Cravenroad7

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 Oggetto del messaggio: Fanfiction
MessaggioInviato: ven nov 21, 2014 9:08 pm 
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Una dolce fanciulla ci ha gentilmente chiesto se poteva postare alcuni racconti da lei scritti.

Questo nuovo topic e' percio' dedicato a lei ed a chiunque altro voglia cimentarsi nella difficile prova.
Non aprite percio' altri topic per postare racconti poesie e simili, ma usate questo. ;)


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 Oggetto del messaggio: Re: Fanfiction
MessaggioInviato: ven nov 21, 2014 9:14 pm 
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Grazie mille Solomon! :D

Allora, iniziamo con una one shot... ma poi voglio anche pubblicare le mie storie a più capitoli! :g:

Questa fiction si basa sulle "Cronache del Mondo dei morti", quindi è meglio che abbiate letto quelle storie per capire la mia one shot.

YOU FORGIVE ME?

Quanto tempo era passato ormai? Un anno? Due?
No, cinque, cinque maledettissimi anni.
Cinque anni in cui ho voluto scappare.
Scappare dalla scelta che avevo fatto. Perché sapevo che la colpa di tutto era solo mia.
Mia, che non sono riuscito a spararti, quel giorno.
Se l’avessi fatto, avrei salvato il mondo.
Invece ora il mondo soffre e la colpa è solo mia.
Tu non avresti potuto fare nulla.
Non è colpa tua.
La colpa è solo mia.
Per non averti protetto Groucho.
Che per un banale errore, tu te ne sia andato, per sempre, lasciandomi solo.
Capisci che la mia vita è distrutta ora? Che sono solo?
Non c’è più nessuno con me.
Se ne sono andati tutti.
Sai… eravamo una squadra formidabile.
Eravamo come lo yin e yang.
Mi mancano quei giorni.
Ma ormai è inutile piangersi addosso.
Anche se ora mai, la mia vita è fatta solo di rimpianti.
Ho solo una domanda da farti Groucho…
Tu mi perdoneresti?
Tu, che sei sempre stato dalla mia parte, che mi hai sempre voluto bene e protetto…
Mi avresti perdonato per non aver protetto te?
Per non aver salvato il mondo?
Non penso che l’avresti fatto.
Ormai non sono più Dylan Dog o un indagatore dell’incubo… sono solo un Old Boy.
E tu non sai, Giuda ballerino, non sai, cosa darei per rivivere almeno un giorno.
Un giorno qualunque, magari uno banale, dove mi metto a costrurire il galeone e tu mi imterrompi con le tue battute…
Dei momenti che io ho dato per scontati troppe volte… senza sapere quanto mi sarebbero mancati…
Quanto mi sarebbe mancato rivedere te, Bloch, Lord Wells, Madame Trelkosvki e tutti gli altri…
Perché io davo tutto per scontato.
Davo per scontato vederti entrare dalla porta, per cercare di sdrammatizzare la situazione.
E se c’è ancora una parte del vero Groucho che possa sentirmi… vorrei solo dire questo…
Mi manchi tanto, amico mio.


(Così capite subito quanto le mie fiction siano allegre)
Cosa ne dite? :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: Fanfiction
MessaggioInviato: sab nov 22, 2014 3:58 pm 
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Iscritto il: lun ott 06, 2014 3:53 pm
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Consigliata da Leone, metto qua la mia prima fiction a capitoli :g:
Avviso! Questa storia si basa sul numero 333: Raminghi dell'autunno.
Ecco la trama!

WHY DID YOU LEAVE ME ALONE?


Spoiler!
La vita insieme non era abbastanza pazza per te, amico mio?
Che bisogni avevi di unirti a un circo itinerante? Un maledetto spettacolo che passa da Londra una volta all’anno, fermandosi solo tre giorni.
Folle lo sei sempre stato, ma questo era troppo, anche per te.
Sei andato via senza una scusa decente, se non quella di cercare te stesso.
Un tempo avresti provato a cercare tra gli annunci delle persone scomparse.
(Da Dylan Dog numero 333: Raminghi dell’autunno)

---
Questa fiction riprenderà la trama di quell’albo ma molto cambiata: l’unica cosa a cui assomiglia al numero 333 è il fatto che Groucho è andato via da due anni, unendosi all’horror circo e non vuole vedere Dylan. Ma lui non si arrende.
Cosa cambierà? Forse tutto. Diciamo che non c’è la “sostanza” e i mostri sono veri.
Dylan cercherà Groucho da tutte le parti e non capisce perché il suo amico non vuole più vederlo.
Cosa si nasconde dietro quei tendoni colorati?
Cosa è successo a Groucho?
Perché vuole allontanare Dylan a tutti i costi?
Uno degli incubi peggiori dell’indagatore dei medesimi sta per arrivare…
Una parola: addio.
---
Chi non ha letto il numero 333 forse non capirà.


