Cravenroad7

Affatto.Solo faccio presente che si può rovinare o danneggiare una serie anche scrivendo storie buone o eccelse ma che non quagliano con il personaggio.
Di rinascite é pieno il fumetto mondiale solo che non tutto é Born Again, ecco.

ha scritto 49 albi e 28 speciali senza la scusa dei paletti, almeno per i primi anni. Poi è stato lui a introdurre i gialletti.

I gusti son gusti ma a Ruju di atto di aver, anche nelle prove più infelici, sempre rispettato il personaggio.

non sono tutte brutte, alcune sono belle(Il richiamo della foresta,Macchie solari,L'eterna illusione,Uno sconosciuto sulla strada,Ritratto di famiglia) ma ne doveva scrivere molte meno.

Si certo, dava quello xhe gli chuedevano.

Ciao
Mi accodo a chi ha promosso quest'albo. Nonostante l'ambientazione anomala e il fatto che Dylan tecnicamente non c'è mi pare dylaniano al 100% e gia questo secondo me è tanto. I testi sono ben calibrati, non ci sono dialoghi fighi alla Tarantino come piacciono a me (ma la storia in effetti non ne aveva bisogno) ma non sembra un fumetto necessariamente rivolto solo a bambini di 9 anni e anche questo secondo me e' gia tanto...
Ma queste cose di Recchioni tutto sommato si sapevano, al di la del fatto che alcune sue storie per DYd mi erano piaciute di piu e altre meno, quello che conta è che come curatore sembra avere una visione e non intenda navigare a vista (questo ovviamente l'ho inteso dalle 2200 interviste che ho letto negli ultimi mesi, non certo perche avevo capito il sottotesto).

Quali sono state le raccomandazioni dei curatori di Dylan Dog quando sei entrato stabilmente nello staff di sceneggiatori? In questi ultimi anni, sei stato uno degli autori più presenti sulle pagine dell’Indagatore dell’Incubo. In molte tue storie Dylan sembra più un detective e, senza tralasciare le sue peculiarità ironiche, un po’ più portato all’azione. Ti riconosci in queste osservazioni?
Pasquale Ruju: Il personaggi di Dylan Dog, così come è stato concepito da Tiziano Sclavi, ha molte “anime”, e consente intrecci anche profondamente differenti. In circa 80 storie da me scritte, molte sono avventurose o di indagine, ma non mancano quelle più intimiste o perfino dichiaratamente umoristiche. Non ricordo particolari raccomandazioni, se non quella di rispettare le caratteristiche del personaggio (che peraltro conoscevo a memoria!).

A volte la tua versione di Dylan Dog sembra un po’ “fredda”, in quanto prediligi storie gialle (sia pur con venature horror) oppure poni Dylan Dog alle prese con mostri di svariata natura, sempre però tangibili (mentre l’horror e gli incubi di Sclavi erano anche esistenziali). Manca insomma quel coinvolgimento emotivo tanto caro al creatore del personaggio. Non è un caso che molti lettori sostengono che uno dei tuoi episodi più belli e riusciti sia “L’eterna illusione”, forse perché da te maggiormente “sentito”. Tu che ne pensi?
Pasquale Ruju: Ho già risposto in parte a questa domanda. Io sono un autore più avventuroso e meno intimista rispetto a Tiziano o a Paola Barbato. Credo però che i lettori vogliano leggere storie di volta in volta diverse – ora più riflessive, ora più divertenti o adrenaliniche – perciò si può dire che, fra tutti, noi sceneggiatori ci “completiamo” a vicenda.

intervista del 2010

scavi era messi pasquale ruju al massimo è gilardino

Esattamente come me le aspettavo e un perfetto riflesso di quanto successo qui sul forum (basta vedere i voti e l'andamento della discussione):
un 80% di lettori a cui è piaciuto e che lo ha detto una volta e un restante 20% a cui non è piaciuto ma che lo sta ripetendo cento volte (magari dopo aver detto che non avrebbe affatto commentato).

Secondo me ha senso che molti non abbiano riconosciuto Dylan in questa storia. Credo fosse proprio l'obiettivo. Il Dylan vero e proprio ritorna solo *SPOILER*
nella scena finale quando vede che la ragazza nel suo letto è una normale figona e va a farsi la barba

quanto ha venduto?

spoiler

no si taglia e il sangue è bianco

Si mi sono espresso male, intendo il Dylan a cui siamo abituati

Rileggendolo in chiave meta, più che una critica alle precedenti gestioni mi è sembrata una precisa dichiarazione d'intenti con tanto di omicidio-suicidio delle varie personalità. Sopravvive esclusivamente l'originale in quanto summa e completezza delle singole parti. E' divertente il modo in cui rrobe decostruisce la figura dylandoghiana per rilanciarla attraverso l'ottica della personalità recuperata dal passato remoto (fine ottanta/inizio novanta o giù di lì? ).


In ogni caso sarà composto da giacca nera, camicia rossa e jeans.

Mi sa che in tutta la discussione sta sfuggendo un particolare non di poco conto: il motore di tutto è stato Sclavi.
Non penso proprio che Recchioni sia entrato negli uffici di Marcheselli e abbia urlato: "Bene, da ora si cambia, prendo in mano io le redini, seguite tutti me!", ma, come è stato detto in un mare di interviste, Sclavi stesso ha scelto Recchioni per dare una svolta alla serie.

E sempre per citare Sclavi (che citava Lichtenberg): “Non so dire in verità se la situazione sarà migliore quando cambierà; posso dire che deve cambiare se si vuole che sia migliore”.
Se anche dovesse andare male, non la vedrei come un fallimento. Anzi, per come è andata la fase 1 e per la volontà di cambiare, per me si puo' parlare di mezza vittoria.

Quanto alla storia, Spazio Profondo, io l'ho trovata ottima, al di là del significato allegorico (che certo, arricchisce la storia, ma non ne inficia il valore, né in positivo né in negativo; la rende perfetta come numero 0, in previsione del via del mese prossimo)

Che poi qui il numero di quelli a ciò non è piaciuta è il 5% in realtà.
La storia è mediamente piaciuta ma con alcuni caveat già detti.

Edit: rispondevo ad un post di Dogamy poi cancellato