Cravenroad7

Beh wolkoff, nessuno si aspetta la perfezione da nessuno. Ma c'è differenza tra qualcosa di perfetto (che non esiste), qualcosa di ottimo o di buono, e qualcosa che non va. Anche tra i fumetti che si leggono alla leggera.

Personalmente leggo alla leggera Rat Man, e mi faccio grandi risate, mentre Dylan Dog lo avevo sempre letto con alte aspettative, e le aveva quasi sempre soddisfatte, fino a un certo numero almeno; in questa serie ci sono stati veri capolavori dell'horror, che sono andati sopra la media del fumetto che può esser letto alla leggera. (D'altra parte sennò non sarebbe diventato il mito che è.) Poiché era nell'intenzione dichiarata degli editori "ritornare" a quel mito, a quello spirito, non è una mia invenzione l'idea che si sarebbe potuto leggere i nuovi albi ripristinando quelle alte aspettative.

Ebbene difendo la mia opinione, argomentata, che l'ultimo albo non va, cioè non è buono. I motivi li ho spiegati, non ho solo dato il voto scarso e stop. Ovvio che quei motivi possono non essere condivisi e che è solo la mia opinione, valida per il mio gusto e il mio modo di vedere Dylan Dog. Non pretendo che debba essere anche la tua o quella di maggioranza.

Per il resto leggi il fumetto e fatti la tua idea, però poi mi piacerebbe che, se darai ottimo e parlerai di capolavoro, mi spiegassi in cosa ciò che ho scritto non rispecchia la realtà di questo albo. (Non ci sono le 15 pagine di spiegone, è una mia invenzione? hai trovato romanticismo, ironia, orrore? magari mi saprai dire in quali pagine.) Per quel che mi riguarda, tranquillo, le ho subito abbassate, le mie alte aspettative. I prossimi numeri li prenderò per curiosità, ma li leggerò con leggerezza, come quando leggo Rat Man, come mi suggerisci tu, visto che il ritorno all'origine non sembra esserci (si vedrà ma dubito).

Letto.

Male... Male... Male. Nell'editoriale si dice che si cita Tre per Zero. Seguono spoiler.


Dovevano pubblicizzarlo con "16 pagine in più (di spiegone)!"

La Bree nel numero scorso è proprio messa per criticare le scelte dei cameo inutili.

Si ho visto anch'io la conferenza Bonelli. Ma mi sembra solo una spiegazione forzata (e anche priva di molto senso per me).
Di questo albo l'editoriale è proprio il massimo, quasi una giustificazione per il fatto di essersi "ispirati" a tutto:
"La copertina di Spiderman, una delle più citate..." quasi a dire, lo fanno tutti, lo facciamo anche noi, ma solo citazione eh.
"Si cita tre per zero", quasi a dire, ve lo anticipiamo noi che si "cita", così nessuno leggendo l'albo può dire nulla, dato che non stiamo nascondendo la cosa.
E poi, sempre in tema di citazioni, ma perché l'editoriale da un anno a questa parte è un vomito di "come diceva tizio nell'opera X, come faceva Caio nel film Y, come scrisse John nel libro Z"? Spesso citando anche cose che non c'entrano con la storia in questione.

Ultimo rant: la Barbato aveva già violentato Bloch col numero 200, criticato ampiamente. Come è potuto venire in mente a qualcuno di assegnare a lei soggetto e sceneggiatura della storia più importante di questo personaggio?

Fine del rant. Ho fiducia nel Rrobe e rispetto tantissimo il suo lavoro, anzi lo ritengo uno dei migliori fumettisti in Italia, ma per adesso i primi due albi del nuovo corso sono stati un turbine di "citazioni" (riciclaggio di situazioni e opere altrui), paroloni ed hype immotivato. Non voglia che Dylan Dog diventi Sin City, John Doe o roba per duri e crudi. Per capire cosa intendo, vedere frasi alla Orfani "non facciamo cadaveri, facciamo rivoluzioni" che sono state implementate in Dylan, ad esempio nell'albo di Ghost "sono quello che fa battere le ali alla farfalla". Le trovo anche un pò infantili se devo essere sincero. Staremo a vedere.

