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# 339 - Anarchia nel Regno Unito
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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: gio dic 04, 2014 4:31 pm 
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Iscritto il: gio feb 28, 2013 1:39 pm
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Sono d'accordo con il fatto che I Vampiri e questo albo condividano il messaggio ma non sono d'accordo con chi tende a confrontarli ulteriormente. Qui la situazione è completamente diversa. Per prima cosa qui Simeoni ha dovuto dosare in un albo regolare la storia e l'introduzione di un personaggio fisso fondamentale; secondo nei Vampiri Dylan si trovava a collaborare (seppur in minima parte) con i buoni che lottavano contro i cattivi e il tutto si risolve intorno a Dylan. In questo caso Dylan si ritrova ad essere neutro, risolve la situazione e i buoni sono i poliziotti.
Secondo me è stato un ottimo modo di introdurre il personaggio di Carpenter e lo è stato fatto nel modo più cinematografico possibile ed è una cosa non banale. Qualcuno teme che il personaggio sia troppo realistico e non complesso quanto Bloch ma secondo me, con il tempo, ci saranno risvolti interessanti che mostreranno aspetti nascosti di Carpenter (magari è parente dei tizi in Maledizione Nera ed è inconsapevole dei suoi poteri Voodoo XD). Sarà un po' come in Breaking Bad in cui Skylar sembra essere la banale moglie apprensiva e invece si rivela molto più complessa. Idem per Rania. Se ci pensate anche Bloch ci ha messo del tempo a caratterizzarsi.

Per me è 7.5

Casertano sta cambiando sempre di più e continuo a preferire quello delle origini, ma va beh, è sempre piacevole sfogliarlo.
La copertina è ottima.

PS: grazie all'operato di Rrobe, per la prima volta non so davvero cosa aspettarmi (nel senso di quali saranno le future vicende), il che è una cosa fantastica


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: gio dic 04, 2014 5:07 pm 
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Iscritto il: mar nov 12, 2013 12:30 am
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Gigi Simeoni ha scritto:
Concludo, e poi sparisco almeno fino ad Aprile. Promesso. Sarebbe carino che invece dei soli Nickname (che sono spesso usati come maschere, purtroppo.. e non quelle di Keed...), tutti si firmassero in calce agli interventi con il loro nome e cognome. Noi autori lo facciamo, sapete bene chi siamo e che faccia abbiamo. Per noi, invece, si ha la sensazione di essere di fronte a una massa indistinguibile. Poi, magari, alle fiere ci si può presentare e conoscere, bersi una birra insieme e parlare anche di queste cose. Pacificamente, sorridendone... perchè come diceva Edoardo Bennato: Sono Solo Canzonette. Un abbraccio a te e a tutti.


Sime



Dunque.
L'ho scritto anche nella discussione su Mai Più: se nella lettura ci si incaponisce a voler cercare ogni possibile errore/imprecisione/buco di sceneggiatura ci si perde in un gioco al massacro a cui nessuna opera potrebbe mai sopravvivere. Ma nessuna. Proprio. C'è gente che con questo metodo sta cercando da decenni di dimostrare che Il Signore Degli Anelli fa schifo perchè potevano andarci con le aquile a Mordor.
Per di più questo metodo di lettura e di critica passa il limite tra "non mi piace" e "non è giusto" quando l'albo viene letto distrattamente contestando all'autore cose che sono chiare e magari pure urlate in faccia al lettore.

Ciò detto, no, sulla questione dei nomi non ti seguo. Per mille motivi, ma soprattutto perchè avere il tuo nome sparso in giro fa parte del tuo lavoro. Mentre invece per noi che facciamo lavori (o magari siamo a spasso e lo cerchiamo questo maledetto lavoro) che non presumono essere personaggi pubblici avere il nostro nome in giro per l'internet non fa bene. Perchè, per esempio, se il prossimo posto a cui mando il curriculum cerca il mio nome su internet e trova dei post su un forum in cui discetto allegramente delle dinamiche delle rivolte di piazza e di come gli spiriti dei sindacalisti dell'800 dovrebbero possedere i lavoratori dei 2010's, è possibile che non la prendano bene, diciamo...

