Nikolaj Stavrogin ha scritto:
Lo sospettavo da tempo e qui ne ho avuto la conferma. Per me la Barbato ha detto su Dyd tutto quel che aveva da dire. E ormai non le resta che quotare e autoquotarsi.
Si salva in corner col mestiere e il professionismo, ma le idee stanno altrove.
Concordando con voi, sarò sincero: la Barbato mi sembra un'autrice stanca.
Anche sui social, quando parla del suo lavoro, traspare una certa sfiducia e un senso di pesantezza.
Pare abbia anche "assunto" un tipo che la aiuta a gestire Groucho, che per lei era diventato un dramma.
Le sue ultime tre uscite, che se non erro sono Il Crollo, Gargoyle e questa, a mio avviso sono fra le peggiori della sua produzione.
Da ciò non trarrei nessuna conclusione prematura, però è una mia impressione forte.
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Quoto. Ma non colpevolizzerei Paola in particolare.
Ritengo sia una cosa endemica del prodotto Dylan in generale.
Se anche Paola, che come aveva scritto giustamente anche Dear era sempre stata una con un obbiettivo da raggiungere, è senza molta inventiva, tanto da sembrare stanca, dipende per me dal personaggio.
Insomma Dylan è come quella famosa frase di un film di Eastwood:
" Un pugile ha un certo numero di incontri vincenti, nella sua carriera. Nessuno sa quali siano, ma una volta superato quel numero, comincia a perdere, senza spiegazione. "
E' come per i telefilm: sono interessanti per un tot di puntate, poi collassano.
Semplicemente, per me, Dylan Dog non ha più nulla di nuovo da dire. Si avvita su se stesso. E ciò coinvolge anche chi di idee ne ha sempre avute. Magari qlc di carino ancora lo farà, ma ritengo la cosa inevitabile.