Ecco il primo capitolo! :g:

Spoiler!
CAPITOLO 1
L'ARRIVO DEL CIRCO


La musica girovagava per le vie di Londra, la musica allegra e ipnotizzante come solo quelle del circo potevano essere.
E lui la sentiva.
La sentiva, anche se non voleva sentire.
Voleva dimenticare a tutti i costi quella musica da lui odiata, sarebbe voluto che scomparisse, avrebbe voluto non sentirla.
Ma proprio davanti a casa sua doveva passare?
Proprio davanti a Craven Road 7 dovevano passare?
Dylan Dog stava cercando di suonare il suo clarinetto, ma non riusciva con quella maledetta musica che gli entrava nelle orecchie. Lo percuoteva fino all’anima.
Mise via lo strumento e si tappò le orecchie.
Basta, non la voleva più sentire.
Sarebbe voluto tornare a Inventary*, anzi che sentire quella melodia.
L’indagatore dell’incubo si alzò e andò in cucina, per prendere un bicchiere d’acqua.
Però l’acqua non fa dimenticare. E lui in quel momento doveva dimenticare.
Prese il bicchiere e si trattenne a non lanciarlo contro il muro. Doveva resistere, non era così debole. Per cosa poi?
Per niente, ecco per cosa. Per niente.
In quel momento si ricordò dell’appuntamento con Sarah, la sua ragazza.
Non doveva farle notare il suo stato d’animo.

- Ehy amore, sei un po’ scuro in volto! Successo qualcosa?-
Chiese Sarah, la nuova fidanzata di Dylan. I due stavano mangiando la pizza.
- No, sto bene…-
Disse l’Old Boy forzatamente, mettendosi in bocca un pezzo di pizza. Nel ristorante vagava il profumo di farina, mentre un cantante stava intonando una canzone, dando parecchio fastidio all’indagatore dell’incubo.
- Okay. È per loro, vero? Ammettilo che gli odi!-
Esclamò poi Sarah, guardando l’uomo con occhi decisi.
- Io… io non so se gli odio.-
Disse, incerto. In fatti, non sapeva ancora se odiava loro sì o no… o se era tutto frutto della sua immaginazione.

- Sei sempre malinconico quando pensi al circo! Ma mi dici il perché!?-
Sarah continuava a tempestarlo di domande, mentre i suoi capelli corvini le andavano sul viso.
Dylan intanto continuava a passeggiare al fianco della sua ragazza, quella notte il cielo era particolarmente nuvoloso.
- Sarah, ti ho già detto che a me i circhi non piacciono… ma se tu ci tieni tanto…-
Disse quella frase con tutta la forza di volontà che aveva.

Eccolo lì, il circo…
Quei tendoni colorati di un giallo e arancione solare, in contrasto con il cielo grigiastro autunnale, che sventolavano grazie al vento…
Quella musica che a Dylan metteva i brividi…
Quei clown che sorridevano, qualsiasi cosa accadesse…
Quel posto che gli aveva portato via qualcosa di prezioso.
- Dai, ci divertiremo amore!-
Disse Sarah, mentre andava a braccetto con l’Indagatore dell’Incubo. L’uomo camminava con passo lento, i suoi occhi celesti che cercavano di nascondere tutta la rabbia contro quel posto.
Ma perché era così tanto arrabbiato?

I due si andarono a sedere. L’odore di noccioline, fango e acqua diventavano una cosa sola, mentre la gente si sgomitava per passare.
Ma perché c’era così tanta gente per vedere una roba del genere?
- Sono così emozionata!-
Esclamò a un certo punto Sarah. Dylan, dal canto suo, era fermo immobile, con gli occhi incollati al posto dove tra poco sarebbe usciti gli artisti.
E non dovettero aspettare neppure tanto.
A un tratto le luci si spensero, lasciando gli spettatori al buio.
Sarah strinse il braccio di Dylan, mentre quest’ultimo teneva gli occhi fissi ancora su quel punto.
- Diamo il benvenuto al gentile pubblico, accorso così numeroso!-
- Wow, Dylan, sono così emozionata!-
Ripete la ragazza, ma Dylan ora mai non la stava più a sentire. Il tendone principale si spalancò e rivelo un’orribile figura con solo due braccia, gigantesca.
L’orrore iniziava.

Qualcuno stava passeggiando fuori dal circo, solo. Sentiva le urla, le grida, le risate, che gli spettatori facevano da dentro il tendone.
La figura accennò un mezzo sorriso, anzi, mezzo ghigno, per poi riprendere la sua passeggiata.
Si avvicinò a uno dei camerini e bussò.
- Hai visto chi c’è? Peccato che non ti esibirai oggi…-
Non ottenne nessuna risposta e se ne andò, accompagnato solo dall’odore di terra bagnata.

