Cravenroad7

Ma quello mica è uno spiegone.
Per "spiegone" si intende una lunga e inutile esposizione dei fatti appena accaduti con il solo scopo di dare un senso a quanto si è appena visto. Una spiegazione che spesso si rivela o inutile o forzata (Scooby Doo style).

Quel "mega pippone" racconta cose che accadono fuori dalla storia, serve a dare un motivo all'ambientazione.

Ciò non toglie che poteva essere più stringato e fluido.

oh, lo sapevo, avrei dovuto aggiungere il disclaimer "vah che si fa per il gusto dello scherzo, eh"
almeno una faccina ghignante
poi ho pensato "vabbèsicapisce, scrivere è sbattolla"

e invece...

Su questo non c'è da discutere più di tanto, si entra parecchio nel soggettivo.

E' basato su dialoghi, quindi doveva per forza essere leggermente diluito. L'alternativa qual era? Una maxi didascalia del tipo "Siamo nell'anno..."?
Io l'ho trovato tutto sommato piacevole. Occupa circa un quarto del fumetto (almeno per numero di pagine), ma è indispensabile per gettare le basi per quello che viene dopo.

Ripeto: è molto soggettivo.
Per me 25 pagine sono giuste, per te un'eternità.

Fidati, si era capito.

Ciao a tutti e complimenti per l'ottimo forum.

Venendo all'albo in questione.
Ma,come dire...volete spiegarmi come fossi un bambino di 5 anni(cit.),la parte finale?...cosa mi rappresenta?
Ed e' un qualcosa fine a se stesso,o pertinente e coerente alla nuova linea editoriale\successivi albi?

Grazie e saluti!

Finale e controfinale dell'albo, né più né meno. L'albo è autoconclusivo, perciò non c'è nessun collegamento diretto ai prossimi albi. Però se ne può dare un'interpretazione (molto semplice, in verità), che è la seguente



Più chiaro?

Si si,grazie dell'interpretazione personale che e' molto interessante.
Tra l'altro,ho letto anche io il discorso sul concetto "metatestuale" di recchioni e l'ho trovato,diciamo...indovinato,provocatorio il giusto,ma tutto sommato coraggioso.
Fin qui,nulla da dire.A parte qualche risvolto narrativo un po' banale e qualche scelta di sceneggiatura forzata...l'albo e' promettente assai in vista del nuovo corso.

Mi chiedevo solo se quelle immagini finali potessero fare da apripista al nuovo Dylan.Se questo futuro possa influenzare il passato in qualche modo.
Ma magari e' na' pippa pseudo filosofica tutta personale...

Grazie!

Assolutamente no!

E sia.

Comunque "Spazio profondo" rappresenta,forse per la prima volta...un vero reset.Un punto di non ritorno,uno spartiacque tra il Dylan di prima e il Dylan che probabilmente sara'.
Che poi sia sempre lo stesso in un discorso prettamente intimista e romantico,ok...nessun dubbio.
L'importante sara' gestire il personaggio in modo concreto e coerente.
Anche un ritorno a tematiche horror,da b-movie riscoperto e adattato alle dinamiche attuali e' ben accetto.L'importante e' osara,non standardizzarsi al compitino come troppe volte fatto negli anni precedenti.
Non si chiede a recchioni di essere sclavi.Ma di rispettarne "l'eredita'" casomai,e non snaturare il personaggio come molti hanno fatto.

Niente male, ancora lontani dai fasti di un tempo, ma la volontà di colpire il lettore c'è. La qualità anche. Che poi si tratta delle due cose che rendevano DYD un grande fumetto.

Difettucci nella trama trascurabili. Disegni ok e colori adeguati, a parte i punti in cui c'è troppo "rosa".

Voto 7,5

Votato Buono (8)

Secondo me una storia discreta, niente di speciale per carità, che inserita nel contesto attuale, e con l'interpretazione metatestuale che vi si nasconde dietro, si innalza a livelli piuttosto elevati. Alcune sequenze notevoli,



altri momenti meno,



In sostanza un'ottima intercapedine tra il vecchio e il nuovo corso nel quale, personalmente, nutro una speranza timida ma radicata nell'ottimismo

Necessarie premesse di un parvenu:

1. Non sapevo nulla di Roberto Recchioni, non conosco il suo lavoro, non ho letto Mater Morbi. Questo per dire che non subisco eventuale carisma, né provo antipatie. È la prima cosa sua che leggo.
2. Sto rileggendo DD dopo averlo abbandonato nel '93 (n.77) (viewtopic.php?f=25&t=8905). Questo per far notare che ho saltato allegramente in blocco tutta la deriva, la decadenza del personaggio. Non l'ho visto appassire.
3. Non amo la fantascienza che poggia su autocompiacimento tecnologico. Ad Alien preferisco di gran lunga il Mario Bava di Terrore nello spazio: il delirio di un artigianato geniale che non può e che non sa prendersi sul serio. La fantascienza/weird che amo davvero è quella del racconto di Dick, "Sulla monotona Terra" (Upon the Dull Earth, '54).

Spazio profondo mi ha inquietato. L'ho vissuto come un passaggio tutt'altro che rassicurante, a tratti emozionante. Groucho, francamente spaventoso, come solo i compagni di banco che improvvisamente ti si rivoltano contro con cattiveria luciferina sanno esserlo. Mi ha disturbato. La mia reazione positiva è forse almeno in parte dovuta all'entusiasmo della rilettura in corso. O a Nicola Mari, tenebroso, minaccioso, viscido. Tuttavia, se avessi sentito qualcosa di sbagliato in questo numero 0 della fase 2 so che avrei abbandonato immediatamente la lettura.
Viva il Perturbante. http://i.imgur.com/Xk7n0Uy.jpg

8,5

Ok dobbiamo usarti come caso studio per la fase 2. Se riesci a non leggere niente per questo anno tranne gli albi nuovi vedremo quanto saranno diverse le tue considerazioni rispetto a gente come Dogamy che considera il vecchio periodo come inarrivabile e gente come Piccatto (se non sbaglio) che ha recuperato i vecchi albi recentemente e ha quindi letto un po' tutto in ordine sparso. Sarebbe interessante

Bè non era mica così atroce il 77


Non hai visto neanche Paola Barbato, Bruno Enna, etc... ahiahiahi