Diabolo ha scritto:
MandarinoFish ha scritto:
Scusami, Diabolo, ma per essere dylan dog deve ripetere a manetta ogni qualvolta si presenti la situazione la frasetta per farti capire che è claustrofobico, che non ci capisce una mazza di tecnologia etc etc?
Sai che che palle doverlo sottolineare ogni volta? Che poi non è manco detto che non lo pensi o dica. L'autore potrebbe anche non mostrarcelo proprio per snellire la narrazione.
Più che altro se (come dici tu) "non ci capisce una mazza di tecnologia" non la usa (come tra l'altro ha sempre fatto). E se è obbligato a fare qualcosa che lo atterrisce (come infilarsi in un cunicolo) lo fa in maniera credibile e tra mille paure, come in "Il ritorno del mostro" e in tutte le altre avventure successive in cui è capitato. Non mi pare che quei pensieri appesantissero la narrazione. Che poi non capisco: il 339 presenta diversi pensieri inutili ai fini della storia ("Spiacente Miller, domani avrai un brutto mal di testa", "Strisciare nei condotti di aerazione, ma chi mi credo di essere, Bruce Wilis?", "Pochi metri. Fortunato vecchio mio", "Giuro che se esco vivo da questa storia mi metto in pensione come Bloch", ecc.) e proprio un balloon di pensiero sulla sua claustrofobia avrebbe appesantito la narrazione?
Io contesto la ridondanza nel rimarcare i topoi del personaggio ogni qualvolta si presenti una situazione del genere. Le frasi da te citate, non avranno nessuno fine, ma potrebbero essere dette tranquillamente da Dylan. C'ho rivisto il suo non prendersi sul serio, la sua ironia e il suo essere guascone. Perché Dylan è anche questo e non solo frasi ad effetto che a lungo andare potrebbero risultare vacue, e in alcun casi, stucchevoli.
Diabolo ha scritto:
MandarinoFish ha scritto:
Oltre la morte, devo dire altro?
Sì, dovresti dire anche che Oltre la morte è una storia intimistica con qualche sequenza d'azione, non un'avventura come questa in cui il nostro dall'inizio alla fine della storia si cala nei condotti nell'aria, spenzola appeso a un nastro segnaletico, fugge in auto ai 150 all'ora, investe in pieno un rivoltoso, forza posti di blocco della polizia, ecc. Non mi pare la stessa cosa, proprio per niente.
Ma sono due storie con due registi agli antipodi. Proprio perché una è intimista e l'altra più action, dovrebbe risultare più innaturale ne Oltre la morte. Poi, Dogares ha dato un'altra lettura, condivisibile, ma dobbiamo ricordarci che Dylan è anti-eroe fino ad un certo punto e che un personaggio di fantasia farebbe qualcosa che nella realtà nessuno di noi sarebbe in grado di fare.
Diabolo ha scritto:
MandarinoFish ha scritto:
Non lo sai, come non lo so io. Cioè, stiamo parlando di una gestione che potrebbe durare anni. Questi tre numeri non sono altro che di preparazione. Avere la presunzione di dire che questa è la strada giusta o sbagliata dopo solo tre numeri fa ridire.
Certo che non lo so, non sono chiaroveggente. Ma queste sono le premesse, e si tratta di premesse strutturali, che non potranno non avere ripercussioni ben precise ed evidenti sulla storia. La tua osservazione avrebbe senso se io mi lamentassi della qualità della scrittura di queste prime storie della fase 2. Lì potresti dire: "Dai tempo agli autori di assestare la serie". Ma (riprendendo l'esempio mio di prima di Sherlock Holmes senza Watson e con un'assistente figa al suo posto) è come se tu mi dicessi: "Aspetta, dai tempo, magari è bello vedere Holmes che flirta con la sua nuova assistente". No, grazie. Non perché sono un barboso nemico del nuovo che avanza, ma semplicemente perché non è più lo stesso personaggio. Non è più Sherlock Holmes e quindi non mi interessa. Pretendere che almeno le caratteristiche base di un personaggio non vengano stravole (e di conseguenza contesti e atmosfere) mi sembra da parte di un lettore un atteggiamento semplicemente coerente, non certo reazionario.
Le strade percorribili secondo me erano tre:
o ricreare il modello sclaviano (e mi sarei pisciato dalle risate, in quanto sarebbe stato solamente scimmiottare un grande della narrativa a fumetti)
seguire la strada attualmente presa da Recchioni (che ancora ad oggi, nonostante mille dubbi mi sembra la più idonea)
o l'immobilismo
Nel secondo punto vorrei soffermarmi:
cambiare solo lo status di un personaggio iconico come Bloch è così rivoluzionario?
Dogares mi cita Devil di Miller...Cazzo, Karen Page è morta e Devil continua ad essere una testata freschissima, scritta e disegnata da autori bravissimi;
calare Dylan in un contesto moderno è sbagliato?
Mai. perché Dylan è un fumetto che parla di orrori quotidiani. Prendere spunto dagli orrori di oggi, intercettare le paure del pubblico, era quello che faceva Sclavi e che stando tentando di fare gli autori di adesso. L'umanizzazione di Sclavi da una parte e la poliedricità di anime di Dylan dog lo rendono un personaggio non decodificabile e la volontà di smontare alcune certezze nel microcosmo dylaniato nasce da questa esigenza. Era diventato schiavo degli schemi precostituiti. Morto in una Londra che non esiste più.
Aggiungere nuovi cattivi?
Si, perché cattivi che si fanno ricordare negli ultimi anni si contano sulle dita di una mano monca, a maggior ragione se l'approfondimento psicologico si è andato a farsi benedire anche nei personaggi secondari.
Tutto questo per dire che non sarà mai il fumetto che avete letto nel '86 ma tutti noi speriamo ne conservi l'anima, l'atmosfera e i temi.