Cravenroad7

Recuperati dal solaio di mio zio una trentina o più di vecchi numeri li sto divorando. Che sceneggiatore Sergio Bonelli (ho trovato anche una quindicina di Mister No, gran bel personaggio anche quello). Ho letto la saga del mostro della palude, quella di Supermike e prendendolo in biblioteca il volume Mondadori Hellingen ritorna! (strano, ho pensato, che Bonelli, pare, affermò di non amare serie fantascientifiche come Nathan Never o dell'orrore come Dylan Dog, quando entrambi gli elementi sono riscontrabili in alcune sue storie dello spirito con la scure). Poi mi andrò a rileggere anche gli ultimi albi di Sclavi che avevo preso tempo fa solo perché di Sclavi e mi erano piaciuti abbastanza, ma conoscendo meglio il personaggio presumo che rileggendoli li apprezzerò ancor di più.

Puoi dirlo forte. Ho quasi tutto quello che ha scritto (mi manca solo qualcuna delle sue prime prove sul Ragazzo nel Far West), e le storie non riuscite si contano sulle dita di una mano monca. E dico davvero: decine di migliaia di pagine sceneggiate e un livello medio incredibile. Da questo punto di vista, non c'è Gianluigi Bonelli, Castelli o Sclavi che tenga: Sergio Bonelli è stato il migliore di tutti.

Letto il numero 643 (592), "L'incendio della Golden Baby": numero che scorre via lineare, ma con diverse frecce al suo arco


...insomma, un'ottima serie d'Avventura, questo Zagor, chi l'avrebbe mai detto (ad esempio tutti i presenti in questo thread, da 47 pagine almeno..)!

Temevo quasi, dopo aver recuperato un bel po' di albi nolittiani nel frattempo, che questo numero mi avrebbe deluso, invece no, forse meno concitato del precedente, ma con dei buoni momenti, un inizio ottimo, con l'impotenza di Zagor davanti al dolore, un certo senso come di colpa (anche se lui non ne è certo responsabile). Un eroe umanissimo, frustrato sia nei suoi sentimenti che nelle sue capacità. Mi sa che ho avuto la fortuna di imbattermi in un periodo, se non di cambiamenti, di novità sicuramente ed in un'ottima storia.

Domanda da niubbo: per leggere la saga di Sclavi su Hellingen, cosa dovrei recuperare prima per apprezzarla meglio?

Per apprezzarla al meglio è quasi indispensabile leggere la lunga storia che va dal 178 al 182 di Zagor (ovvero dal 229 al 233 della collana Zenith), che è anche l'ultima avventura zagoriana scritta da Guido Nolitta. Non sarà una lettura faticosa, perché si tratta, semplicemente, di uno dei capolavori bonelliani di sempre, una storia che rileggo di continuo e che non perde un grammo del proprio enorme fascino. Ci sono delle scene da brivido, da pelle d'oca.

Grazie Rimatt!

Per fortuna già possiedo i numeri da te citati.

Letta nell'Oscar Mondadori. Una storia m e r a v i g l i o s a. Però anni fa avevo recuperato e letto gli albi di Sclavi 275-280 (in quanto Sclavi, mentre il personaggio Zagor m'interessava poco prima) e li avevo apprezzati nonostante Hellingen lo conoscessi solo di nome, attirato anche dal titolo apocalittico (una delle costanti sclaviane, lo speciale con MM, il bel romanzo Apocalisse, ecc.) La fine del mondo.
Ora conto di rileggerli presto e magari li gusterei ancora di più e ho recuperato anche quelli di Boselli dove Hellingen mi sembra compaia per l'ultima volta, così da prepararmi meglio per il suo ritorno previsto attorno al n. 600 ho letto su internet.

Giusto, dimenticavo l'Oscar Mondadori. E sì che l'ho anche comprato.

Ho trovato una lista che potrebbe essere utile a qualcuno, in vista del n.600:

L'ISOLA DELLA PAURA, di Nolitta e Ferri (nn. 11-12)
LO SPETTRO DEL PASSATO, di Nolitta e Donatelli (nn. 39-41)
ORA ZERO!, di Nolitta e Donatelli (nn. 107-109)
MAGIA SENZA TEMPO, di Nolitta e Ferri/Bignotti (nn. 178-182)
INCUBI, di Sclavi e Ferri (nn. 275-280)
OMBRE SU DARKWOOD, di Boselli e Ferri (nn. 376-379)

Mi mancano le prime due, nella prima c'è Titan, che poi Sclavi riesumerà (figurarsi se non lo attirava una creazione del genere).
Dovrebbe essere nel 601 (dal 601, presumibilmente sarà una storia su due o più albi) il ritorno di Hellingen.

Comprato il 644(593) "Mortimer: ultimo atto".. In attesa di leggerlo volevo dire della copertina: ma in quale altra serie bonelli la scena di copertina è realizzata con tutte le opportune linee cinetiche?

Il bello di Zagor è anche questo: Fumetto Classico (non VeteroFumetto), qui e ora.

Cos'ho fatto oggi di bello?
Stamattina ho visto una donna che sembrava Gloria Guida a trent'anni e per un attimo ho incrociato il suo sguardo di lago (un amore all'ultimo sguardo come diceva Baudelaire? Più un due di picche al penultimo ).
E soprattutto ho letto l'ultimo Zagor.
Ora, su questa storia, da lettore dell'ultima ora, non avevo la benché minima aspettativa e Mortimer era la prima volta che l'incontravo. Qualcosina mi ha lasciato un pochino perplesso (come lo spider-Zagor a pag. 80 o alcune impulsività dell'antagonista che sembrava così glaciale e calcolatore, ma ci può stare questo), ma niente di che. Davvero avvincente. Il finale mi ha quasi commosso. Nel complesso, magari esagero, ma mi sento di votare 9.
Non so se diventerò un assiduo di questa testata, ma sicuramente leggerò le trame e quando m'ispirerà lo comprerò volentieri e intanto ho recuperato un po' di storie vecchie da leggere (anche un paio più recenti di Boselli).
Un paio di giorni fa ne ho letta una di Sclavi, La montagna degli dei, che mi ha un po' deluso, buono lo spunto, cala nel finale, ma comunque più che sufficiente.

storie come la montagna degli dei mi piacciono perchè lì c'è lo zagor che preferisco, descritto come un hercules/kevin sorbo che affronta imprese titaniche e creature mitologiche
ma lo spider-zagor in effetti anch'io l'ho trovato eccessivo, e ancora di più nell'albo del mese mi ha infastidito la sua infallibilità con la pistola...

L'inizio e fino a metà de La montagna degli dei mi sono piaciuti molto, ma poi ha un calo. Non mi sono piaciuti molto
Nel complesso una storia a cui darei un 6,5, mi aspettavo qualcosa in più da Sclavi, ecco.