Cravenroad7

Intanto il libro in uscita a metà ottobre in preorder ha fatto il sold out delle 4000 copie "variant" con copertina di GIPI... pazzesco, ormai questo qua batte tutti!!!

Preso il variant, lo ammetto! Aspetto che mi arrivi!

Io non ho avuto scelta... ho preso la versione standard, senza disperarmi a dire il vero.

Preso e letto stamani "Dimentica il mio nome".
Non mi dilungo perché penso di essere il primo e perché lo voglio rileggere tra qualche giorno, ma dico semplicemente IMMENSO.

Ho letto anch'io l'ultimo zerocalcare e do qualche anticipazione, ma sono davvero quasi tutti uguali

Mi son fatto fare da Calcare un armadillo con i baffetti da Groucho

Si tratta del più "romanzo" tra le opere di Zerocalcare, il suo capolavoro forse (devo ancora decidere se mi è piaciuto più questo o Il polpo, sicuramente questo è di più ampio respiro).
Quelli che vogliono solo il Zc comico (nemmeno uno in questo forum) rimarranno magari parzialmente delusi, come quei fan di Rat-Man che gradiscono meno la continuity sull'ombra rispetto ad albi più comici, come le parodie, ma con questo lavoro si conferma (come d'altra parte negli altri suoi libri da La profezia a Dodici) autore completo, a tutto tondo, non limitato alle, seppur pregevoli, strisce sul blog. Anzi, ho avuto la percezione, leggendo, che in alcune parti, con una narrazione più drammatica, stonassero un po' certi richiami comici (non nella storia, solo in certi precisi punti, come nel finale), che sembravano proprio strizzate d'occhio al suo pubblico della rete.

Ho divorato Dimentica il mio nome, e l'altro giorno a Milano mi sono fatto anche un bel po' di ore per l'armadillo-autografo :



peccato dover prendere il treno, altrimenti avrei fatto mattinata puntando al disegno (è stato dalle 5 e mezza del pomeriggio fino alle 6 e mezza del mattino dopo...)

in sti giorni lo recensirò bene appena riesco, nel frattempo sono sostanzialmente d'accordo con quanto detto da Aleksandr qui sopra, e sono forse più sicuro nel ritenerlo superiore anche al polpo:

il modo in cui da un senso di "conclusione" in questo mi ha dato un senso di completezza che secondo me è riuscito a conquistare da poco

Poi vabbè, un genio

mi state facendo rosicare che non potevo venire all'Alastor...

letto Dimentica Il Mio Nome

è un fumetto che "scava dentro la calce dello stomaco", lavora su una storia fortemente personale ma riesce sempre a connettersi col lettore, non si arena nelle secche dell'echeduemaroni.
funziona come un orologio svizzero nella prima metà, nella seconda prende un ritmo strano, claudicante. ma averne, santodio

è un po' come Portugal. ma un po' meglio.

Non so, il libro l'ho letto e mi è anche piaciuto, ma con pochi entusiasmi. Ho come l'impressione che Zerocalcare abbia detto tutto quel che aveva da dire in questa fase e che abbia bisogno di reinventarsi, di voltare pagina.

Per me già qui si reinventa o pone le basi per farlo. Ad ogni modo questo romanzo a fumetti (ma lo era già stato Un polpo alla gola) rompe con le storielle del blog, crea le premesse per lavori più ampi e variegati, magari totalmente di finzione, senza agganci autobiografici. Già Dodici (che reputo la sua prova meno riuscita) lo tentava, ma solo in parte, è vero che si faceva quasi totalmente da parte, ma lasciava spazio a sue "creature" ben riconoscibili (e fisse, con poche possibilità di approfondimento, diciamo pure limitate) come Secco o l'amico Cinghiale ed era una storia dalla trama non ben delineata (con finale tronco).
La sfida sarebbe una graphic novel con personaggi totalmente nuovi, senza nemmeno la sua presenza e quella dell'armadillo, il discorso sarebbe se poi i lettori lo accetterebbero e lo sosterrebbero come fatto finora.

lui dice che Dimentica Il Mio Nome è la fine del ciclo iniziato con l'Armadillo
stilisticamente, la struttura con le storielle indipendenti era stata usata nell'Armadillo perchè lui per primo sentiva di non poter raccontare la storia tutta in una botta. in Dimentica anche i capitoli più comici sono interamente integrati nella trama principale

Sicuramente ha fatto un grande passo avanti su questo versante. In Dimentica il mio nome, non ho praticamente percepito la divisione in sottocapitoli che invece era preponderante ne La profezia dell'armadillo; in pratica, ha scritto un vero romanzo a fumetti.

Spero per lui che intraprenda un'altra via (se è quello che desidera), ma spero anche che resti abbastanza attivo nel raccontare la sua vita (sul blog o con altri libri), perché trovo che gli riesca divinamente. A tal proposito, mi aspetto "Ogni maledetto lunedì su due 2" (o qualcosa del genere) non troppo in là nel tempo, magari a metà tra quest'ultimo suo lavoro e il suo prossimo libro, anche per permettergli di lavorarci compiutamente e allo stesso tempo non perdere contatto con il pubblico