Cravenroad7

...e perché, io chi sarei ? Na gran fija de...?

Finalmente letto.

Bello ma mi aspettavo di più, voto buono.

Alcune scene sono molto inquietanti, soprattutto la parte riguardante la ragazza fatta a pezzi ripetutamente (peccato non ce l'abbiano mostrata).

Ribadisco che Celoni sarà pure un artista ma i suoi disegni non li gradisco su Dylan Dog.

Voto totale 7,5

Queste son cose che fa molto piacere sentire

Ma anche no. Dell'analisi personale di ogni preferenza si fa a volte, volentieri a meno. Se si discute la resa grafica di questo numero, significa non possedere alcuna oggettività. Vale a dire: io detesto M&G, ad esempio, eppure ne "La Zona del Crepuscolo" hanno confezionato un ottimo numero a livello grafico.

Brevemente chi me la spiega la storia...ci ho capito davvero poco...

Non di ogni numero, ci mancherebbe. Ma ho detto e ribadito che secondo me Celoni non si sposa bene con DYD, cosa ben diversa dall'apprezzamento del tratto dell'autore e dal riconoscimento della sua bravura.

"I raminghi dell'autunno" è una storia atipica, come la precedente sceneggiata da Fabio Celoni "Il vecchio che legge" Gigante 18. L'autunno è la stagione preferita da Dylan e pure la mia. In quei mesi si osserva la malinconia sui volti altrui e forse la si perde dai nostri.
Le tavole sono davvero ben fatte, con le parti mostruose inquietanti al punto giusto. I pittoreschi personaggi incubano Dylan nel loro circo di orrore e follie (molto meglio rispetto alla statica copertina).
L'escamotage finale mi ha lasciato un po' perplesso e alla fine si chiude l'albo con molti dubbi e poche certezze. Forse il nuovo Dylan Dog sarà spesso così. Chiedo solo agli autori di non rigirarsi troppo in lirismi che alla lunga annoiano. Celoni ha un suo Dylan che sprofonda nell'incubo invece che indagarci sopra. Spero continui su questa strada senza perdersi in barocchismi o voglia di stupire a tutti i costi.

Posso dire anche la mia?

Amando l'amicizia tra Dylan e Groucho, non potevo perdermi quest'albo.
La copertina mi ha un po' intimorito, anche se devo dire che ha un che di inquietante\affascinante.
Poi i disegni si Celoni... a dir poco fantastici.
Mi ha emozionata ogni pagina di più,

SPOILER!!!!!

Groucho che se ne va. Un idea geniale, il migliore amico di Dylan se ne va senza un degna risposta.
Idea geniale, che fa saltare dalla sedia qualunque fan di Dylan.
E questa cosa fa aumentare l'odio di Dylan verso i circhi, i clown.
Qui mi ha fatto chiedere: perché un circo? Groucho è il sosia di Julius Henry Marx, il più famoso dei fratelli Marx, che ha dato il via a tantissimi attori comici... perché un circo e non un cinema? (Mi rispondo da sola: perché la trama non avrebbe avuto senso....)
Qui vediamo un Dylan depresso. Ma non abbastanza.
Groucho era una persona importantissima per Dylan, quest'ultimo l'avrebbe cercato in capo al mondo, non aspettare due anni!
Poi perché Groucho se ne andato? Pure per lui Dylan era importante, non si può essere svegliato una mattina e dire: ora me ne vado, lascio tutto e tutti e mi unisco al circo!
Andando avanti con la trama, scopriamo che Groucho non lo vuole più vedere da Crystal. Ora: chi è Crystal? Sarebbe bello capire quale rapporto ha con Groucho.
Dylan non si arrende, ma nell'ultima serata uccide Groucho.
Alla fine, è come se non fosse successo nulla e tutto è come prima...

