Cravenroad7

Grazie bAd per il suggerimento. Anche se poi non ho preso nè l'uno nè l'altro...[:p]

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Sono gli anni, i mostri...gli anni che passano...

Molto belle

la storia di per se è molto carina ma il problema è dylan dog. parla e si muove come non farebbe l'indagatore dell'incubo, in pratica un'altra persona.

Storia che mi è piaciuta, con un finale a lieto fine [;)]

legenda
non ti azzardare a buttare via i soldi per questa robaccia!
puoi farne a meno
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Primo gigante a storia unica, che mi lasciò con l'amaro in bocca. Rileggendolo ora non è poi così noioso come la ricordavo, anzi, ci sono anche delle parti piuttosto ben riuscite, come il prologo, e qualche interessante scena splatter. Il problema è la storia, poco dylaniana e troppo fantasy (come, per citare un altro esempio, "La città perduta" di De Nardo), e il personaggio di Dylan stesso che Wood ha in parte reinterpretato, evidenziandone fin troppo la figura di bel tenebroso. Non a caso l'addio finale è in stile "Casablanca", mancava solo Humphrey Bogart. Tra l'altro mai visto un Dylan così depresso (altra caratteristica latente, qui amplificata al massimo), in confronto quello del prologo di "Ti ho visto morire" è un buontempone.
Non brutta, ma troppo distante dallo spirito della serie per piacermi. Freghieri discreto.

Buonissima storia, per nulla noiosa, ho pure apprezzato la caratterizzazione di Groucho. Ottimi i disegni di Freghieri. Voto 7

A grande sorpresa, questo albo non mi è piaciuto proprio. Titolo e copertina mi intrigavano parecchio (mi piacciono un sacco i Gargoyle). Ma sono rimasto parecchio deluso. E' scritta in modo veramente strano, davvero troppo distante da quel che dovrebbe essere DYD. La trama è sempliciotta e sfoggia dei buchi degni di una forma di Gruviera. Scene senza scopo, brutti dialoghi, il Groucho peggio sfruttato che abbia mai visto. Freghieri decisamente non al suo meglio (ma a sua discolpa c'è da dire che le pagine erano veramente troppe). Il titolo è davvero poco attinente. E la storia d'amore tra Dylan e la biondina di turno è probabilmente una delle più brutte e insensate mai viste sulle pagine di questa serie.

Un albo senza infamia e senza lode, a mio parere. Il punto forte è un'ottima sceneggiatura che fa filare via velocemente 236 pagine (e non è facile), di contro un soggetto così così, a volte anche tirato per le lunghe, e un Freghieri un po' sbrigativo.
Groucho a me è piaciuto, in quest'albo: dona un po' di freschezza ed evita che il lettore si voglia anche lui buttare giù da un ponte.

Titolo fuorviante

No, no, qua non ci sono santi: la sceneggiatura è proprio brutta (ma anche perché è il soggetto ad essere una porcheria, va detto) e Groucho... non è Groucho! So che Wood ha scritto roba molto apprezzata, ma in questo albo sembra non avere idea di cosa sia il senso del ridicolo.

Persisto nel dissentire: il soggetto può essere di basso livello quanto si vuole, ma la sceneggiatura mi è sembrata tutt'altro che malfatta.
Essere o non essere Groucho? Boh, a me non è dispiaciuto, che fosse lui o suo fratello Chico con i baffi, non so che farci

A ciascuno il suo... La copertina comunque rimane una delle mie favorite di sempre. Da incorniciare.

Robin Wood è un grande, un autore sopra le righe in tutto e per tutto, ma forse c'era un po' poca dimestichezza e si percepisce una storia strana, che tuttavia a me era piaciuta molto ad una prima lettura, e che si è fatta rileggere abbastanza bene pure successivamente.

Penso che ci fossero i presupposti per fare di più, forse con ancora più spazio, ma d'altro canto si poteva rischiare di sconfinare ancor di più, quindi va bene così dai.

Non me la ricordo una sega.....e non c'ho manco la voja de riprenderla...
Ci sarà un motivo ?

Votato Mediocre (e quindi un 5).
Di una noia mortifera.
Non ho votato insufficiente solo perché ho apprezzato qualche tavola e, al contrario di molti, non ho trovato affatto brutta la storia d'amore con Vanessa (finale a parte).