Cravenroad7

Ben 7 hanno votato ottimo che sarebbe il voto dei capolavori. E alcuni lo hanno anche detto se leggi bene (Fulciano).
Poi sai che mi frega, ognuno può dire quello che vuole.

Storia scritta molto bene, disegnata divinamente e piacevole da leggere (con la giusta dose di emotività e ironia), con un espediente prevedibile, banale, praticamente già proposto più volte anche di recente. Onestamente non so come votare.



C'è da dire che Brindisi, sempre molto bravo, continua a migliorare di numero in numero. Respect.

Io mi chiedo una cosa, non voglio essere antipatico ma sul serio, i post li leggete? Le miei critiche a questo albo sono altre, non la sceneggiatura. Il discorso della sceneggiatura si riferiva ad un discorso con Rimatti, riferito al numero 200, non a questo.
Di questo albo critico lo spiegone, l'essere 3x0, l'essere troppo comico, il non essere originale, l'aver rovinato un momento sacro come la pensione di Bloch e il viso del sovrintendente come nulla fosse, in maniera quasi comica. Ah, anche l'editoriale e l'eccesivo hype. Mai parlato di sceneggiatura per questo 338. L'unica cosa detta che più o meno riguardava la sceneggiatura di questo albo è stata: visti i pastrocchi della Barbato con la continuity, forse era meglio dare soggetto e sceneggiatura a qualcun altro, per evidenziare il cambio di rotta. A priori, senza considerare quanto effettivamente realizzato. Ma non che qui la sceneggiatura sia male, i problemi (per me) sono altri.

Riguardo le citazioni, in Dylan sono sacre, ma solo quando sono citazioni, non copie carbone prese un pò qui ed un pò lì.

non leggo nulla nel post di Fulcianoassoluto che sia un "gridare al capolavoro".

o forse abbiamo due concetti diversi. io penso che "gridare al capolavoro era quello che si faceva (secondo me giustamente) nella discussione sui Raminghi.
è chiaro che su questo forum votare "ottimo" non significa dire che è un capolavoro assoluto senza pecche. ma vabbè, ognuno può dire quello che vuole.

Un celebrativo che celebra poco.
E paradossalmente è la cosa che mi è piaciuta di più.

SPOILER
Avevo il timore reverenziale che questo numero si palesasse come un evento traumatico e sensazionalistico. Invece la narrazione quasi sommessa della Barbato me l'ha fatta apprezzare. Tutto scorre decisamente bene tra siparietti divertenti (la scena tra Dylan e Jenkins è da applausi a scena aperta. Alzi la mano chi non ha riso? ) e momenti davvero emozionanti.
I cambi di toni dal grottesco al reale, dai momenti di serietà a quelli prettamente più ironici sono gestiti davvero bene e con naturalezza.
Si ride in una pagina, in un'altra siamo perplessi e nell'altra ci sorprendiamo. Per tempi narrativi e per i risultati conseguiti, la Barbato riesce dove la precedente gestione aveva clamorosamente fallito: la costruzione di una black comedy credibile.

Riguardo comprimari e non: lasciando stare Jenkins, che si rivela ancor di più meraviglioso per la sua genuina stupidità, e lo stesso Bloch, che è l'emblema dell'umanità di un trio che ha bisogno un personaggio così cinicamente legato alla realtà per compensare i voli pindarici degli altri due, i due nuovi personaggi, che per come sono stati presentati e per come si è conclusa la vicenda torneranno ricorrenti o almeno questo fanno pensare, sono piuttosto interessanti.
Lei: bruttina con un background alquanto "particolare" e folle. Lui: con le sembianze di Tony Soprano, probabilmente più macchietta ma gestito indiscutibilmente bene.
In loro due, ho rivisto la cura minuziosa dell'autrice nella costruzione dei personaggi. Perché, per me, se i personaggi hanno lo spessore di una sottiletta influenzano negativamente il risultato finale di una storia, nonostante l'idea e lo sviluppo della stessa siano brillanti. Perché i motori sono sempre loro, e se hanno qualcosa da raccontare, qualcosa da comunicare, bello o brutto che sia, l'esito finale sarà diverso. Cercare di creare un canale preferenziale fra personaggio e lettore è ostico, se non impossibile. Puoi farlo in maniera paracula e con il cuore e Johnny Freak è lì a dimostrarcelo, oppure stuzzicare mentalmente il lettore con personaggio complessi, narrativamente parlando (penso ad Angelique di Sciarada).

