Cravenroad7

la adoro! è sicuramente il Gigante più bello in tutto e per tutto

sta storia, intendo quella che à il titolo e la copertina bellissima, è una delle storie più "introduttive" della serie
(la classica storia da far leggere allo spurio)
ecco l'intento estetico rimane fantastico, casertano lo coglie e se lo porta in casa, ma la storia, intendo quella cosa con le vignette, i personaggi con la nuvola che esce dalla bocca, non c'è! bello scherzo da prete.
nessuno ha ancora pensato a un remake (forse perchè questa storia è un remake del remake, la classica storia con i personaggi in cerca d'autore che chiaverotti ci ha costruito una carriera) con il povero de andré che si rivolta nella collina.

me coioni! non entrerà più in nessuna classifica.

mentre una nuova sorpresa (per me) il vero gioiello di questo primo gigante, "il giorno del giudizio" e.. non aggiungo altro.

In disaccordo con Kramer e in generale con quanti pensano che un albo per funzionare abbia per forza bisogno di una "storia" sotto. Che in ambito horror una sceneggiatura ferrea rappresenti un surplus e non un passo obbligato ce lo racconta il cinema di genere: Lucio Fulci ha più volte affermato che si sentiva a suo agio e libero nel girare gli horror rispetto ai gialli che invece erano vincolati nella forma. E tanto per fare un esempio, "Inferno" di Argento dovrebbe essere additato come una schifezza (e c'è ahimè chi lo pensa) visto che la sceneggiatura passa in ultimo piano rispetto alle sensazioni che il film riesce a trasmettere. E così funziona per Totentanz, albo che oscilla tra macabro e faceto, tra Morte e Speranza, fatto di emozioni e poesia supportate dagli splendidi disegni di Casertano. Un manifesto, certo, che Dylan Dog può esporre con orgoglio. Capolavoro.

diciamo allora che è una "storia" come ce ne sono state a migliaia su dylan dog, e non ne mancheranno nella mia classifica (a partire dal prototipo da tutti noi amato "attraverso lo specchio"), con questo gigante ho provato chiaro e netto il mio rimorso per aver sempre sottovalutato l'altra storia e cossu..e aver sopravvalutato una storia che ha dei bellissimi disegni, piccole situazioni tutte belline per amor di dio, però un senso pubblicitario di cui faccio a meno.

o, visto che nemmeno l'altra storia dice niente di nuovo (qui il prototipo è "gli uccisori"), di un'altra presa per i fondelli stavolta non ben accetta..mentre l'angelo sepolto e il sesso sospeso sono immagini che mi sono rimaste dentro: ma non vorrei anticipare niente.

Totentanz

Storia: 9
Disegni: 8

Delitti d'amore

Storia: 8+
Disegni 8-


Il giorno del giudizio

Storia: 6
Disegni: 3

peccato per delitti d'amore, che mi sarebbe piaciuto un po' più lunga, magari 32 pagine

Uno dei miei albi preferiti: non ce n'è una che non mi sia piaciuta da morire. "Delitti d'amore" è perfetta com'è, un piccolo capolavoro che solo Sclavi poteva scrivere. "Totentanz" è inverosimilmente bella, poetica e ironica al tempo stesso, impreziosita dai disegni del migliore Casertano di sempre. "Il giorno del giudizio" è spassosissima: l'idea di base è semplicemente geniale. Cossu ad una delle sue migliori prove.

Gigante veramente eccezionale. Nulla da eccepire.

Esercizio di stile troppo fine a se stesso...se non c'e' un minimo di plot un albo non mi prende troppo.

Ma l'eleganza e la classe con cui viene sceneggiata e disegnata questa storia sono notevoli.

Ad ogni modo, ad avercene.

Voto 7

Gigante a piramide rovesciata. Nel senso che la prima storia è magnifica, seppur costituita da siparietti fini a se stessi, la seconda è deliziosa ma meno emozionante, e la terza è fuffa.......

Un albo fantastico.
Totentanz è una storia onirica e godibilissima, per quanto sia nulla più che un esercizio di stile, impreziosita da un Casertano MAGNIFICO. 10

Delitti d'amore me l'aspettavo un po' più articolata e sono rimasto stupito dalla velocità di chiusura. E' una di quelle storielle che mi immagino ideate da Sclavi in quei momenti di massima ispirazione (appena svegliato, in tram, dopo la doccia ). Come condensa lui i finali senza far perdere niente, pochi altri (La piccola biblioteca di Babele è una delle mie preferite). Non mi hanno troppo convinto i disegni di Brindisi, ma sicuramente non stonano nell'aura poliziesca della storia. 8

Il giorno del giudizio è una storia strana: il soggetto è particolarissimo ma pur sempre geniale, la sceneggiatura è Sclavi, i disegni di Cossu, quasi miniaturistici e molto dettagliati nelle panoramiche, sono assolutamente azzeccati. Peccato che ogni tanto debba mettere dei primi piani di Dylan, disegnando un misto tra Mister No e Kit Carson 8 1/2

Voto complessivo: 9

Riletto Totentanz. Voto 7.5.
Una storia magnifica, anzi stellare, ma solo fino a metà dove poi interviene un semi-spiegone sul perchè e per come è tutto collegato. Non ho digerito la storia, a mio avviso superflua, della seduta spiritica per evocare i vivi e i disegni di Casertano che non mi piacciono per i visi troppo "guanciottosi" e per due vignette "spazio-temporalmente" sbagliate (l'aggressione a Verity che in una vignetta si allontana di tre metri dal tavolo e poi si teletrasporta indietro). Intermezzi di Groucho dimenticabili.
Emozionante e profonda, ma non un capolavoro per me.

Un bellissimo video che ripercorre attraverso le note della canzone di De andrè i personaggi che appaiono in Totentanz:


Casertano ispirato direttamente da Dio.

Chi ha fatto questo video è un genio. In poche parole: due idoli in un video unico!

Tra l'altro Delitti d'Amore è una storia che può essere narrata SOLO in un fumetto.

Ho appena riletto il giorno del giudizio, dopo molti anni, e ci ho visto dentro un po' di Cronenberg, bo, forse sono impazzito ma sapendo come traeva ispirazione Sclavi a quei tempi, magari...