Cravenroad7

Forum dylaniato
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# 337 - Spazio profondo
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Mediocre (5) 8%  8%  [ 13 ]
Accettabile (6) 16%  16%  [ 26 ]
Buono (7-8) 44%  44%  [ 71 ]
Ottimo (9-10) 28%  28%  [ 44 ]
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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: mer ott 01, 2014 8:34 pm 
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Iscritto il: mer lug 28, 2010 5:37 pm
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beone ha scritto:
il RRobe ha scritto:
8Mike ha scritto:
Rrobe cosa ne pensi delle recensioni e giudizi di spazio profondo? Era quello che ti aspettavi?


Esattamente come me le aspettavo e un perfetto riflesso di quanto successo qui sul forum (basta vedere i voti e l'andamento della discussione):
un 80% di lettori a cui è piaciuto e che lo ha detto una volta e un restante 20% a cui non è piaciuto ma che lo sta ripetendo cento volte (magari dopo aver detto che non avrebbe affatto commentato).


quanto ha venduto?


E' uscito da tre giorni. Come pensi che possa saperlo?
Si parlava di rencensioni.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: mer ott 01, 2014 8:43 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
Messaggi: 6349
Località: Milano
Survivor82 ha scritto:

Edit: rispondevo ad un post di Dogamy poi cancellato


Non meritava nemmeno risposta..

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" Il locale è triste e sta sempre qua ! "

" Dylan Dog è arrivato allo scontrino fiscale "

Oriana Fallaci ti amo.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: mer ott 01, 2014 8:56 pm 
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Iscritto il: ven ago 22, 2014 9:10 am
Messaggi: 40
Località: Golconda
8Mike ha scritto:
Secondo me ha senso che molti non abbiano riconosciuto Dylan in questa storia. Credo fosse proprio l'obiettivo.


Veramente l'obiettivo di tutta l'operazione dovrebbe essere, cito, "tornare a [far] leggere quel fumetto inquietante, imprevedibile, pieno di orrore, ironia e romanticismo, che era il Dylan Dog di Tiziano Sclavi". Perché "Dylan Dog si era evoluto nel corso degli anni, allontanandosi in qualche misura dal suo spirito originale".

Leggendo Spazio profondo a mio modestissimo parere non c'è traccia né del vecchio né del "medio" (intendo vecchia serie ma oltre un certo numero) Dyd. è proprio altra roba. L'ambientazione e l'atmosfera sono BELLE ma non c'entrano niente con Dylan Dog. C'è pochissima ironia (giusto un paio di momenti), pochissimo romanticismo, pochissima imprevedibilità (è tutto straprevedibile - oggi ho parlato dell'albo a un amico, accennandogli per non spoilerare che è ambientato nel futuro, e lui "non sarà mica che lo fanno risorgere per farlo indagare su qualcosa?", la quale considera, giustamente un'idea abusatissima).

Con questo non voglio dire nulla di male contro la storia in sé che per quel che è, è un buon prodotto, e infatti ho messo accettabile. Solo che era evitabile -quale storia di Dylan Dog-. Per una one shot di transizione, ripeto, avrei trovato più azzeccato altro. Comunque questa è solo l'opinione di uno che sta in mezzo a quel 20% di sfigati che (per stupidità? per malafede?) ha trovato l'albo non eccelso e quindi per questa colpa può anche essere ignorato e sotto sotto disprezzato. E si torni a parlarne in gloria. (Sia inteso come bonario sarcasmo tutto ciò. :) )

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Diciamo che ho fatto della curiosità il mio stile di vita.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: mer ott 01, 2014 9:24 pm 
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Iscritto il: gio feb 28, 2013 1:39 pm
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E ma appunto, l'intera faccenda doveva mostrare ciò chec'è intorno a Dylan e solo far capire quanto il vero Dylan sia così "estraneo" all'ambiente chesi è venuto a creare (credo fosse quello il significato del "mal di spazio")


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: mer ott 01, 2014 9:51 pm 
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Iscritto il: mer feb 29, 2012 5:36 pm
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Ma ce n'era davvero bisogno? Non eravamo giá tutti piuttosto consapevoli?? Io per primo ho scritto che il vero cambiamento si avrá dal prossimo numero, ma era questa la storia giusta per inaugurare la fase due??? A parer mio no. Sarebbe stata una storia adatta ad un Color Fest, quello magari si.
Aò regá... a me un m'ha lasciato nulla.