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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: gio dic 04, 2014 5:39 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
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Località: Milano
Ma va tranquillo...al limite gli piazzi una molotov in ufficio e finisce lì.

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" Dylan Dog è arrivato allo scontrino fiscale "

Oriana Fallaci ti amo.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: gio dic 04, 2014 5:59 pm 
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Iscritto il: sab ago 23, 2008 12:39 pm
Messaggi: 2168
Posto che l'albo mi è piaciuto e che ritengo le spiegazioni date dell'autore sia esaurienti che non posticce, vorrei provare a dare una certa chiave di lettura che non credo sia stata ancora considerata:

SPOILER

- la lotta di Keed era contro l'oppressione dei padroni, e per il diritto dei lavoratori a non essere degli schiavi.
- Dylan, per risolvere la situazione, ricorre al gesto estremo di bruciare il cadavere, scelta da alcuni giudicata un po' eccessiva e al tempo stesso "di parte" contro il popolo degli oppressi.

Eppure, a pensarci bene, il suo gesto è l'esatto contrario: Keed, o meglio il suo spettro, con motivazioni puramente personali (non economici come nel caso di politici o imprenditori "malvagi" ma certo non filantropici) aveva privato della libertà di pensiero una folla gigantesca, muovendo ogni "nuovo schiavo" come una pedina sacrificabile pur di giungere al proprio scopo. Sotto questo aspetto è Dylan il rivoluzionario che nell'anonimato (nessuno, nemmeno rania, crede che tutto sia finito grazie a lui) libera il popolo dall'oppressore.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: gio dic 04, 2014 6:16 pm 
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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: gio dic 04, 2014 6:20 pm 
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Iscritto il: lun mar 28, 2011 1:46 am
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alemans123 ha scritto:
Che poi caro Regal se ci mettiamo tutti quelli che ha fatto negli albi precedenti (anche con Tizianone)... uff mi sa che non gli bastano 5 ergastoli!! Ma dici che quelli glieli perdoniamo perchè glieli ha fatti fare Tiziano?? :D :D :D

A volte mi chiedo se scrivo davvero così male o non leggete con attenzione... come ho già detto, quelli passati li copriva Bloch, e come ho gia detto, se ho fatto notare la cosa non era affatto per criticare, ne per affondare la nuova gestione facendo notare dettagli insignificanti, ma perchè volevo capire

1- come verrà gestita questa cosa senza Bloch (in teoria da adesso Dylan non potrebbe piu nemmeno sparare), con Carpenter che sicuramente non dovrebbe più chiudere un occhio
2- vedere se queste cose saranno riprese negli albi successivi (vedere mio post precedente sulla continuity di fondo)


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: gio dic 04, 2014 6:36 pm 
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Iscritto il: mer apr 17, 2013 11:22 am
Messaggi: 991
Località: Corbetta
Regal: Sinceramente non me ne intendo ma credo che non fosse solo Bloch a coprire Dylan. Mi spiego meglio. Le azioni criminose commesse da Dylan in passato e non punite dall'autorità costituita possono essere spiegate per due motivi (o almeno due me ne vengono in mente):

1- Dylan è un investigatore privato;
2- Dylan ha Bloch che lo copre.

Indubbiamente 1 da solo non basta (non è che se uno è investigatoe privato può fare quello che vuole anche se animato da un senso di giustizia).

Ma credo che anche 2 da sola non sia bastevole in quanto vengono coperti 2,3,4 reati ma non di più... poi anche Bloch (se fosse nella vita reale ) rischierebbe di correre guai seri.

