Cravenroad7

Io preferisco ancora Piccatto perché, pur nell'evidente trascuratezza di alcune tavole, la comunicatività e l'incisività del suo tratto si possono ancora trovare (ad aver voglia di cercarle, perlomeno); insomma, sotto quei tratteggi, nascosto, intravedo ancora il grande autore che il miglior Piccatto è. Roi, invece, mi sembra l'ombra dell'ombra dell'ombra [continuare a piacere] di se stesso: un autore disinteressato a ciò che disegna e concentrato unicamente sul macinare tavole. Peccato che in redazione glielo lascino fare (e magari glielo chiedano pure, in certi casi – vedi il Texone).

Come già detto un post fa continuo a preferire - di poco, e senza clamori - l'ombra, ancora griffata... al caos calmamente arrogante.
Anche come stile.

Del Texone non so nulla, ma quel recente volumone su Nathan Never dimostra come qualcosa da dire, con la sua china, ce l'abbia ancora.
Purché non si prenda come riferimento il periodo d'oro, altrimenti il confronto è empi(etos)o

[...]



Ragione o meno... penso non sia molto ragionevole opporre "intenzioni" a "scopo".
A me sembrano quasi sinonimi, se parliamo (del)l'italico idioma
Forse volevi dire "strumenti/mood" più che intenzioni.... ed allora non ti darò ragione ma approverò il senso
E comunque non mi sembra che nessuno enfatizzi i "difetti" della testata, pre o post fase 2, come tali.
Il #337 lì addita in maniera criptica e sofisticata, mentre Mignacco ne fa (con orgoglio) un marchio di fabbrica da cui ripartire a ritroso .


ALOHA PERDE IL PELO, MA NON IL VIZIO
...DELLE RASOJATE

Questo Piccatto mi piace piu' delle sue precedenti prove, parlando di quelle recenti, forse e' in ripresa? Oppure e' merito anche di Santaniello e Riccio?

Credo che sia merito dei due assistenti, comunque anche a me sembra un Piccatto di discreto livello.

Il futuro alle spalle Curiosa e simpatica rivisitazione del n.1 in chiave attualizzata. Iteressante e piacevole.
L'armonia del silenzio Variante sula teoria del complotto, in molti punti piuttosto inquietante.
La festa dei mostri Si gioca sporco: Myna è identica alla donna della mia vita (non si veste da porcona, ma è identica in viso, occhiali e taglio di capelli). La storia non è da serie regolare, ma si lascia leggere.

Per ora ho letto solo la prima storia, ma è davvero desolante. Degli omaggi e strizzatine d'occhio proprio non ne posso più. Mi sembra di essere alla rimpatriata con i compagni di scuola, quando parli solo di vecchi ricordi perché dopo vent'anni non hai più nient'altro da dirti.

@ rimatt: Roi è il mio disegnatore preferito, ma per vederlo lavorare male così, preferisco non vederlo affatto.

Anche dietro alla mia delusione c'è il ricordo del grandissimo disegnatore che era qualche anno fa. Mefistofele è una delle mie storie preferite anche grazie ai suoi disegni.

E Boone ha uno degli sguardi più inquietanti di sempre.

Meno male che approvi
Si, sono sinonimi. Ho fatto un errore.
Per quanto riguarda i difetti: per alcuni lettori, il fatto che ad ogni albo il Nostro si sollazzi con una ragazza diversa è sintomo di una mancanza di rispetto, al di là che si dica che le ami tutte in modi differenti. Che sia poi diventato un marchio di fabbrica come dici tu, è un altro discorso. Prendevo spunto dal fatto che l'autore abbia sottolineato questo aspetto inserendo nella storia una ragazza che le rappresenti tutte (come oggetto).