Il tutto condito con un splatter di misura, dialoghi abbastanza brillanti ed un Brindisi in forma ma non al suo apice.

In tutto questo però voglio sottolineare due cose che non ho apprezzato:

1.L'utilizzo della morte. Non stupisce più per l'abuso che se n'è fatto negli anni. Oramai questa figura così macchiettistica ha perso la sua natura e carica horrorifica.

2.Per quanto mi sia piaciuta la scelta di una narrazione più sobria, è mancata, dopotutto, la Barbato più viscerale e selvaggia dei primi numeri. A questo punto mi chiedo, visto le sue ultime sceneggiature, se tornerà mai come prima oppure se questa è una Barbato 2.0.
FINE SPOILER

Voto 7

Prima di dare un giudizio definitivo dovrei rileggere la storia,
Perche' alcune parti non le ho capite.

SPOILERS SPOILERS
Ad esempio bleach , chi e' ? Se ho capito bene ci guadagna sui funerali ?
LA cliente si presenta come una cenerentola , invece era in competizione per ereditare il ruolo di capo dell'odiato padre ?

Ma passando alla parte piu' importante , il ruolo di bloch in questo albo ,
Va in pensione come un qualsiasi lavoratore , e' tutto normale , poi non si fa piu' vedere , e anche qui tutto normale , ma secondo me si scoprono le carte troppo presto per rendere le cose empatiche , e' bastato un appostamento di dylan che una situazione s'e' risolta , e il castello di fantasia o inganno di bloch e' crollato subito.

Belle le scene di splatter sullo sfondo della vicenda.
Poi cosa importante , hanno deciso di non presentare subito il nuovo ispettore , anche se secondo me sarebbe stato bello un incontro tra bloch ed il nuovo ispettore per saggiare subito il cambio, anche se si e' intuito dalle prime pagine che per dylan non ci saranno piu' aiuti.

Comunque non so che voto dare , cioe' mi aspettavo un albo un po' triste , malinconico , serioso , ed invece e' surreale , a tratti da commedia , con in mezzo la morte che fa un po' di casino , e bleach che fa il verso ad un personaggio alieno dei men in black.

Poi sinceramente in questo albo non mi interessava niente la vicenda della cliente e della sua famiglia , ma la mia attenzione era tutta su bloch , quindi la lettura ne ha risentito ,non so boh.
Vabbe' per ora prima di ripensamenti metto

STORIA 6,5
DISEGNI 7

Sul momento ho pensato , pero' che colpo di scena se sarebbe morto jenkins , questo albo sarebbe stato ricordato parecchio. Pero' a mente fredda penso che forse meglio di no.
Tra l'altro jenkins sembra piu' vecchio di bloch , non va in pensione ?


FINE SPOILERS SPOILERS

Se il buongiorno si vede dal mattino...

