Votato buono, è un 7. Mi è piaciuto più del precedente, meno di
Spazio profondo.
SEGUONO POSSIBILI SPOILERCome sottolineato da Mandarino in questo numero c'è la forte presenza di un problema sociale attuale e resa bene, con tanto di sociologo che fa un'analisi frettolosa, prima di scappare per non trovarsi in mezzo al conflitto che ha appena spiegato. C'è soprattutto il parallelo tra i vessati operai dell'Ottocento e i vessati nuovi schiavi del precariato odierno. La schiavitù e la sofferenza generano mostri. Si sa. Per me questo è uno dei pregi di questa storia, la cui soluzione si intuisce abbastanza presto e ci sono alcuni episodi che mi hanno convinto poco, tra questi la reazione di Rania alla fine, eccessiva (a meno che non sia più succube del suo superiore di quanto sembri e desiderasse compiacerlo, facile immaginare la contrarietà di Carpenter se gli avesse riportato un Dylan libero e sorridente). La trama si ispira a
Distretto 13 - Le brigate della morte di Carpenter - non un caso nell'albo che introduce l'omonimo personaggio
- che a sua volta era ispirato a
Un dollaro d'onore (Rio Bravo), il classico di Hawks. E proprio nella parte dell'assedio e della fuga diehardiana si raggiunge il culmine di drammaticità e suspense.
L'inizio, la tanto attesa confisca del tesserino scaduto di Dylan, la presentazione dei due nuovi personaggi, non mi hanno impressionato più di tanto. Carpenter è esattamente come me lo sarei aspettato, duro, scettico e prevenuto nei confronti del nostro. Questo è un personaggio che inserisce un conflitto nella serie; ogni volta che Dylan indagherà si troverà spesso, in aggiunta, anche l'ostacolo delle forze dell'ordine. O rimane un personaggio così granitico e allora alla lunga annoierà (bisognerà vedere anche con quanta frequenza verrà utilizzato e Rrobe ha già parlato di alternanza di personaggi) oppure subirà un'evoluzione o un approfondimento psicologico da renderlo più umano, ma penso sarà piuttosto Rania ad arricchirsi, nel prosieguo, di nuove sfaccettature e sentimenti contrastanti (ma spero non l'amore e dai no, sarebbe troppo scontato, lei si innamora di Dylan ma non può perché a) ciarlatano e "nemico" della polizia b) religione diversa c) rapporto difficile e obiettivi di coppia diversi, ecc. lasciamole alle produzioni sentimentali queste cose) sia verso Dylan che verso il mondo di quest'ultimo in cui paranormale e normale convivono.
Notevoli le due pagine finali con Bloch. Sul 6,5 i disegni di Casertano. Come detto per Roi continuo a preferire anche lui ad altri disegnatori vecchi e nuovi, quello visto qui, pur con delle buone tavole, sembra però un lontano parente di quello visto appena quest'estate nello speciale de Le Storie di De Nardo.