*Inventary è la cittadina apparsa nel Numero 7: la zona del crepuscolo, Numero 57: Ritorno al crepuscolo e (di cui non ricordo il numero e ho paura di sbagliare) Gli eredi del crepuscolo.

ANGOLO AUTRICE
Spero che questo primo capitolo vi piaccia.
E' la mia prima long su DyD, ma aspettatevene tante altre...
Questa fiction seguirà la trama dell’albo numero 333: I raminghi dell’autunno, solo che cambierà un po’ il continuo, ci saranno flashback e nuovi e vecchi personaggi. Se qualcuno non ha letto il numero 333 e non capisce, può farmi tranquillamente delle domande, cercherò di risponderci.
Dal prossimo numero, però, cambierò radicalmente trama, distaccandomi dal numero 333, e facendo una continuity mia.
Spero che vi piaccia e spero che recensirete! Ah, per il titolo ho usato i miei tre colori preferiti, ma non so se lo farò anche per gli altri.
Sayonara,
Yulin


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 Oggetto del messaggio: Re: Fanfiction
MessaggioInviato: mar nov 25, 2014 8:56 pm 
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Iscritto il: lun ott 06, 2014 3:53 pm
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Vabbè, anche se nessuno commenta, io continuo a postare!

Ecco un'altra storia a un capitolo, sempre sul numero 333: Raminghi dell'autunno.


Spoiler!
Correvi più veloce che potevi.
Però sentivi che ti stava seguendo, che stava chiamando il tuo nome.
Sapevi anche che non ti saresti fermato.
Non avresti ceduto alle sue suppliche.
Non saresti tornato là.
Non avresti più indossato una maschera… una maschera per nasconderti.
Volevi essere libero.
Libero dalle catene che ti opprimevano, che ti legavano senza darti via di fuga.
Ora era finito… era tutto finito…
Avevi dato tutto per la libertà…
Fino a non essere più te stesso.
Hai rinunciato alla persone a cui tenevi di più…
Hai rinunciato a Dylan, per essere libero.
Ma la libertà vale quanto il bene che voleva al suo migliore amico?
Era meglio essere liberi, che non poter vedere il sorriso di chi li aveva dato una casa e il calore di una famiglia?
La tua mente e il tuo corpo sono liberi, ma non la tua anima e il tuo cuore.
Quelle catene li avevano intrappolati in una morsa, che non gli lasciava più andare.
Ti fermasti in secondo e notasti che lui, Dylan, non ti seguiva più.
La sua voce non chiamava più il tuo nome.
Una lacrime ti solcò il viso, le tue mani stavano tremando.
Era quello, il prezzo della libertà?
Stare lontano da ciò che amava di più?
Stare lontano da quelli che lui chiamava amici e da quella che ormai era divenuta la sua casa?
Sì, era quello il prezzo che ha dovuto pagare.
La pioggia cadeva su di te, si mescolava alle tue lacrime salate.
Il vetro dei tuoi occhiali si appannava, non permettendogli di vedere altro.
Ma non serviva vedere.
Perché tu sapevi di essere solo.
Ora più che mai.
Perché non c’era più nessuno ad ascoltarti.
Non c’era più nessuno a volerti bene.
Ormai eri solo Groucho…
Hai pagato un prezzo troppo alto, per la libertà, per una falsa libertà.
Perché la vera libertà era stare là, a Craven Road 7, assieme a Dylan Dog, il tuo capo.
Era quella, la tua libertà.
Ma tu non lo sapevi ancora.
Ma ora che l’hai capito…
Non c’è più nulla che te la possa ridare.
Hai perso Groucho.
Hai perso ciò che amavi di più.



ANGOLO AUTRICE
Altra fiction su numero 333, questa volta si basa sul pezzo dove Groucho sta ascoltando il direttore e Dylan, però quando Dylan si accorge di lui, scappa.
Ho provato a immaginare i suoi pensieri.
Spero che vi sia piaciuta e che recensirete.
Sayonara,
Yulin Dyana Fantasy


Come sempre, i personaggi sono OOC, mi dispiace.
Ho anche pronti il secondo e terzo capitolo di quella a capitoli, se vi interessa.


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 Oggetto del messaggio: Re: Fanfiction
MessaggioInviato: mar nov 25, 2014 8:59 pm 
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Resistere, resistere, come su un'irrinunciabile linea del Piave!


Insomma, come Dogares, pardon Dogamy :D

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Chi sa, fa, chi non sa, insegna, chi non sa insegnare, critica. E chi non sa neppure criticare, scrive recensioni sui forum.


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 Oggetto del messaggio: Re: Fanfiction
MessaggioInviato: mar nov 25, 2014 11:40 pm 
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Località: Grottaglie(TA)
Sei bravissima Yulin :wink:
Continua così :*

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I pigri intelligenti hanno sempre grandi ambizioni, per giustificare la propria pigrizia alla propria intelligenza.