Ho votato accettabil (per me un 6 abbondante).
Prevalentemente in relazione alla prima storia, che mi è piaciuta e mi ha divertito.
Certo, in fatto di meta testo non solo si abbonda, ma si sbrodola proprio.
Tuttavia mi sembra divertente anche questo, nel senso che ad un certo punto mi sembrava di guardare un film di Blake Edwards...
Male i disegni, invece.
Al contrario, la seconda storia mi ha annoiato a morte, eppure ho visto anch'io al pari di qualcun altro, un Piccatto leggermente sopra la sua media del periodo.
Anche i disegni della terza storia mi hanno convinto poco.
E tuttavia confermo la bellezza pazzesca della protagonista femminile.
Non perdonerò tuttavia mai a Mignacco, Torti e Dylan di non avercela mostrata anche come Mamma la fé.
A questo punto spero (speranza vana) che ritorni.

Io ho votato insufficiente. Non dico niente sulla seconda storia dato che arriva da passato, ma il problema è che anche le altre due sembravano arrivare da lì. So che nessuno mi obbliga a comprarlo, il Maxi, salvo la mia ossessione per il collezionismo, ma se il livello è questo, almeno preferivo sbuffare solo due volte l'anno, non tre.

Toh, qualcun altro che sembra far caso alla questione oltre a me.
Per altro ho trovato grave che proprio la storia "vecchia", pur modesta, sia quella relativamente più leggibile e spigliata (anche se qui entrano in gioco i gusti personali): fosse mai che proprio perché appartenente alla vecchia supervisione è stata l'unica seriamente revisionata?
La terribile banalità dei dialoghi della terza sono qualcosa che davvero speravo di non leggere più su Dylan Dog.

Se sono uno di quelli che dice che con "Spazio profondo" e "Mai più, ispettore Bloch" la nuova gestione ha vinto due battaglie importanti sulla strada per il rinnovamento del mensile, dico che nel caso di questo primo Old Boy ha invece preso una bella batosta per quanto riguarda la recuperabilità del vecchio materiale e il dare "una spinta" ad un certo tipo di autori (in questo caso vale il discorso anche per i disegnatori, con un Roi che sembra ormai davvero irrecuperabile).

Comunque va beh, se l'andazzo è questo (e non vedo appigli per pensare diversamente) credo che sarà il mio primo e ultimo Old Boy. Peccato, perché la mia intezione era tornare a comprare tutte le testate, almeno per un po'.

Il fatto che le tre storie siano dello stesso autore non conta?

Certo. Infatti mica ho scritto che assolutamente non comprerò più un Old Boy.
Però da acquisto quasi sicuro i prossimi li ho già retrocessi ad un "vedremo". E considerato che questo era il primo maxi che compravo da almeno un paio d'anni a questa parte... beh...

E no e no e no... qui non ci siamo proprio. ... La seconda e la terza non sono assolutamente storie di Dylan dog ne tanto meno storie da publicare. ..
E qui me la prendo proprio con chi non le cestina... Caro Roberto Recchioni che io stimo molto:
Nella seconda storia come si fa a non capire che la ragazza di Dylan è veramente un personaggio insulso e forzato dove anche il nostro dylan sembra un idiota con i cuoricini quando parla con lei? E poi sorpresa: si sveglia togliendosi i cuoricini e la scarica in due secondi senza un motivo... cioè assurdo.
I disegni di Piccatto impresentabili. Un nuovo lettore scappa via e non torna più...



Nella Terza: (e qui sono ancora più incavolato)
Come si fa a non capire che i personaggi di La lunga notte sono totalmente ma proprio totalmente inutili? Bastavano i personaggi dell'inferno, gli assasini e i bambini vestiti da halloween per mandare avanti la storia.
Dico io ma come può uno sceneggiatore qualificato a fare una confusione tale aggiungendo personaggi inutili alla storia. Ma ripeto qui la colpa è di chi glielo permette. ...
poi se per linguaggio nuovo e giovanile intendiamo far chiamare dylan dyl e Groucho Grou non ci siamo proprio. Anche qui la ragazza di Dylan era irritante come un ape dentro le mutande...

Ho sempre votato le storie dal 7 in sui ma per la prima volta ho votato 4..
Spero che non si ripeta più e se mi arrivassero delle risposte ne sarei felice, perché faccio fatica a riprendermi. ..