Nikolaj Stavrogin ha scritto:
V.M. ha scritto:
1) alcuni autori sono cotti e/o non in linea con il nuovo corso di Dylan, ma per ovvi motivi non è possibile dargli il benservito;
Ecco, questo non l'ho mai capito.
Ci pensavo proprio l'altro giorno: non ho mai sentito di uno sceneggiatore o di un disegnatore licenziati dalla SBE.
Quali sono questi "ovvi motivi"?
Piccatto ha scritto:
Mah, direi che gli ovvi motivi a cui si fa riferimento sono essenzialmente il fatto di non poter levare di mezzo un dipendente (valido) solo perché artisticamente non utile alla causa nell'ottica del nuovo curatore.
Quoto Piccatto.
Credo che il talento dell'autore sia solo uno dei requisiti valutati dall'editore. Di sicuro contano anche l'affidabilità, la versatilità, il saper produrre molto in tempi brevi, la capacità di rispettare le consegne, il carattere e, perché no, l'anzianità di servizio. Come in tutte le aziende.
Insomma, un autore di indiscutibile talento ma svogliato, ritardatario, testardo, magari anche arrogante e incapace di scendere a compromessi con le esigenze della casa editrice può anche piacere ai lettori, ma per l'editore è meglio perderlo che trovarlo.
Tornando in topic, non ho ben capito a quale gestione risalgono le tre storie del Maxi-OldBoy.
Provando a indovinare, direi che la prima è vecchia ma rimaneggiata pesantemente; la seconda è vecchia; la terza è stata realizzata in gran parte nel nuovo corso.