Ultima modifica di sBARBATO il mar nov 25, 2014 11:52 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Fanfiction
MessaggioInviato: mar nov 25, 2014 11:45 pm 
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Senti come sviolina, lo sBarby :D :D :D

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Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Fanfiction
MessaggioInviato: mar nov 25, 2014 11:57 pm 
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Iscritto il: ven feb 03, 2006 3:29 pm
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Località: Grottaglie(TA)
Eeeee me le cresco tutte :D

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 Oggetto del messaggio: Re: Fanfiction
MessaggioInviato: mer nov 26, 2014 12:00 am 
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Iscritto il: mer ott 30, 2013 9:02 pm
Messaggi: 4173
Località: Macondo
Dovrebbero scrivere una fanfiction su di "te vs utenti donne di cr7"...

La censurerebbero anche ad Arcore :D

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 Oggetto del messaggio: Re: Fanfiction
MessaggioInviato: mer nov 26, 2014 1:05 am 
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Forza, Yulin! :*

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Temo di essere frainteso. Forse ho raggiunto il mio obiettivo.
http://luogosegreto.myblog.it/


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 Oggetto del messaggio: Re: Fanfiction
MessaggioInviato: mer nov 26, 2014 11:46 am 
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non c'ho più tempo...di scrivere..e poi frega niente a nessuno di quello che scrivo

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" Il locale è triste e sta sempre qua ! "

" Dylan Dog è arrivato allo scontrino fiscale "

Oriana Fallaci ti amo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Fanfiction
MessaggioInviato: mer nov 26, 2014 2:35 pm 
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Iscritto il: lun ott 06, 2014 3:53 pm
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Poi con questa storia mi odierete :mrgreen:
E' una storiella comica crossover, che sul serio, forse per vendetta a uno che un mio personaggio preferito, è stata apprezzata.
Vediamo se piace anche a voi :mrgreen: (Anche se ne dubito)

Spoiler!
Vector, uno dei sette imperatore del mondo Bariano, si stava rilassando sulla Terra, pensando a come stracciare i suoi nemici.
Almeno, è quello che vorrebbe fare.
Mentre pensava a indicibili torture da fare a Yuma e Astral, sentì parlare dietro di lui.
- Beh, questo è il colmo! Ora ho visto pure una carota vivente!-
Il bariano si girò e vide uno strano ometto, vestito da cavallerizzo, con dei baffi neri che sembravano dipinti sul viso, un paio di occhiali rotondi e un sigaro fra le mani.
- Come osi!? Chi cavolo sei!?-
- Io sono Groucho! Avrà sentito parlare di me, infatti vi ho appena parlato.-
Vector sgranò gli occhi: ma chi li era capitato? E poi dicevano a lui che era pazzo!
Decise di lasciar stare e di ritornare sulla sua strada, fregandosene di quello strano ometto.
- Ehy, aspetta un secondo, anzi, due!-
Esclamò Groucho, avvicinandosi a Vector.
- Lo sai perché la neve cade a fiocchi e non a nodi? Perché se cadrebbe a nodi sarebbe molto più difficile da sciogliersi!-
Il bariano gli lanciò un occhiata truce.
- Ascoltami, umano: io sono Vector, imperatore del Mondo Bariano e sono qui per conquistare questo banale mondo!-
- Ah, io l’ho sempre detto che il nostro mondo ci è stato venduto a metà prezzo!-
- Ora basta! Dimmi cosa vuoi!-
Groucho alzò le spalle.
- Il mio capo è andato a fare un giro della città e mi ha lasciato solo, dicendomi di trovare qualcun altro da torturare con le mie battute.-
- E fra tutta le gente del mondo, proprio me!?-
- Sì. Lo sai? L’ossigeno fu scoperto solo nel 1874. Non ci si spiega come la gente potesse respirare, prima. E poi, l’ozio è il padre dei cugini.-
Vector allungò il passo, però il sosia di Groucho Marx gli era sempre dietro. Il bariano lo avrebbe ucciso con piacere, ma non poteva in quel luogo affollato.
E intanto Groucho continuava a raccontare battute.
Eh sì, quella sarebbe stata una giornata pesante per Vector.

Immagine Immagine


ANGOLO AUTRICE
… Non lo so. Non lo so.
Non so perché ho fatto una cosa del genere.
Magari perché sono innamorata pazzamente di Groucho e volevo far arrabbiare Vecty XD
In realtà doveva esserci anche Rat – Man, ma non sapevo assolutamente come mettere insieme un bariano, l’assistente di Dylan Dog e un supereroe senza poteri!
Quindi il nostro Vector sarà costretto a sorbirsi Groucho.
So che è corta, ma mi piacerebbe scrivere altre storie su questi due: sono troppo opposti!
Se vi piace, potrei farci anche una raccolta o una long.
Spero che vi piaccia, spero che recensirete, spero di avervi fatto almeno sorridere!
(Sì, è l’ennesimo crossover Dylan Dog x Zexal… W i fumetti italiani!)