Ultimo appunto, ma perché quando noi fan rimpiangiamo Sclavi veniamo criticati, ma in Bonelli Sclavi viene utilizzato comodamente quando si deve giustificare qualcosa? "Il nuovo frontespizio l'ha voluto Sclavi", "il nome di Bloch l'ha scelto Sclavi"...?

Credo che il ritorno al "mito" sia parafiction messa in scena ad arte - leggi hype - per pompare legittimamente la revanche mediatica con cui riabilitare la testata, dopo la nefasta gestione gualdoniana.
Nelle intenzioni c'è un rinnovamento che si abbevera dallo spirito sclaviano, ma non aspettatevi storie simili a quell'epoca, alle origini, per scrittura e dinamiche.
Sono mesi che lo ripetiamo

Aspettatevi di aspettare prima che le cose quadrino...
...piuttosto che farvi spettatori di aspettative non rispettate.




Un invito a parlare? A me? Proprio a me?


Sono anni che i moderatori fremono per imporre un limite alle battiture onde frenare le mie graforree acute iper-sezionanti.
Comunque appeno lo leggo darò mie notizie, per quanto questi retrologhi in trasparenza sulla copertina comincino a seccarmi

Per il resto, nel discorso sulla "leggerezza" mi riferivo al momento dell'acquisto e non alla lettura di per sé
A me piace presentarmi dall'edicolante con aria svagata, e non come se sto per comprare l'ultimo tomo delle verità rivelate che dovrà cambiare la mia percezione del mondo (del fumetto?) e far scosciare le groupies eccitate in fondo alla curva

ALOHA FANF(ar)ORUMATE

Letto stamattina e votato BUONO.

Premesso che a me la Barbato piace molto, ho votato sufficiente solo per il modo che ha di condurre personaggi e dialoghi. È vero che sembra più libero il tono, ma il soggetto per me è davvero desolante. Ci credo in questa fase due, ma mi sono cadute le braccia a leggere la seconda metà di questo numero. Sono d'accordo con chi dice che non c'è niente di nuovo. È tutto fatto bene, e dunque la sufficienza c'è, ma è tutto fatto vecchio.

Preso anche io stamattina,grande attesa e lo leggero' al momento giusto.
Letto un po' le vostre opinioni,e avrei dato per scontato divisioni agli antipodi...

Finalmente.
Davvero, finalmente.
Mi sorprendono molto i vostri primi commenti. Siamo davvero così pochi a vedere in questa storia un totale scarto di tono, atmosfera, taglio, tempi e incisività rispetto agli episodi passati?
L'albo mi è piaciuto assai: brillante, nero, british, grottesco. Riesce a mettere le cose al proprio posto senza forzare i passaggi narrativi, presenta numerosi nuovi personaggi senza la tarocca pomposità dell'evento, apre inediti orizzonti narrativi (cambiando invero il funzionamento della testata) senza snaturare la poetica del personaggio. Il tutto confezionato con mano sicura da una Barbato in palla alla grande, sia nei toni cupi (la foto con Bloch e Marvin a tre quarti pagina mi ha messo i brividi) sia in quelli leggeri (comprimari - storici e nuovi - gestiti al meglio).
Difetti? Uno, abbastanza grande: la figura della morte. Se è vero che in questa storia si recupera una certa visione cupamente scanzonata dell'Oscura Signora (elemento che si era perso nella FASE 1, a mio modo di vedere) è altrettanto vero che ritrovarsela come Deus Ex Machina di un albo su due potrebbe infastidire più di un lettore. Lei può tutto, e allora diventa comoda: è una sorta di indulto per ogni nodo narrativo galeotto. Pace libera tutti! Amnistia! "è successo così perché la morte..."! E va bene che si scomoda di fare tutto sto casino solo per salvare Bloch (lo posso accettare, nel Dylan Mondo ci sta), ma, per favore, per qualche mese levatela di mezzo. Non desta più sorpresa, né orrore. Niente. E' diventata una specie di elemento di cannovaccio, la sbandierata dell'ultimo giro del gran Premio. Fatecela sudare, la morte!
In ogni caso gran colpo quello della falce usata al contrario. Ho riso.