Secondo me quindi anche la soluzione di far coprire i reati da Bloch era un pò da inserire all'interno di una certa sospensione dell'incredulità ed era anche abbastanza discutibile anche in precedenza .

Non so se sto dicendo cavolate quindi al limite qualcuno più esperto di me può corregermi sulle affermazioni precedenti.

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Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: gio dic 04, 2014 6:41 pm 
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Iscritto il: lun mar 28, 2011 1:46 am
Messaggi: 464
Esatto, la spiegazione che fosse Bloch a tirarlo sempre fuori da guai era forzata ma c'era. Come il fatto che Dylan ha sempre 33 anni, sono cose alla base del personaggio e modificarle rischia di compromettere tutto il suo universo (anche se per me Dylan non invecchiana causa della mesmerizzazione :) ).
Adesso non c'è piu nemmeno la scusa di Bloch, quindi mi sono permesso di fare notare la cosa, per vedere cosa succedera in seguito. Vorrei un Carpenter sempre col dente avvelenato verso Dylan che riprenderà le questioni aperte in questo albo (adesso che il problema della rivolta è risolto), e non un Carpenter che fa finta di nulla e agisce come se niente fosse mai successo.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: gio dic 04, 2014 9:16 pm 
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Iscritto il: lun ago 27, 2012 10:32 am
Messaggi: 245
... e il famigerato Carpenter è arrivato!
Che cosa ci porta? "Anarchia nel Regno Unito"... "non so che cosa voglio ma so come ottenerlo" (aggiungevano sempre i vecchi Sex Pistols, ora tutti in età da struttura protetta, tranne Sid Vicious che ci ha lasciati prima)... che dire? Pur restando fedele alla linea (che c'è o non c'è?) Dylan si rinnova!
La terza storia con le regole del Concilio Dylandoghiano rimanda a "V for Vendetta", a una certa fantascienza post-apocalittica ("La morte dell'erba" ad esempio...) e a certi horror zombeschi. Citazioni dal passato ne ho viste poche e forse nemmeno volute... Bloch appare nel finale e il suo cammeo è in grande stile. Un plauso alla continuity che va facendosi strada, e una standing ovation alle tavole di Casertano.

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Preso dalla fede ebbi una visione
dall'orgia io fuggivo, non senza derisione.
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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: gio dic 04, 2014 10:06 pm 
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Iscritto il: mar nov 12, 2013 12:30 am
Messaggi: 1092
alemans123 ha scritto:
Regal: Sinceramente non me ne intendo ma credo che non fosse solo Bloch a coprire Dylan. Mi spiego meglio. Le azioni criminose commesse da Dylan in passato e non punite dall'autorità costituita possono essere spiegate per due motivi (o almeno due me ne vengono in mente):

1- Dylan è un investigatore privato;
2- Dylan ha Bloch che lo copre.

Indubbiamente 1 da solo non basta (non è che se uno è investigatoe privato può fare quello che vuole anche se animato da un senso di giustizia).

Ma credo che anche 2 da sola non sia bastevole in quanto vengono coperti 2,3,4 reati ma non di più... poi anche Bloch (se fosse nella vita reale ) rischierebbe di correre guai seri.

Secondo me quindi anche la soluzione di far coprire i reati da Bloch era un pò da inserire all'interno di una certa sospensione dell'incredulità ed era anche abbastanza discutibile anche in precedenza .

Non so se sto dicendo cavolate quindi al limite qualcuno più esperto di me può corregermi sulle affermazioni precedenti.