Sayonara,
Yulin Dyana Fantasy


Grazie a tutti :) Tra poco metto anche il secondo capitolo di "WHY DID YOU LEAVE ME ALONE?".


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 Oggetto del messaggio: Re: Fanfiction
MessaggioInviato: gio nov 27, 2014 1:45 pm 
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Messaggi: 6349
Località: Milano
Crack.

Ti spezzi nella pipetta di stagnola, fumo denso e azzurrognolo che si espande nella mia testa.
Due o tre boccate e son già in viaggio,
viaggio stupendo che scuote la testa.
La spacca, la rompe, la percuote, la disfa, la martella, la annienta...
Maciulla il cervello, lo spiaccica contro il muro della realtà di merda.
Il cuore mi scoppia nel petto, il fiato galoppa e tremo,
ma brucio di voglia.
Picchia la coca senza pietà
Picchia la testa, si scuote il ventre e vomitare mi fa, ma quando bene mi porta sta botta infinita.
Nel viaggio fattissima sto, ma godo.
Che splendida assurdità.

_________________
" Il locale è triste e sta sempre qua ! "

" Dylan Dog è arrivato allo scontrino fiscale "

Oriana Fallaci ti amo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Fanfiction
MessaggioInviato: dom dic 07, 2014 6:47 pm 
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Bella Dogamy.

Secondo capitolo della long!

WHY DID YOU LEAVE ME ALONE?
CAPITOLO 2

Spoiler!
CAPITOLO 2
ERA UN ADDIO

- Non riesco proprio a capirti sai?-
Dylan stava accompagnando Sarah a casa, ma alla donna non era piaciuta la reazione che il suo ragazzo aveva avuto quando c’era lo spettacolo.
- Grazie dello strappo. Buona notte.-
- Sarah, io ci ho provato…-
- No, hai fatto solo finta di provarci.-
E si chiuse la porta alle spalle. Dylan rimise in moto il maggiolino e le strade di Londra non erano mai stato vuote come in quel momento. Il cielo era nero, neppure una stella in cielo a fare compagnia all’Indagatore dell’Incubo.
“Ma come faccio io a innamorarmi sempre delle svitate? Ma non posso farne una colpa a Sarah… la colpa è solo tua, Groucho! Da quando te ne sei andato, la mia vita non è più la stessa!”Diede un colpo al volante. I ricordi lo inghiottivano come un uragano, senza che lui potesse farci niente.
Ricordava… ricordava quel giorno di due anni fa. Il giorno in cui Groucho lo abbandonò.

Era una giornata normale. A Craven Road 7, però, non sarebbe stato così.
Dylan Dog era nel suo studio, intenzionato a fare il suo modellino del galeone. Era abbastanza stanco, soprattutto perché qualche giorno fa il suo assistete Groucho l’aveva trascinato a vedere il circo itinerante, che era arrivato a Londra. A lui nemmeno piacevano i circhi!
Sentì la porta di casa chiudersi e capì che Groucho doveva essere rientrato.
- Capo…-
La voce del suo assistente era stranamente seria e questo Dylan lo notò subito. Si girò e quando vide il suo amico con in mano la sua valigia, i suoi occhi lo guardarono sorpresi.
- Groucho, stai provando una delle tue solite gag?-
- No capo. Questo è un addio.-
Detto questo, si diresse verso la porta. Ma Dylan lo bloccò, trattenendolo per una manica della camicia.
- Ma cosa stai dicendo!? Sei impazzito del tutto!?-
- No Dylan. Ho solo visto in faccia la verità.-
- Ma quale verità!? E poi mi vorresti dire dove andresti?-
- All’horror circus.-
Ne seguii un silenzio, un silenzio freddo.
- A quel circo che abbiamo visto?... Ma… perché?-
- Perché ho capito che qua non c’è posto per me. Peccato che non l’ho capito prima.-
Groucho si liberò dalla presa di Dylan. Quest’ultimo era rimasto scioccato dalla risposta che gli aveva dato.
- Groucho, non so cosa ti sia successo, ma stai dicendo delle stupidaggini! Tu non esci da quella porta!-
Ma ormai la porta era già aperta. E Groucho se ne stava andando.
- Questo è un addio Dylan.-
La porta si richiuse. L’Old Boy era rimasto in piedi, immobile. Tornò dentro lo studio e guardò il galeone. Lo prese e lo lanciò contro il muro, frantumandosi in tanti pezzi.
Era un addio.