Albo storico e pericoloso.
Per la prima volta in 28 anni e dopo ben 337 numeri, su Dylan viene messa in atto una vera e propria rivoluzione; che è vero che se ne parla ininterrottamente da più di un anno, però confesso che prima di avere l'albo fra le mani, aprirlo e iniziare con quel "E' finita, Bloch.", non me ne rendevo realmente conto.
E a dire il vero, non me ne sono reso conto in modo concreto fino a quando l'albo non l'ho chiuso e messo da parte. Perché il pericolo più grande, quello di farla fuori dal vaso e sbagliare completamente la misura di un evento di tale portata, era lì bello grosso pronto a mettersi nel mezzo. E farla fuori dal vaso per me sarebbe stato rendere il tutto strano, fuori fuoco, soffocato dal "Mai più ispettore".
E invece la cosa sorprendente (fino a un certo punto in realtà, visto i nomi coinvolti) è la naturalezza che pervade la storia dall'inizio alla fine.
Viene scelto l'azzeccatissimo tono della commedia, nera e brillante, un caso già rivisto su Dylan, , un ritmo degli eventi pimpante ma non frenetico, con dialoghi che non prendono mai troppo il sopravvento, e soprattutto un ritratto perfetto di Bloch.
Fatico ha trovare qualcosa di veramente originale nelle 112 pagine ed è questo il punto di forza. Si manda in pensione Bloch, ed è radicale la cosa date le premesse (un cardine così saldo in quasi tre decenni di pubblicazione, in una testata che non ha mai cambiato nulla), eppure risulta anche la cosa più naturale possibile perché messa all'interno di una storia di Dylan Dog, perfettamente.
E allora non c'è cambiamento che possa far paura o possa uccidere il personaggio perché sarà sempre il personaggio (anzi, i personaggi), quando scritto così bene, così genuinamente, a prendere il sopravvento e sopravvivere.

Se il buon giorno si vede dal mattimo... sarà un'ottima giornata

P.S. Bisogna ancora dire che Brindisi è un mostro, che tiene sempre una qualità media senza pari, e che scelta migliore per questo albo non c'era?
nel dubbio, lo dico.

Stupisce la scelta di usare un caso così classico per accompagnare il pensionamento di Bloch, già usato diverse volte nel corso della serie e addirittura nel corso degli ultimi due anni, però va detto che il livello di scrittura cambia tutto, i precedenti cercavano di essere brillanti senza riuscirci, qui la scrittura è molto più corrosiva e brillante, seppur ceda nel finale a qualche spiegone di troppo, il confronto finale non è un semplice infodump ma è scritto con brillantezza divertita che non apparteneva alla serie da diverso tempo... eh, ma se l'avesse scritto un altro... si sarebbe sentita la differenza, altrochè!
L'addio in sè porta con sè vari discorsi molti interessanti su quanto i vari personaggi dipendano l'uno dall'altro e vorrei approfondire successivamente.
Trovo strano che nessuno sottolinei il livello di gore, decisamente aumentato rispetto a ogni storie degli ultimi anni!

Per il resto, direi che i paragoni per ora non vanno atti con gli anni d'oro (3x0 è ancora lontano), ma con gli albi degli ultimi anni, e gli anni d'oro devono essere una stella polare verso cui orientarsi... per ora la direzione è giusta, son pronto a seguire la rotta sperando non si perda!

Ottimo. Avete perfettamente colto il perché questo albo mi sia così piaciuto, spiegandolo un po' meglio anche a me.
Diciamo che potevano stupirci e stordirci con "effetti speciali e colori ultravivaci" - avrebbero avuto gioco facile nel farlo e probabilmente molti lettori proprio quello si aspettavano - invece hanno scelto la via più difficile, seria e intelligente: raccontare una storia.

Albo che mi ha annoiato parecchio. Ma proprio di una noia mortale.
Trama macchinosa, spiegoni infiniti, svariate cose a caso
MA CHE E'????
Barbato in stato confusionale.

no

SPOILER

Scusa Regal ma mi pare che tu stia partendo un po' per la tangente.
Ti pare che sia "salvare" qualcuno condannare qualcuno a una non-vita eterna?
Con questo tuo tipo di ragionamento allora ogni volta, dopo il numero 7,avremmo sempre dovuto chiederci perché per Dylan per salvare Bree, Johnny e qualsiasi altra persona non li portava tutti nella Zona del Crepuscolo...
Ma poi - per l'ennesima volta - che continuity c'è mai stata su Dylan Dog (finora)?

ma infatti secondo me l'elemento di continuity è

Sono due personaggi interessanti, ma saranno poi davvero utilizzati anche in una sola storia? Anche in Anime prigioniere compariva un personaggio che poteva essere di continuity e poi non lo è stato, se non col senno di molto poi, venendo rielaborato nell'ispettore Carpenter.