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http://musicanterrante.wordpress.com/


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: mer ott 01, 2014 9:56 pm 
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Iscritto il: mer lug 28, 2010 5:37 pm
Messaggi: 1219
Davvero la pensi così?
Cazzarola, non l'avevo capito le prime dieci volte che lo avevi scritto!


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: mer ott 01, 2014 11:02 pm 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
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Ragazzi per favore rimanete IT, la prolificità di Ruju non c' entra nulla con l' albo del mese come non c' entrano le considerazioni generali sulla gestione vecchia e nuova della testata purchè non nascano da uno specifico riferimento all' analisi di questo numero.

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"Non è morto ciò che in eterno può attendere, e col volgere di strani eoni anche la morte può morire."


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: mer ott 01, 2014 11:26 pm 
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Iscritto il: mer feb 29, 2012 5:36 pm
Messaggi: 1992
il RRobe ha scritto:
Davvero la pensi così?
Cazzarola, non l'avevo capito le prime dieci volte che lo avevi scritto!


Io ne conto 2.
Magari mi auto-cito altre 8 volte così la tua battuta avrá ragione di essere.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: mer ott 01, 2014 11:49 pm 
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Iscritto il: mer feb 29, 2012 8:36 pm
Messaggi: 530
Ora.
Credo di non aver mai detto la mia su questa presunta fase 2, se non esprimendo un generico ottimismo di facciata per la voglia di fare che aleggiava ai piani alti.
Dopo lunghe riflessioni, penso di poter essere più preciso.
Magari sfruttando la scia meta-editoriale.

Dylan Dog è il personaggio più difficile da affrontare dell'intera scuderia Bonelli.
Tex Willer è Tex Willer.
Dampyr è Dampyr.
Julia è Julia.
Dylan Dog è Tiziano Sclavi.
La differenza è tutta lì, cioè fra l'imprimere lo stile dell'autore nel tessuto narrativo o la vita dell'autore nel personaggio stesso.
La seconda via, è Dylan Dog. Solo Dylan Dog.
Cambiando autore a Dampyr, cambi stile narrativo.
Cambiando autore a Dylan Dog, cambi personaggio.
Per riavere un Dylan Dog il più possibile simile all'originale, in assenza del Tizianone, ci vorrebbe una sorta di replica che ne implementi i ricordi, le visioni, la filosofia di vita, il carattere, le abitudini, le paure.
Bene.

Ora, abbiamo Roberto Recchioni.
Che a me personalmente piace, sta simpatico.
Dove lo piazziamo?
Con tutto il rispetto per il passaggio di testimone ufficiale, se io dovessi piazzare Recchioni a capo di una qualsiasi collana Bonelli, Dylan Dog sarebbe l'ultima che sceglierei. O, nella peggiore delle ipotesi, l'unica che non sceglierei.
Recchioni è l'esatta antitesi di Sclavi.
Sia caratterialmente - per quel che ci è dato vedere - sia artisticamente.
Non è né il numero 1, né il 2, il 3 o il 4.
Appartiene a un altro sistema decimale.
Lui è tracotante, esibizionista, capace a vendersi e voglioso di farlo. Sclavi no.
Lui ha un'attitudine spaccona e hollywoodiana. Sclavi no, anche se talvolta ha avuto l'abilità di mimarla narrativamente.
Lui è rock. Nell'animo. Sclavi no.
Se Recchioni è AC/DC, Sclavi è Joy Division: solo apparentemente riconducibili a dimensioni affini, ma, nella sostanza, quantomai distanti.
La vena poetica e malinconica di Sclavi, ma oserei dire anche quella ironica, Recchioni non ce l'ha. O ce l'ha in forme completamente diverse, quasi distorte.
Barbato, Chiaverotti, Medda, Ambrosini, forse Bilotta in futuro (beh..), Accatino (?), possono essere i numeri 1,2,3,4.
Recchioni appartiene più alla squadra di salvataggio Gualdoni, Marzano, Ruju, Cavaletto (?).
Si badi bene che il mio non è, e non vuole mai essere, un discorso di qualità effettiva.
Solo di lettura e utilizzo del personaggio, e/o di vicinanza al modello sclaviano.
Per quanto riguarda la qualità, tolto Mater Morbi (che tuttavia - mi perdoni davvero tanto l'autore e chiunque leggerà - era talmente personale da essere quasi "facile" da scrivere --> ecco Sclavi!), le storie di Recchioni non mi hanno mai convinto pienamente. Pur senza scadere nell'indegno, mai.
Anche se La Nera...

