Cravenroad7

Rrobè però non trsformiamo il maxi da monodisegnatore a monoautore.

Ottimi i disegni di Torti

La seconda è caruccia: fino a metà sceneggiata da cani, obbiettivamente, ma poi più che potabile, con un discreto soggetto e qualche scena genuinamente dylaniata (il finale, l'espediente dello strumento musicale).
La terza è di una bruttezza che non ha parole. Quindi mi fermo.
La prima non riesco a leggerla proprio. Roi ormai è la ragazza stupenda che conosci alle 4 da ubriaco fradicio e poi ritrovi alla luce del mattino seguente.

No.
Questo albo è stato un "tutto Mignacco" per un insieme di opportunità e scelte.
Mi piaceva l'idea che il primo old boy fosse tutto di un solo autore classico.

Comunque, in questo albo, sono due storie nuove (la prima e la terza) e una d'archivio (quella di mezzo).

Al di là dei giudizi di merito, l'idea dell'autore unico è ottima. Ci si guadagna un sacco in coesione.

Come primo Old Boy è perfetto. Al di là della qualità (media, niente di brutto, nessun capolavoro) delle storie, c'è un punto di rottura definitivo col nuovo corso.

Riferimenti alla pensione di Bloch, riferimenti a cose che non cambieranno mai (e che invece, nella serie regolare, stanno cambiando), riferimenti al passato.

Insomma, questo primo Old boy è proprio studiato per essere il primo Old boy.

Ottimo l'editing dei testi.

Buona anche l'idea "monoMignacco", sempre per i motivi di cui sopra.

Ho la prima storia in dieci riprese. Oh, non ce la facevo! Capisco i riferimenti e l'opportunità di inserirla nel primo nuovo maxi, ma l'ho trovata veramente soporifera. In più Roi non c'è per niente (vedere Jenkins, giusto per fare un esempio).

La seconda mi è piaciuta. Classica, in senso positivo, scorrevole e piacevole. Bella l'idea del . Piccatto nella media.

La terza mi sarebbe piaciuta se non fossero stati inseriti personaggi che non gradisco, Un po' confusionaria ma l'idea non sarebbe male, certo già vista a più riprese ma quello non sarebbe necessariamente un problema. Peccato.
Torti mi è piaciuto assai.

Buon Maxi.
Sono felice di aver trovato Mignacco come autore di tutte e tre le storie. La prima è la più interessante, ho trovato geniale l'omaggio al mitico numero uno "L'alba dei morti viventi", i disegni di Roi sono una garanzia anche se Xabaras è irriconoscibile. La seconda è una storia d'azione, amore e musica, non mi ha trasmesso alcuna emozione ma tutto sommato è una storia scorrevole.
L'ultimo racconto a differenza del secondo mi ha appassionato molto, probabilmente perché ho sempre desiderato leggere Dylan Dog ambientato nel fatidico giorno di Halloween (anche se il nostro caro Indagatore dell'Incubo odia questa "festività"). Devo fare i miei più sinceri complimenti a Riccardo Torti per il suo esordio d'impatto, l'altro elogio spetta a Gigi Cavenago per questa magnifica copertina .

Voto: 7/8

Letto la prima storia.
Non male, mi sono divertito e mi ha preso fino alla conclusione. Ha un buon ritmo soprattutto all'inizio, ed un discreto finale. Inoltre ci sono tante strizzate d'occhio ai lettori.
Alcune trovate sono al limite della credibilita'......ma ci passo sopra, nel momento preso dalla lettura non ci penso neanche a questi particolari.
Forse non il migliore Roi, pero' nelle parti oniriche ad inizio albo e' perfetto.

Aggiungo che la copertina e' favolosa e l'aspetto generale del Maxi e' notevolmente migliorato...ha gran classe!
Piu' che positivo il giudizio per il momento.

Letto, votato accettabile!

Ettiseichiesto come mai nessuno abbia da ridire sul tuo 6...da smontarlo, da fregiarsene, da ribaltarlo, da sviscerarlo sulla propria nozione di sufficienza, o sul successo dei sondaggi?

Muah... potere della baruffa (accazzotta)
Ricercata.

UN ALOHA POLITICO PER TUTTI

No, io voglio sapere: è un accettabile positivo o un accettabile negativo?

Lette le prime due storie: la prima sarebbe anche simpatica e vivace, se non fosse che un bel gioco dura poco, mentre qui si eccede davvero in discorsi metanarrativi e in strizzate d'occhio al lettore. Diavolo, praticamente TUTTA la storia è una strizzata d'occhio al lettore! Troppo, davvero troppo. Peccato, perché con più misura sarebbe stata una bella lettura. Roi è inguardabile, va be' tirare via, ma qui non ci mette neanche il minimo d'impegno sindacale. Guardate come disegna le mani che tengono il telefono: con le dita quasi dritte, in una posizione assolutamente innaturale. Sarebbe giustificabile solo se la redazione gli avesse chiesto di disegnare in fretta a causa dei tempi ridotti, ma in questo caso sarebbe proprio la redazione a non essere giustificabile.

Discreta la seconda, invece: l'inizio è un po' moscio e lo sviluppo della trama non è esattamente originale, ma la sceneggiatura è in crescendo e il finale è addirittura ottimo. Piccatto è veloce e poco rifinito, ma in confronto al Roi della prima storia fa la figura del gigante.

Roi non ha voglia di disegnare le mani da una vita guarda anche le copertine della grande ristampa.
Sempre meglio roi senza la mano destra del attuale Piccatto.

L'avevo detto che era la seconda ad essere quella vecchia. Odora di gualdonata da Maxi a distanza, solita storia con cattivo buono che cerca vendetta uccidendo solo i colpevoli. Complimenti ancora per la terza invece. Una cosa che non mi è piaciuta della prima, va bene l'autoconsapevolezza e il rompere la quarta parete, ma qui la quarta parete non è mai esistita.