Questo numero sarebbe stato ottimo per un faccia a faccia di Dylan e Groucho, magari con quest'ultimo serio, per capire meglio la psicologia di questo personaggio.
Invece appare di striscio e la storia sembra più un sogno.
Non che la cosa mi dispiaccia, anzi, questo numero mi ha soddisfatto.
Anche la scena di Dylan e Bloch, dove quest'ultimo mette l'Old Boy davanti alla verità: non può costringere Groucho a tornare da lui.
Però sarebbe meglio farci il sequel e prequel di questa storia, magari in uno speciale, come avevano fatto con "Il pianeta dei morti", perché è una storia che merita.
Però dovevano centrare di più sull'amicizia. Non dico farlo diventare un polpettone, ma qua un Dylan oltre che a triste e arrabbiato, magari pentito... forse lui e Groucho avevo litigato e forse quest'ultimo non ha più resistito...
Il mostro finale può essere interpretato come la parte oscura di Dylan.

Per il resto non se che dire di questo numero. Crystal e il Direttore come personaggi mi piacciono parecchio e sarebbe bello farli riapparire.

COPERTINA: 6
DISEGNI: 10
TRAMA: 9

(è la mia prima recensione, vi prego di essere clementi!)
Sayōnara,
Yulin

Se merita, perché devi volerla rovinare ? Lasciala così che è meglio. Ultima o penultima storia epocale di Dylan Dog.

Okay, ma mi piacerebbe rivedere quei due personaggi. Magari non in un sequel, ma una nuova storia.

Siamo dalle parti del capolavoro.
Questo albo rappresenta quello che dovrebbe essere sempre Dylan Dog.E non intendo come storia,che puo' piacere e non piacere.O come sottotesto,o "metafumetto",o come vari livelli di interpretazione.
Ma per quello che riguarda il senso di inquietudine,la spirale di orrore a tratti poetico e ben rappresentato anche dalle tavole(per quanto confuse ogni tanto).Questo e' Dylan.Un fumetto che ti obbliga ad accendere il cervello,e farti immergere in quello che ne e' lo spirito autentico e reale,vivo e pulsante.

Ora ho letto che qualcuno l'ha criticato,perche'...non c'e' storia.Ma,davvero?...siccome a me questo albo ha ricordato molto il cinema Lynchiano,sorridevo all'idea che molti dei suoi lavori dovrebbero essere dati alle fiamme per lo stesso principio.Poi vorrei capire il concetto di trama per qualcuno,prima di tutto.

Anche io non ho apprezzato alcune scelte narrative di Celoni.Su tutte,l'uso della "sostanza".Un po' facilone e al tempo stesso irrisolto.E i freaks e il loro significato nel contesto della vicenda.

Ma al netto di queste incertezze,"I raminghi dell'autunno" e' un viaggio malinconico e disturbante,caratterizzato da suggestioni e lacrime.Cosa e' vero,cosa non lo e'.Realta',realta' alternativa,finzione...il mondo del circo cosa rappresenta?
Groucho e' davvero andato via per 2 anni?...qualcuno si sara' dato delle risposte piu' o meno giuste.Ma e' l'interpretazione,e' la sensibilita' di ognuno di noi che deve decodificare un po' le cose e darne un significato.
Potenza della lettura.Sebbene qualche segnale abbastanza chiaro c'e',a mio modo di vedere.Sempre nel mondo criptico scritto e disegnato dall'autore.

Nella sostanza,un Dylan quanto mai reale.E credibilissimo nella sua emotivita',mai finta o costruita.

Quel finale non poteva che far discutere.A cosa abbiamo assistito allora?...per me,a Dylan Dog.E in una delle sue espressioni migliori.

merita di entrare nell'oscar mondadori annuale, voi sapete chi sceglie le 5 storie?

Credo che sia un po' troppo recente per essere scelta. Ad ogni modo forse puoi anche darti una calmata. Mi pare che sia già la terza volta che fai questa domanda.

il recchioni non risponde

Pazienza ci vuole. A volte aspetta un po' di domande per rispondere a tutte insieme.