“La vita insieme non era abbastanza pazza per te, amico mio?
Che bisogni avevi di unirti a un circo itinerante? Un maledetto spettacolo che passa da Londra una volta all’anno, fermandosi solo tre giorni.
Folle lo sei sempre stato, ma questo era troppo, anche per te.”
Dylan non riusciva ancora a crederci.
Clown… ormai il suo assistente era diventato un clown. Gli aveva sempre evitati e aveva finito per condividere la vita con uno di loro.
Groucho non era altro che un buffone, che si era auto – assunto.
Perché stava ancora male per lui?
“Il primo anno ero troppo arrabbiato e ferito per venirti a vedere… ma ora voglio delle risposte, che tu lo voglia o no!”Parcheggiò la macchina e scese. Controllava sempre di aver le chiavi di casa prima di uscire.
Perché anche se avesse suonato, nessuno sarebbe venuto ad aprire.
Ora aveva anche cambiato campanello. Non urlava più, faceva normalmente “din don”.
Sembrava non voler più contatti col suo passato.
Entrato in casa, si diresse verso lo studio. Aveva ricominciato il galeone, ma sapeva che non aveva speranze di finirlo.
Si sedette sulla sedia e in quel momento, rabbia e tristezza si unirono, formando la disperazione. Ogni cosa. Ogni cosa gli ricordava qualcosa ora. Ma non solo ricordi di Groucho.
Da quando il suo assistente se ne era andato, era come se la tristezza dei suoi ricordi si fosse fatta più viva.
Marina, Lillie, Bobby, Bree, Johnny…
Il loro ricordo intrappolava ogni volta l’Old Boy in un labirinto di rimpianti.
Ma perché solo ora?
Come era possibile che l’addio di Groucho fosse quella famosa goccia che fa traboccare il vaso?
In quel momento Dylan avrebbe dato qualsiasi cosa pur di poter bere del whisky…
- Ma cosa stai dicendo Dylan!?-
Si disse da solo.
- Non puoi essere così debole! Ora andrai a letto… vedrai che domani tutto si sistemerà.-
Si preparò per andare a letto, però mentre si infilava sotto le coperte, il suo sguardo cadde sulla finestra, da cui poteva vedere il cielo nero.
“Ormai mi sembra tutto nero… tutto quanto…”

- Ispettore Bloch, posso entrare?-
- Perché me lo chiedi Jenkis, se sei già entrato?-
L’ispettore Bloch si era trattenuto anche oltre il suo solito orario, per colpa di casi “bizzarri”, per così dire.
- Beh…-
- Non provare a rispondere, o ti sbatto a dirigere il traffico! Dimmi piuttosto se ci sono novità.-
Jenkis diede i rapporti a Bloch, che per poco non si disperò.
- Ancora! E con le stesse dinamiche di un anno fa! Ma cosa sta accadendo!?-
In realtà l’ispettore non era preoccupato solo per quello: era preoccupato anche per Dylan. Da molto tempo, l’Old Boy non era più lo stesso.
E pensava di sapere quale fosse il motivo…

L’oscurità avanzava, senza nulla che potesse fermarla.
Dylan correva, correva più forte che poteva, ma lei avanzava ogni volta di più… non c’era possibilità di sfuggirli.
L’Old Boy inciampò a terra e si ferì le mani, ma sapeva che non poteva fermarsi.
Allora girò la testa, pronto per vedere in faccia quella che sarebbe stata la sua fine…
Ma la fine non arrivò.
L’oscurità gli girava attorno, come se non fosse lui la sua vittima.
Non osava neppure sfiorarlo.
Fu allora che Dylan si girò e vide che l’oscurità stava andando da un gruppo di persone.
Una di loro, lo guardò, e l’indagatore dell’incubo colse un infinita tristezza, anche se non riusciva a vedere quelle figure.
Però l’oscurità stava andando da loro e Dylan non riusciva a urlare, a attirare la loro attenzione…
Ma era come se una di loro lo volesse proteggere…


La notte a Londra non era finita, però l’inquilino di Craven Road 7 era sveglio. La fronte imperlata di sudore, tremava. Era ancora notte fonda.
Si alzò, cercando di andare in cucina, ma si appoggiò alla parete, stanco. Quell’incubo lo aveva svuotato.
Quindi prese una decisione.

ANGOLO AUTRICE
Spero che anche questo secondo capitolo vi sia piaciuto!
Da adesso la trama varierà: Dylan andrà al circo… ma non sarà come nel fumetto.
Come sempre, mi dispiace se non ci sono tante descrizioni.
L’addio di Groucho verrà ripreso più tardi…
Beh, vi prego di recensire e ringrazio tutti quelli che leggono, anche silenziosamente!
Sayonara,
Yulin Dyana Fantasy


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 Oggetto del messaggio: Re: Fanfiction
MessaggioInviato: gio dic 18, 2014 7:31 pm 
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Iscritto il: lun ott 06, 2014 3:53 pm
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Ecco il capitolo 3 di "Why did you leave me alone?", me l'ho ero quasi dimenticata! Il 4° in fase di lavorazione... se interessa a qualcuno.

