Cravenroad7

SPOILER

Bello!
L'idea è sfacciatamente ripresa da Gran Guignol e Titanic, ma francamente preferisco la rielaborazione di vecchie idee valide piuttosto che delle banalità inedite...

Ho letto molti dei commenti negativi ma, pur riconoscendo i non pochi limiti di quest'albo, continuo a pensare che siamo comunque anni luce avanti a certe ciofeghe che vengono rifilate negli ultimi anni ai lettori di Dylan Dog....
Dylan non fa una beneamata cippa per tutto l'albo? La donna di turno è scialba e insignificante? L'idea di base è scopiazzata? La sceneggiatura è un po' piatta e ripetitiva? I disegni di Mari ben lontani dalle sue prove migliori come Phoenix?
Sì, tutto vero.

Ma le storie inventate dai vecchietti per giustificare la loro presunta immortalità (la teoria del doppio orologio, la vecchiaia eterna di esseri immortali quali fauni, diavoli e vampiri, la banale ma sempre commovente illusione che l'amore possa sconfiggere la morte, l'idea di trasformare un gruppo di innocui vecchietti in insospettabili assassini che rubano ad altri la vita che a loro manca fino a farsi fuori tra di loro) sono a mio parere ottimamente presentate e rendono la lettura vivace e gradevole, fino a giungere al seppur non inedito finale che ha però il pregio di essere almeno valido e convincente, senza cadere peraltro nella trappola del noioso spiegone finale...
Certo, se Dylan si fosse sprecato a fare il lavoro per cui viene pagato per almeno 5 minuti invece di pontificare sul lavoro del poliziotto di turno, saremmo stati tutti più felici....

Che altro dire? Il mondo è bello perché vario, a me questa storia è piaciuta e trascorrere mezz'ora in compagnia di qualche bella immagine alla DD vecchio stile (gli orologi e la grande consolatrice, i ritratti di diavoli e vampiri, la vecchina che si trasforma in pipistrello, i vecchietti assassini) e con un finale non buttato lì per caso, di questi tempi mi bastano per dare un bel 7.

Se ti può consolare, e senza arruffianamenti dell'ultim'ora, anche io sono tra i pochi non-eletti (ma autodeterminati) a cui questa storia non dispiace affatto
Sarà per i retroscena teatrali, per la solidarietà verso gli artisti in pensione (completa? Non certo per l'INPS, che nessuno della nostra generazione vedrà...o quasi )... ma alla fine mi garbano varie cose.
Dylan non ci fa una bella figura in generale, ma forse come attore consumato anche lui comincia a sentire gli effetti dell'Alzhaimer.

SIPARIO SU ALOHA

Assolutamente non male questo albo,anzi...
Una storia discretamente appassionante,carina,spiazzante verso il finale.L'atmosfera malinconica,le caratterizzazioni nostalgiche fanno parte a loro modo dell'universo Dylandoghiano e spesso hanno portato a ottimi risultati.Poi il tutto e' da riconsiderare proprio in virtu' della conclusione sorprendente e ben integrata a mio avviso nella narrazione.
Certo,qualche caduta di tono c'e'.Qualche dialogo non brillantissimo,Dylan e il suo rapporto di amore non corrisposto con il poliziotto,e qualche altra cosa.Di Gregorio probabilmente non sara',e non e' uno degli autori di riferimento e questo lo sappiamo,in termini di qualita' per un Dylan ad alti livelli.
Ma in questo caso,il risultato e' piu' che apprezzabile.

Albo che al pari delle mie abitudini, frigge le sinapsi cerebrali, riducendone l'utilizzo e le capacità.
Questo ha anche l'aggravante di non sballare...[edit]
Da buttare, semplicemente.


edit by:solomon: piano con certe parole.

storia che da una parte è irritante per il buonismo di dylan , oooohhh che bravo aiuta i vecchietti diventandone addirittura lo schiavo , insomma c'è un limite , anche se lui lo fa anche per non farsiscoprire che sta indagando.
d'altra parte ci sono nella storia degli auforismi che fanno pensare , al tempo alla vita , alla morte all'amore , insomma pane per un albo di dylan dog.

non ho capito il finale , cioè nel senso , dylan non capisce uncazzo per tutta l'indagine , e la polizia neanche vuole scomodarsi , poi inizia a scrivere nel diario la soluzione della sceneggiata, come ci è arrivato ?

un bel 6 se lo merita anche se c'è pochissimo horror.

Il tempo ti ha dato ragione.

gli ultimi immortali
un dylan dog luogocomunista che sconta tutti i danni della retorica chiaverottiana, quella delle 2/3 concetti-chiave su cui imbastire una storia e buonanotte...
che "tenerezza" per questo inconsistente indagatore finito a pelare patate e cambiare pannoloni... sarà per i disegni sempre belli di mari, per l'atmosfera nostalgica, per una soluzione alla gran guignol che comunque dà un senso alla mediocre vicenda, ma questa è sicuramente da annoverare tra le meno peggio di di gregorio (ancora una volta mi ricorda "il negromante" di ruju)
bruttina la copertina

voto 6-