Secondo me il problema era (anche) che in teoria Scotland Yard doveva essere un ambiente ostile a Dylan (ricordiamoci Finchè Morte Non Ci Separi) con i soli Bloch e Jenkins dalla sua parte. Nel tempo l'ostitilità generale è andata persa.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: ven dic 05, 2014 12:19 am 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
Messaggi: 10746
Località: Sardegna
@Gigi Simeoni: ho aperto un topic dedicato a te. viewtopic.php?f=12&t=9002
Se, una volta che ti sei stancato di risponderci riguardo all'albo in questione, vuoi parlarci di altri tuoi lavori siamo più che felici. :)

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Un uomo ha bisogno di cinque cose:
una donna, un cavallo, una tenda, un fuoco,
e qualcosa per cui combattere.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: ven dic 05, 2014 1:14 am 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
Messaggi: 11287
Località: Napoli
A leggere certi commenti sulla gestione Recchioni senza aver letto Dylan Dog mi fare l'idea che Sclavi abbia abbandonato la serie tipo l'altroieri. Invece manca (salvo poche comparsate) da più di dieci anni, per cui l'obiettivo di raggiungere il livello delle sue storie può al massimo essere una stella polare per una serie che gradualmente, nel corso degli anni ha perso la sua identità, in questo momento l'obbiettivo immediato è miglirare il livello della gestione Gualdoni, ed è con questa gestione che andrebbero fatti i paragoni.
Magari tenendo conto che certe cose non si costruiscono in un giorni, anche il primo Dylan prima di diventare Dylan ci ha messo un poco, come testimoniano clarinetti esplosivi, birre bevute e nemici spietatamente uccisi nei primi numeri e mai più rivisti... penso che in queste storie prima di andare a vedere il risultato complessivo vada giudicato se la direzione presa è quella giusta, anche se di cose da sistemare ne rimangono.

E venendo al giudizio di questa storia mi sembra che nessuno degli utenti più benevoli abbia detto che tutto funziona, i difetti che i piùcritici hanno elencato si trovano pure elencati nei post a favore... quello che cambia è il modo di considerarli, come l'elemento fondamentale da valutare, o come incidenti di percorso di una storia con molta carne al fuoco che nel condensare l'introduzione dei nuovi personaggi nella macrotrama principale compie una serie di forzature.
Alcune di queste sono obbiettivamente più dure da mandare giù, altre sono invece presunte forzature, e leggendo con più attenzione si potrebbe trovare da soli la risposta... per esempio è abbastanza chiaro che Carpenter presentandosi da Dylan con 20 poliziotti d'assalto non ne ha un reale bisogno, ma sta semplicmente mandando un messaggio. A me piace che la cosa sia lasciata all'intelligenza del lettore, piuttosto che introdurre il solito baloon di riflessione che lo spiega... anche l'episodio della scintilla della pallottola sul metallo è emblematica, là è tutto chiaro guardando bene l'immagine, eppure in tanti hanno detto che è implausibile che Dylan colpisca la tanica di rimbalzo. Per me una narrazione che non prende il lettore per scemo è già una novità interessante che rende la nuova gestione degna di essere presa in considerazione, per inciso.
Tornando ai veri difetti, capisco di più chi lamenta un discorso politico poco approfondito proprio per via del ritmo e dell'estrema spettacolarizzazione dell'azione, o anche soluzioni un po' all'acqua di rosa come quella che salva la famigliola dall'essere travolta dai rivoltosi... però comunque preferisco una storia che prova ad affrontare certi discorsi e magari deve migliorarne la gestione a certe altre storie che certi discorsi ad affrontarli non ci provava nemmeno, c'era il cliente , c'era dylan che indagava a casaccio, e poi alla fine si capiva l'identità del mostrone/serial killer di turno, e vissero tutti felici e contenti.
Magari la valutazione complessiva può non essere positiva, ma neanche è il caso di essere tanto distruttivi, almeno la speranza che il prossimo albo sia scritto meglio c'è, poi se non lo sarà, pazienza, vorrà dire che cambieremo letture, ma sempre meglio che non provarci nemmeno.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: ven dic 05, 2014 4:38 am 
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Iscritto il: ven ott 15, 2010 4:50 pm
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Località: Venaria Reale (To)
I miei sono venuti 15 giorni fa a trovarmi negli USA e mi hanno portato una vagonata di fumetti. Purtroppo questo 339 non era ancora uscito al tempo della loro partenza e quindi me lo leggerò soltanto a fine mese quando tornerò per Natale in Pizzaland.