CAPITOLO 3
QUEI MOSTRI


Spoiler!
Nonostante non piovesse, l’aria fredda era come una lama gelida, che graffiava il viso di Dylan. L’indagatore dell’incubo stava camminando per le vie di Londra, con una meta decisa: il circo.
Sapeva che non andava bene intrufolarsi clandestinamente, ma sapeva che il suo incubo era collegato a questo. E, soprattutto, voleva trovare notizie di Groucho.
Non l’aveva visto, quella sera. Ma perché?
La preoccupazione si insinuava in lui, a poco a poco, e non ci volle molto che Dylan iniziò a pensare al peggio.
Il circo era chiuso, ma riuscì a scavalcare facilmente la bassa recinzione.
Le sue clarks lasciavano le impronte nel fango, le foglie volavano per via del vento, rendendo il posto più solitario di quel che era.
“Questo posto è in incubo, e io ci sono finito dentro… ma perché? Cosa mi ha spinto a venir qui? E va bene, ho avuto un incubo, come ogni essere umano, ma non si sembra il caso di collegarlo subito a questo posto!"
I tendoni colorati di rosso, giallo e arancione era cupi, lugubri. Il parco giochi aveva i baracconi contorti, che a Dylan misero i brividi.
Doveva essere abituato a quei posti… ma i circhi non riusciva proprio a sopportarli.
Soprattutto di notte.
Soprattutto se li avevano portato via il suo migliore amico.
Mentre camminava, immerso nei suoi pensieri, una voce femminile da dietro le sue spalle, lo fece quasi scivolare.
- Mh mh… ti sei perso o sei il solito guardone?-
Dylan si girò si scatto e vide una donna sui trentacinque anni, con una chioma corvina, a cui era appoggiato un capello a cilindro colorato, un vestito vistoso.
La donna lo guardava con lo sguardo divertito, ma c’era del mistero in quegli occhi che l’Old Boy non riusciva a definire.
- Ehm…-
La donna aveva anche delle bende attorno alle braccia, come una mummia. Una mummia però molto carina, pensò Dylan.
L’Old Boy si alzò, imbarazzato.
- Forza vieni, ti offro qualcosa.-
Disse semplicemente la donna, facendogli cenno di seguirlo. L’indagatore dell’incubo era confuso, non capiva perché la donna era così tranquilla, anche con uno sconosciuto che si era intrufolato clandestinamente.
Però la seguii, senza notare che le nebbia saliva.

- Un po’ di liquore? Un gyokuro?-
- Un gyo…? No grazie, non bevo.-
Il “camerino” della ragazza era molto piccolo, eppure ci stavano parecchie cose. Cose che Dylan non aveva mai visto e rimaneva sorpreso a quante cose la gente potesse inventarsi.
Beh, lui si era creato un mestiere. Anche questo è qualcosa.
La donna, di cui non sapeva ancora il nome, si sedette su una sedia, mettendo il vassoio su un tavolino.
- Il gynko è un thé giapponese.-
- Ah.-
Dylan si sedette. Osservava ogni movimento di Crystal, mentre la donna si sedeva sulla poltrona accanto a Dylan, appoggiando il vassoio contenente il thé.
- Allora: sei impiccione e ignorante. Cosa altro?-
- Sono un tipo dalle mille sfaccettature.- Disse con la suo solita ironia Dylan, per poi tornare serio.
- Ma tu dimmi: chi sei?-
- Il mio nome è Crystal.-
Rivelò la donna. Quando però l’Old Boy voleva dire il suo di nome, Crystal lo anticipò.
- … Tu sei Dylan Dog, l’indagatore dell’incubo, non è vero?-
L’uomo la guardò, stupefatto. Crystal rise, mettendosi una mano davanti alle labbra, per poi tornare a sorseggiare la bevanda.
- E tu come fai a sapere chi sono?-
- Sai, corrono molte voci nel nostro circo. Sei famoso ormai. Dylan Dog, l’indagatore dell’incubo! Sei venuto a indagare su di noi, per caso? Siamo un incubo, secondo te?-
La sua voce era scherzosa, ma nascondeva molto in profondità una nota di rabbia, che Dylan però non sentii.
- Va bene, hai ragione che ormai sono famoso. Ma penso di sapere di chi fosse la voce che ha detto la prima volta il mio nome, in questo posto…-
Dylan guardò negli occhi la donna, con aria determinata.
- … E’ stato Groucho, non è vero?-
Crystal sorride, beffarda.
- Elementare, Watson.-
- Ora basta. Denunciami pure, ma dimmi dove il mio amico.-
- Denunciarti? No, sei troppo carino. Quanto a Groucho, immaginavo che fossi qui per lui…-
Disse, accendendosi una sigaretta.
- Nel suo camerino, ho visto foto che ti ritraggono. Poi ci ha parlato di te.-
- Dimmi dove.-
- Dove vuoi che sia? È qui, nel nostro circo… ma non lo troverai. Ogni giorno si trucca in modo diverso… e poi… non vuole più vederti.-
- Questo vorrei che fosse lui a dirmelo.-
- Rispetta la sua decisione Dylan… vattene.-
Dylan la guardò per un po’. Poi si girò e si avviò alla porta. Ma prima di uscire disse:
- Verrò, questa sera. Spero di riconoscere almeno te.-
- Okay… ma non ti spaventare troppo.-
Quando Dylan uscì, Crystal sospirò pesantemente. Aspettò un po’, prima di poter uscire: prima doveva accertare che l’indagatore dell’incubo se ne fosse andato.
Quando ne fu certa, uscì nella nebbia, e bussò a un camerino.
- Sono io, Crystal… è venuto.-
La sua voce si fece triste.
- Perché non vuoi vederlo?-
Non ricevette nessuna risposta. L’aria gelida feriva il volto della donna, mentre una lacrime ne solcò il volto.
- Non vuoi proprio… perdonarlo, vero?-
Anche lì nessuna risposta. Alla fine, se ne andò. Si era avvolta uno scialle per il freddo, così se lo strinse attorno il collo, per proteggersi. Alzò gli occhi al cielo, un cielo nuvoloso, che non gli lasciava intravedere le stelle. Decise di lasciar stare e tornare nel suo camerino.
Era inutile cercare di vedere oltre le nuvole: quelle erano la maschera del cielo, mentre le stelle erano le anime. E se indossano una maschera, ci sarà pur un motivo…

