Anche se Halloween è passato da un pezzo, mi salta in zucca il dolce scherzetto di parlarvi dell'ultima storia, mentre affilo i coltelli per Micheal Myers
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SPOILER *** SPOILER *** SPOILERLa Festa dei Mostri, non è una Festa per i sensi ma sembra di-Mostri alcuni punti a suo favore. Insomma, non è così male come alcuni l'hanno dipinta
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Soprattutto vanta un ritmo coinvolgente come ho raramente letto nell'ultimo anno.
Scorre benone - inseguimento finale escluso, troppo prolisso -, cerca simpatia senza ruffianeria, e crea molto disordine senza volergli dare un senso forzato...per quanto lo stesso autore abbia fatto di meglio su registri simili in
Gita fuori porta.
Anche la spalla femminile di Dylan, mediamente insulsa, è comunque molto utile per i
rejoinder semicomici di alcuni scambi, ad alto tasso di auto-ironia oldylaniesca (p.274).
L'idea del giorno di festa in cui aleggia una libertà dai vincoli, una licenza nel mascherarsi e nel lasciare i mostri/anime a piede libero, non è male...anche se sinceramente c'è troppa gente in costume per le vie di Londra, manco fosse Mardi Gras a New Orleans o un raduno di cosplayers a Shibuya
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Divertente anche la
rilettura di Ghor in chiave adolescenziale: stavolta più che ad un party carnevalesco il nostro sgorbio va in disco a scatenarsi con le squinzie. E sembra che cucchi pure ! (p.243)
Simpatici i tre allegri marmocchi(morti) come raramente si vede su Dylan - specialmente la streghetta - e anche i dolcini di Grou strappano un sorriso da infanti
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Molto bella la battuta di Bloch sugli ajuti dall'inferno, non disdegnati (p.264).
Anche qui i riferimenti meta-fumettistici al modus di scrivere Dylan (Old Vs New?) abbondano, con una leggerezza che non guasta, come la riflessione amletica di Groucho sul suo esserci o non esserci (p.268)
I 3 assassini nottambuli e di poche parole mi hanno ricordato
I killer venuti dal bujo,
e come in quel caso non mi è pesato che le loro azioni non avessero una causa/fine.
Puri scannamaschere per spasso a spasso tra le vie di Londra, senza un senso. senza una scusa per farsi "mostri". E questo fa più paura, forse
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Passiamo alle
note dolenti che non sono poche...
Troppo spinte e messinbocca
le solite citazioni autostrombazzate da Dylan su Twilight e Psycho, in senso tormentonico da
commonplace para-generazionale: ma questo sembra un marchio della gestione recchioniana ormai...
Insopportabile la bacchettonaggine di Dylan che ripete (pp. 203, 205, 207) di odiare Halloween, cosa stranota a tutti - maquannomai
- e solo perché in quest'occasione "
tutti scherzano con qualcosa che io ho dovuto affrontare sul serio".
Tremenda anche l'uscita da casalinga vogherese rassegnata di Dylan che dice "
Lincantropi...vampiri...non è gente".
Gentaglia, infatti. Come quelli che sputano nel piatto dove si mangia...
Non ho capito la necessità della rissa pugni&coltelli tra moglie e marito, abbastanza fuori luogo
e troppo tragicosa per il resto della storia. Meglio le padellate
.
Come non ho capito a che categoria di mostri appartenga il gatt-orco, nella faida tra creature di favole nere. Forse era solo un pazzo dissociato o un perditempo transfuga da
Dragonero.
Abbastanza ridicolo il richiamo al
lato oscuro di Dylan (p.260).
Stai a vedere che dopo la morte di Xabaras si faccia adottare da Darth Vader? I fiji so' pizze(alla crisantema?)&ccore, si sa
.
Infine le
cosa peggiore di tutte che affossa di un 30% la storia: l'inutile ritorno a scarsa-richiesta per questa stramba notte dei personaggi di un'altra (
Lunga)
notte già malriuscita, di barbatiana memoria. Non servono a nulla, ammiccanno sgradevolmente come vecchi compagnoni di nonsicapiscecosa, e rimettono in circolo le solite zuffe tra bande che tamarrizzano nel patetico la contesa per le anime dei bimbetti.
Vabbene che anche per loro è una nottata particolare, ma la prossima volta meglio organizzare a Febo&co un bel rave a telecamere spente in quel di Salem così si tolgono dalle scatole
.
Le uniche bande che abbia azzeccato Mignacco sono quelle del
Sogno della Tigre. Altri tempi, altri teppisti.
Torti piacevole ma discontinuo (vedi p. 250 al risparmio spudorato).
Promette bene ma credo siano più nelle sue corde fumetti come
Lukas. Soffre Dylan, ma sulle esterne londinesi si difende benissimo, auto comprese. Sembra abbia dato il meglio sui tre assassini e si sia divertito molto con le maschere in costume. Vorrei rivederlo su una storia più cupa.
Eggrazie per il cameo di
Zelda ALOHA SMILING PUMPKINS