Ho letto un bel po' di commenti e devo dire una cosa: mi trovo d'accordo con quanto sostenuto da Nedellis alcune pagine prima sugli interventi di Recchioni e Simeoni.
Prendetemi per imbecille o pazzo ma per quanto mi riguarda la presenza degli autori stessi sul topic dell'albo del mese è deleteria e non poco. Non parlo della presenza in toto dell'autore o del curatore nel forum (d'altronde sono tra quelli che ogni tanto qualche domanda a Recchioni l'ha posta).
Ma trovo davvero deprimente (senza voler offendere nessuno) che un autore debba venire qui a spiegare per filo e per segno il motivo per cui ha messo o non messo quella scena, per cui ha fatto comportare o non comportare Dylan in un certo modo eccetera eccetera per poi battibeccare con gli utenti. Non mi piace questo spiegazionismo e questo apparente bisogno di giustificare la propria arte.

Sarò vecchio dentro probabilmente ma mi mancano quei periodi in cui l'autore era un'entità irraggiungibile e apparentemente indipendente dal giudizio esterno (non era propriamente così nemmeno allora, anche se i feedback del web non esistevano...ma almeno all'apparenza la scrittura mi pareva più indipendente).

Un autore che viene qui a spiegare e giustificare le decisioni prese in fase di scrittura per quanto mi riguarda perde credibilità.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: ven dic 05, 2014 10:23 am 
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Iscritto il: sab dic 28, 2013 7:16 pm
Messaggi: 2544
Località: Noland
the Imp ha scritto:
A leggere certi commenti sulla gestione Recchioni senza aver letto Dylan Dog mi fare l'idea che Sclavi abbia abbandonato la serie tipo l'altroieri. Invece manca (salvo poche comparsate) da più di dieci anni, per cui l'obiettivo di raggiungere il livello delle sue storie può al massimo essere una stella polare per una serie che gradualmente, nel corso degli anni ha perso la sua identità, in questo momento l'obbiettivo immediato è migliorare il livello della gestione Gualdoni, ed è con questa gestione che andrebbero fatti i paragoni.


Infatti incuriosito da questo ho aperto un topic per vedere se ci fosse qualcuno che apertamente si dichiarasse nostalgico della vecchia gestione (io no di certo) e per ora nessuno si è pronunciato in tal senso.
E' giusto criticare ogni singolo albo, ma per vedere i frutti di questa ristrutturazione dylandoghiana bisognerà attendere un bel po'. Però ogni lettore ha un suo ideale di Dylan Dog, che spesso (se non proprio sempre) corrisponde a quello di un certo periodo (a me viene un po' da sorridere quando sento chi dice che dopo il 100 avrebbe dovuto chiudere, quante ottime e buone storie, di Sclavi e di tanti altri ci saremmo persi :) ), ma che è irraggiungibile e non riproducibile a tavolino, tra i tanti argomenti anche perché Sclavi aveva una personale vena poetica che riusciva a trasfondere nella sua creazione, ma che questa appartenesse solo a lui e a nessun altro, artisti sì, buoni artigiani anche, ma "poeta" solo lui (e Ambrosini, ma si è visto relativamente poco come autore su questa serie). Questa è chiaro è una mia sensazione e uno può essere un grandissimo artista pur senza aver l'animo del poeta.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: ven dic 05, 2014 12:13 pm 
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Iscritto il: mer ott 30, 2013 2:44 pm
Messaggi: 120
Località: Genova - Como - Milano
a margine di tutta sta discussione in merito alla plausibilità di questo-quello, mi viene da pensare che se Dylan Dog avesse debuttato quest'anno avrebbe chiuso con il numero uno, stroncato dalla bomba nella custodia del clarinetto

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