Il mattino dopo, Dylan stava alla finestra.
Nessuna voce.
Nessuno sguardo.
Nessuno.
Non c’era nessuno in quella casa, a parte lui.
Quella casa non era mai stata più solitaria di così.
Perché lì non c’era nessuno, ormai.
Nessuno che potesse ridonargli la felicità.
Il sorriso.
Strinse i pungi. Due anni erano passati ormai, come era possibile che non l’avesse ancora superata!?
Groucho aveva fatto la sua scelta, la sua scelta di vita… perché lui non poteva semplicemente accettarla, voltare pagina, dimenticarsi di lui?
Dylan si sedette sulla sedia e sfogliò il suo diario.
Perché Groucho era, anzi, è il suo migliore amico.
Perché non lo avrebbe mai abbandonato così.
E soprattutto, perché in quel circo c’era qualcosa… qualcosa di cattivo.
E Crystal non gli aveva detto la verità.
Chiuse il diario di botto.
Qualcosa però, scivolò via dalla pagine e cadde dolcemente a terra.
L’Old Boy si chinò e la raccolse, osservando l’oggetto: era una vecchia foto.
Rappresentava lui, con alcuni suoi amici.
C’era Bloch, Lord Wells, Madame Trelkosvki, Anna Never… Botolo!
Ma quando era stata scattata? E soprattutto… da chi?
Notò che però nella foto non c’era Groucho. Girò l’immagine e vide che c’era una scritta:
“Tu che brontoli sempre di essere solo… ma lo vedi che in realtà non lo sei, testuto?”
Quella scrittura l’avrebbe riconosciuta tra mille: impossibile da leggere, ma con il tempo era riuscito a comprenderla, come un manoscritto antico.
- Groucho…-
Sussurrò.
Eccola ancora, la rabbia mescolata alla tristezza.
Rabbia, perché quei… quei mostri, si erano portati via ciò a cui lui teneva di più: il suo migliore amico.
Sentì il campanello urlare.
Dylan nascose la foto tra le pagine del diario e andò ad aprire, sapendo già chi avrebbe trovato.
- Bloch…-
- Old Boy, ti avrò chiamato almeno una decina di volte e tu non rispondevi mai! Ma mi vuoi dire che cosa hai?-
L’ispettore Bloch era arrabbiato, ma nella sua voce c’era una punta di tristezza e confusione.
- Scusami vecchio… ma in questo periodo non sto tanto bene.-
- Sciocchezze! Io so che cosa hai!-
Esclamò, mentre Dylan si apprestava a chiudere la porta.
- A te manca Groucho, non è vero?-
L’indagatore dell’incubo si bloccò.
- Lo so che ti manca… ma non puoi torturati così. Dai, andiamo a fare un giro, così ti puoi sfogare.

ANGOLO AUTRICE
Da qui, smetto di seguire il fumetto.
Da quando Crystal rivela il suo nome, ho smesso di seguirlo.
Ora, a parte qualche frase, sono io la burattinaia che ha in mano i fili dei personaggi.
Beh, spero come sempre che questo capitolo vi sia piaciuto…
Spero di aver reso bene i personaggi: un Dylan arrabbiato, un Bloch confuso, una Crystal triste… e Groucho? Beh, lo scopriremo presto.
Spero che recensirete.
Sayonara,
Yulin Fantasy


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