Detto ciò.
Le novità annunciate per la seconda fase mi hanno convinto solo in parte.
Dylan Dog non ha bisogno di telefonini, di dare del lei, della pensione di Bloch, di Tyron Carpenter e Rania Rakim.
Dylan Dog ha semplicemente bisogno di grandi autori.
Di più: ha bisogno di autori che non scrivano per Dylan Dog, ma per loro stessi attraverso Dylan Dog.
Come Sclavi.
Per questo mi convince più il talent scouting recente - grandi autori che possono sicuramente parlarci di loro stessi - che i piccoli dettagli esteriori svelati inizialmente.

Nel dettaglio della storia del mese...

SPOILER
SPOILER SPOILER
SPOILER SPOILER SPOILER



... Le mie preoccupazioni sono state parzialmente confermate.
Un'ottima storia, più che buona.
Intrattiene, diverte.
I giochi di squadra poi mi attizzano sempre un sacco, anche se i personaggi sono utilizzati piuttosto malamente (praticamente fanno qualcosa solo il numero 4 e il 5, gli altri inutilissimissimi. La sensitiva, secondo me, aveva grandi potenzialità).
Ma... Dov'è Dylan Dog? Dov'è Recchioni?
Un Recchioni che ci sbatte in faccia il suo stile narrativo alla Orfani, ma non se stesso.
Un Recchioni che affila il tessuto narrativo, ma non lavora né sul personaggio né su Recchioni.
Una grande prova autoriale di "altri tempi": il futuro, ma non il passato.
Quello è ancora lontano.
E allora mi ripeto: meno prove autoriali, per il personaggio; più sangue, sudore e lacrime, con il personaggio.
L'intento meta-narrativo (giudizio neutro: dal basso della mia sconfinata ignoranza, non ho mai visto un autore di qualsiasi arte confermare l'interpretazione di un fruitore. Ma è colpa mia, non sicuramente una critica al RRobe) è lodevole, azzeccato, pertinente, ma piuttosto arduo da cogliere.
Così è inutile, inesploso. Da confermare, appunto (e lì sta il problema: se un'interpetazione non confermata appare come una sega mentale stellare, e non come una papabile chiave di lettura degna di interesse, c'è qualcosa che non quadra).
Mi ha ricordato quei momenti in cui vuoi esprimere qualcosa, e quel qualcosa viene interpretato in un modo ben più lusinghiero e affascinante di quelle che erano le intenzioni iniziali. E allora te ne stai, insomma.
Non è questo il caso eh, era per dire.
Disegni di livello, ma quel Mari lì... È il principe della notte. Non degli spazi colorati/da colorare. Comunque il miracolo è quasi compiuto.

In sintesi:
all'albo "Spazio profondo", il numero 337, scisso dal contesto e dal signficato, darei un 8 pieno.
All'albo che dovrebbe lanciare la fase 2, qualcosa di meno.

Ma questa è un'altra storia, che continuerà il mese prossimo...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: gio ott 02, 2014 12:19 am 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Località: Inverary 2.0
Nikolaj Stavrogin ha scritto:
Dylan Dog è il personaggio più difficile da affrontare dell'intera scuderia Bonelli.
Dylan Dog è Tiziano Sclavi.
Ora, abbiamo Roberto Recchioni
[...]

Con tutto il rispetto per il passaggio di testimone ufficiale, se io dovessi piazzare Recchioni a capo di una qualsiasi collana Bonelli, Dylan Dog sarebbe l'ultima che sceglierei.
Recchioni è l'esatta antitesi di Sclavi.
Sia caratterialmente - per quel che ci è dato vedere - sia artisticamente.
Non è né il numero 1, né il 2, il 3 o il 4.

[...]
Dylan Dog ha semplicemente bisogno di grandi autori.
Di più: ha bisogno di autori che non scrivano per Dylan Dog, ma per loro stessi attraverso Dylan Dog.
Come Sclavi.


