convincente.La parte finale su tutto.L'intuizione sul "no reietto" non mi ha mai convinto completamente.
Mari,non tra i miei preferiti...e' adatto per questa storia.
"Lo specchio dell'anima" e' tra le storie piu' interessanti della Barbato,e uno dei thriller piu' affascinanti.