Torniamo seri va.
La Regina ha scritto:
Ho letto anche le recenti discussioni e in generale mi pare abbastanza puerile sostenere che non esista un effetto nostalgia che in qualche modo dolcifica i nostri ricordi e valutazioni.
Personalmente lessi il numero 1 nel 94 per la prima volta e già allora mi accorsi di quanto ancora superficiale e impreciso fosse il personaggio. Questo soggetto è uno dei tanti che compone l'immenso minestrone Dylandoghiano dei soggetti mediocri/dimenticabili, ben lontano da solide storie come Accadde domani, Totentanz, Golgonda.
Innanzitutto benvenuta. C'è la sezione apposita se vuoi presentarti ufficialmente al forum.
Passando a quanto in quote, direi che il #1 è l'esempio più sbagliato per chi vuole sostenere la tesi dell'effetto nostalgia. Così come è opinabile definire Totentanz una storia "solida": è bellissima, ma per altri motivi, non certo per la solidità narrativa, ma sto divagando..
L'alba dei morti viventi è valutata in maniera molto positiva semplicemente perché è il #1, mitico in quanto tale. Chiaro che ci sono albi migliori; io non lo inserisco nella mia top30 ad esempio. Ma attenzione a definirlo un soggetto mediocre/dimenticabile: è tutt'altro. Al massimo possiamo parlare di soggetto "classico" (il mad doctor, gli zombi, le citazioni), ma la sceneggiatura è curata nei minimi dettagli, è fresca, originale, divertente (la celebre gita in bici per dire), cinematografica, pur non essendo esente da difetti. Ho avuto la fortuna di vedere esposta qualche anno fa a Rapallo la sceneggiatura originale e ti assicuro (anche se non c'è bisogno che lo dica io) che Sclavi non ha lasciato nulla al caso, e ha stressato il povero Stano fino alle singole angolazioni delle inquadrature. E a proposito di Stano, come non citare i disegni, desueti per gli standard bonelliani di allora, un biglietto da visita importante per la serie.
Poi non capisco perché dovrebbe essere un difetto il fatto che il personaggio non fosse ancora ben definito ("superficiale" e "impreciso" non li giudico aggettivi pertinenti, mi spiace); era il primo numero, Dylan Dog si sarebbe formato pienamente nel corso degli anni, è normale. Ma molte caratteristiche principali erano già presenti (sappiamo subito almeno che è vegetariano, ironico, autoironico, brillante, cascamorto, è appassionato di film e cultura horror, fa sesso con le clienti).