Mah, Nik... alla fine non credo ci sia da preoccuparsi più di tanto: su 30 e passa storie all'anno il Rrobe ne scriverà sì e no 5 o 6.
E' quella di regia la sua funzione, oltre al casting delle idee.
Il resto è in mano ad altri (grandi?) autori ed alla loro libera personalità. Ed è attraverso costoro che verrà data una nuova identità/taglio alla testata, libera dalle "coscrizioni" delle precedenti gestioni castranti :evil: .

Anch'io sono d'accordo sul fatto che non ci siano figure più agli antipodi che Mastro Tiziano e Recchioni... ma alla fine è stato proprio Tiz a sceglierlo per il rilancio del suo figliastro.
Per cambiare o per rimanere in famiglia?
Anche da un'antitesi si può dimostrare la stessa tesi...
Vedrem :roll:


ALOHA: " NUMERI 1 ! "
(e parte la rincorsa al fazzoletto)

_________________
Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: gio ott 02, 2014 12:37 am 
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Iscritto il: mer feb 03, 2010 7:13 pm
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Sebbene condivida in parte il succo del ragionamento di Nikolaj, non trovo che si applichi alla situazione di ora.

Come dice Wolkoff, Recchioni è stato messo (ripeto, da Sclavi in persona) alla regia.
E se ci limitiamo anche solo ai nomi che ha raccolto intorno a sé per il rilancio, fra disegnatori e sceneggiatori, mi sembra che la strada l'abbia imboccata giusta. Perché ha preso in squadra proprio quei potenziali numero 1, 2, 3, 4, ecc.. a cui facevi riferimento (Barbato, Medda, Bilotta, Ambrosini, e molti altri), affidando buona parte del rilancio a loro.
Se poi ci aggiungi anche i nomi futuri che vuole portare su Dylan (Ratigher, Akab, Ausonia, per dire i primi tre incredibili che mi ricordo) e il fatto che lui stesso disse di voler scrivere poche storie l'anno, insomma, mi pare che il problema che poni si assottigli fino a svanire.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: gio ott 02, 2014 12:44 am 
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Iscritto il: mer feb 29, 2012 8:36 pm
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Rispondo a entrambi: avete ragione, in sostanza.
Solo, la vedo dura a scindere lo scrittore dal curatore.
A proposito di regia: il regista preferito (mi è parso di capire) di Recchioni è Michael Bay.
Che è come mettere a curare Julia un autore il cui regista preferito sia Vanzina (ancora: non come qualità, come attinenza).
Che non vuol dire nulla eh, ma insomma, gira che ti rigira, il mondo di Recchioni mi sembra sempre lontanissimo da quello di Dylan Dog.
E si vede anche dalle/nelle storie.
Per questo non concordo - in partenza - con la scelta di Sclavi.
Poi io non conto niente, e ovviamente avrà ragione lui.
Tuttavia, Sclavi o non Sclavi, Recchioni è un autore capacissimo.
Mi sembra però molto, troppo, lontano dalle frequenze di DYD.
Mi sembra.
Il che lo pone a rischio anche nel "semplice" ruolo di regista.
Se poi azzeccherà tutte le scelte e lascerà davvero campo aperto ai numeri 1,2,3,4, buon per lui e per noi.
Ho buttato giù questo tipo di discorso proprio perché Spazio Profondo mi è parso rispecchiarlo piuttosto fedelmente.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: gio ott 02, 2014 1:06 am 
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Iscritto il: ven set 23, 2005 2:31 pm
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Località: Palermo
Io faccio parte della schiera di quelli a cui non è sembrato che sia stata una storia eccelsa (ho dato sufficiente) e dopo il primo messaggio che giustificavo il mio giudizio, ho solo scritto un messaggio nelle restanti 11 pagine. Però mi sento di dire che come capitava (in passato) che 4 gatti difendevano a spada tratta o una storia o un autore dinanzi algli attacchi di massa del forum, è pure giusto che vi siano, oggi, 4 gatti che remano contro "Spazio profondo". In fin dei conti siam qui per commentare, confrontarci e rompere le palle agli autori :D

Nonostante le mie perplessità su questa storia in particolare (non su l'opera di Recchioni, che in gran parte a me è piaciuta), devo ammettere che non c'è stato erede migliore che Sclavi (ad oggi) poteva indicare. Recchioni ha voglia di stupire, voglia di smuovere le acque ristagnanti della serie, vuole far tornare Dylan Dog IL personaggio Bonelli e non un personaggio qualunque. Per far ciò deve mettere tutto il suo talento che per quanto opposto a Sclavi, è ciò che di meglio abbiamo per ora nel panorama bonelliano. Io sono convinto di questo.