In generale, bellissimo albo senza ma e senza perché. Ottimo Brindisi e brillantissima la Barbato.

VOTO 9 a tutti.

La lettura per me è stata gradevole, anche se avrei riservato all'ispettore Bloch ben altra "uscita di scena", stile Un giorno di ordinaria follia con tanto di citazioni al film. Un Bloch quasi protagonista, che con l'aiuto di Dylan fra folli omicidi e inseguimenti mozzafiato tenta di superare indenne il suo ultimo giorno di servizio! Va bene, me la disegno da solo...

Io credo invece che sia stato evitato accuratamente tutto ciò di "sbagliato" che era presente negli scorsi albi celebrativi della Barbato. Nessun sentimento pompato, niente colpi di scena effettistici per stupire in maniera fredda e manichea i lettori dell'ultima ora. Tutto molto dritto, frontale, scritto benissimo, Con onestà. E indubbia efficacia.

Non diamo alla Barbato colpe che non ha: la trama del numero 200 era stata decisa in alto loco (anche da Sclavi, sì), lei ha avuto il compito tutt'altro che semplice di sceneggiare un soggetto già scritto (almeno in parte). Cosa che ha fatto molto bene, ma il problema stava a monte. Idem com patate per il numero del Ventennale, per cui vale lo stesso discorso fatto per il 200.

Non mi ha entusiasmato solo per un motivo



Forse non è il Capolavoro che mi aspettavo, o forse lo è e non me ne sono accorto, ma la Barbato me la tengo stretta stretta.

Ottimo anche Brunone, che mi è anche parso più espressivo del solito!



@leonearmato: vedo che alla fine hai terminato la lettura prima di me, ieri sera non ce l'ho fatta a terminarlo causa stanchezza.

@Regal: molto opinabile il tuo post, ma mi limito a dire che in questo numero Bree non si vede affatto.

Albo riuscito solo a.metà, forse complice il troppo hype!
Copertina:abusata e troppo citata.......non mi emoziona, così come non mi emoziona l'originale di Romita. Voto 6 per l'impegno.
Frontespizio: in b/n è perfino peggio.....e almeno i bottoni alla camicia di Dylan li potevate mettere..sembra indossi una polo a maniche lunghe!!!!!!voto:2
Disegni:brindisi magistrale con tocchi splatter(pag19),tocchi romantici(pag 76_77)....il dramma di Jenkins(pag83_84)...tutto perfetto!!!pag110 da urlo!!! Voto:9
Soggetto e sceneggiatura:grosso punto interrogativo...albo che copia da altri albi,vedi il già citato tre per zero, cerca spunti divertenti come i siparietto di Jenkins pag 22_23 ma non ingrana mai....Bloch risulta talmente antipatico (ok il motivo c'era ) che per tutto l'albo lascia un senso di smarrimento.....Dylan che vaga per l'albo e fondamentalmente non fa nulla di più.....molta sensazione di déjà vu...
Tutto da scartare? No non tutto per fortuna..la barbato sa scrivere e quindi la storia scorre e non annoia(nonostante il costante senso di déjà vu).carina l'idea della famiglia di malavitosi e del "giuramento di vrndetta" finale....considerato che è il numero 1del nuovo corso mi delude un po.....però aspettiamo ,dato i semi sono stati appena piantati....voto:7sulla fiducia!!
G.l.

Foxett: Eh, io mi sono alzato presto e son volato in edicola per leggermelo prima di partire

Sono molto d'accordo con le riflessioni di joe montero. Lo ringrazio altresì per aver utilizzato l'aggettivo "grottesco", che mi frullava nella testa durante la lettura ma poi ho dimenticato. Lo trovo un aggettivo molto adatto.