Tutte quelle che sono le modifiche "ambientali" previste nei prossimi mesi, sono scelte avallate (se non addirittura volute) dallo stesso Sclavi. Forse perché ha capito che Dylan (il suo Dylan) era ormai degno del suo "papà" fumettistico: uno zombie che faceva finta di indagare. Quindi via il vecchio mondo (il "papà" di prima Xabaras, l'Ispettore Bloch e chissà cos'altro...) e dentro le novità che verranno gestite, ideate ed elaborate dalla nuova leva. E' giusto così... sono curioso, però, di vedere se le novità saranno parti integranti di un ritorno allo spirito originale del personaggio (e qui ti voglio!!!) o se daranno la mazzata finale sula spersonalizzazione di Dylan Dog e del suo mondo. Vedremo... del resto Recchioni è curatore che sommandolo con le idee dei vari autori che porteranno le loro storie, magari si riuscirà a creare quell'amalgama che possa riportare Dylan ai vecchi fasti.

Il miglior cavallo si vede nel tiro a lungo ... vediamo. Leggiamo ciò che nei prossimi anni ci offrirano gli autori dylaniati e tiriamo le somme definitavamente.

Partire sparati adesso con troppi elogi e troppe critiche, dopo una storia e per qualche anticipazione, non mi sembra cosa corretta. Nè nei confronti della professionalità di tutti gli autori. E nè per quanto riguarda l'intelligenza dei lettori.

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"Sono gli anni, i mostri ... gli anni che passano ... "


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: gio ott 02, 2014 1:24 am 
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Iscritto il: mer feb 03, 2010 7:13 pm
Messaggi: 1506
Nikolaj Stavrogin ha scritto:
Rispondo a entrambi: avete ragione, in sostanza.
Solo, la vedo dura a scindere lo scrittore dal curatore.
A proposito di regia: il regista preferito (mi è parso di capire) di Recchioni è Michael Bay.
Che è come mettere a curare Julia un autore il cui regista preferito sia Vanzina (ancora: non come qualità, come attinenza).
Che non vuol dire nulla eh, ma insomma, gira che ti rigira, il mondo di Recchioni mi sembra sempre lontanissimo da quello di Dylan Dog.
E si vede anche dalle/nelle storie.
Per questo non concordo - in partenza - con la scelta di Sclavi.
Poi io non conto niente, e ovviamente avrà ragione lui.
Tuttavia, Sclavi o non Sclavi, Recchioni è un autore capacissimo.
Mi sembra però molto, troppo, lontano dalle frequenze di DYD.
Mi sembra.
Il che lo pone a rischio anche nel "semplice" ruolo di regista.
Se poi azzeccherà tutte le scelte e lascerà davvero campo aperto ai numeri 1,2,3,4, buon per lui e per noi.
Ho buttato giù questo tipo di discorso proprio perché Spazio Profondo mi è parso rispecchiarlo piuttosto fedelmente.


In realtà, e lo dico da esterno ovviamente in quanto non conosco né Sclavi né Recchioni, i loro due mondi sono molto più vicini di quanto uno possa pensare. Anzi, m'azzarderei a dire che sono gli stessi.
Tutti e due tracannano libri, fumetti, cinema, videogiochi, serie tv, e in generale tutto quel pot pourri di roba che poi riversano, per forza di cose, in quello che scrivono.
Ecco, semmai è nella scrittura che poi si differenziano, ma Dylan ha dimostrato negli anni di poter tener botta, anzi addirittura di rivitalizzarsi, grazie a stili diversi, anche fortemente diversi da quello di Sclavi (Barbato docet).


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 Oggetto del messaggio: Re: # 337 - Spazio profondo
MessaggioInviato: gio ott 02, 2014 7:53 am 
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Iscritto il: lun gen 11, 2010 11:19 pm
Messaggi: 4046
Località: Milano
Anche secondo me il discorso della critica a Recchioni come erede di Sclavi non fa breccia: sono molto diversi ma è l'unico che è stato scelto da Tiziano. Si vede che tutto sommato, pur nella diversità, si è ritrovato in questo suo Dylan.

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Chi sa, fa, chi non sa, insegna, chi non sa insegnare, critica. E chi non sa neppure criticare, scrive recensioni sui forum.


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