Cravenroad7

Buono, mi è piaciuto.
I rimandi molteplici ai vari fantahorror del passato con me sfondano una porta aperta. Adoro quel tipo di cinema che mi ha portato ad amare, pur con tutte i suoi limiti, anche un videogame come Dead Space che non a caso si nutriva dello stesso substrato di cui è impregnato anche questo #337 (con il plurinominato Event Horizon in primis). Tra i film non menzionati io ci ho visto qualcosina anche di Pandorum.
Non capisco però tutto questo sdegno per le citazioni che nella serie hanno avuto sempre un peso rilevante, negli "anni d'oro" ancor più che in quelli successivi. Dire che Sclavi non le usava è negare l'evidenza. La differenza la fa il modo in cui un omaggio/citazione viene inserita all'interno della sceneggiatura, perché non rimanga fine a se stessa. Il Tiz lo sapeva, il Rrobe pure e spero continui a percorrere questa strada. Se le primissime pagine facevano quasi temere il "compitino", Recchioni ci stupisce con l'espediente dei . Nel Giudizio del Corvo venivano messi a dura prova i principi etici di Dylan, qui si va oltre mettendolo fisicamente di fronte agli aspetti del suo carattere più esasperati. E' soprattutto qui che imho diventa interessante la chiave di lettura proposta su Comicus, più che nella metafora della nave alla deriva.
Sul resto poco da aggiungere: script solido e gran bel finale.
Passando ai disegni devo ammettere che Mari a colori non mi è affatto dispiaciuto, anzi. Credo che, considerato il genere di storia, la colorazione sia un valore aggiunto, oltre ovviamente ad avere il compito significativo di inaugurare la fase 2. Resta la curiosità di poterla leggere, prima o poi, anche in b/n. La copertina è ok, ormai la conoscevamo da molto tempo. Il frontespizio invece non mi ha convinto; ci sarà tempo per farci l'abitudine e comunque non è che non ci dormo la notte.
Solo lodi allora? Beh no. Devo ammettere che un pizzico di perplessità mi è rimasta, forse perché l'hype era talmente alle stesse da farmi struggere nell'attesa di un capolavoro, cosa che Spazio Profondo non è. Problema mio naturalmente.
E adesso vediamo cosa succede dal prossimo mese.

Si si, mi riferivo al video con il finale di Shining. Se rubate da roba alta e pertinente come faceva Sclavi a me va bene. Difatti dalla copertina mi aspettavo qualcosa di diverso al posto di questa messa in scena e narrazione fin troppo lineare e pregna di azione. Per me il migliore finora e quello più Dylandoghiano è Una nuova vita.

Capisco che possa venire spontanea una contrapposizione fra Recchioni, simbolo del rilancio, e Gualdoni, suo malgrado simbolo della deriva, ma non alimenterei una pericolosa discussione sulla lettura meta-fumettistica della storia come stoccata del Rrobe al suo predecessore.
Gualdoni è un dipendente e ha solo portato avanti (con un certo zelo) la testata verso una direzione che già era stata presa; inoltre il declino era già iniziato da un pezzo prima del suo arrivo.
Poi si sono resi conto che la politica editoriale non stava portando frutti e che il tradizionalismo era ormai diventato immbolismo, allora ai piani alti hanno deciso di dare una sterzata individuando in Recchioni il professionista più idoneo per questo tipo di lavoro (idoneità derivante dalle doti autoriali ma anche da quelle comunicative e di marketing).
Voglio dire, Recchioni farà sicuramente un grande lavoro, ma non l' avrebbe potuto fare se la testa della casa editrice non avesse deciso che andava fatto.

Che poi voglio dire, l'allegoria l'aveva colta solo quell'utente mi sembra, forse il Rrobe poteva non confermare ne smentire, però c'è anche da dire che confermandola ha risollevato in positivo e non di poco l'opinione media sull'albo, o sbaglio?

Quello che voglio dire è che Recchioni ha confermato di aver fatto una riflessione meta-fumettistica sulla deriva di Dylan Dog, e ci può stare visto che la deriva era ormai acclarata da tutti, ma ciò non comporta che abbia mancato di rispetto a Gualdoni, perchè la deriva è stata il risultato di tanti fattori, alcuni fisiologici e altri di gestione sbagliata, questi ultimi riconducibili solo in minima parte a Gualdoni, che è un dipendente (come lo è Recchioni) e non agisce facendo la prima cosa che gli passa per la testa.

Diciamo che esiste una differenza fra chi, ad esempio, prende interamente spunto da un ottimo libro come La Zona Morta e crea un capolavoro come Ti ho Visto Morire, e chi si ispira senza migliorare ma soltanto citando. E prima che i soliti Cacasenno correggano anche le virgole, so che non era di Sclavi, era il primo esempio che mi è venuto alla mente. E che non mi riferivo alla storia in questione, quanto alle citazioni/spunti a volte eccessivi in generale.
Ora che il miracolo prosegua...

Mai parlato di miracoli.
Sul discorso citazioni/spunti eccessivi pure Sclavi c'è caduto (Il cervello di Killex tanto per dirne una), nessuno ne è immune.
Su quelle di questa storia ho alzato subito le mani dichiarandomi debole all'argomento (non a caso sono tra i pochissimi a non disdegnare pure Goliath di , che pur non avendo un'ambientazione fantascientifica, ne condiveva molte clichè).

Comprato stamattina e finito di leggere adesso, ho votato accettabile. Sicuramente un albo particolare, non sarebbe male rivedere Numero 5 in altre avventure ambientate fra inferno ed universo, stile Galaxy Express 999...

però Sclavi "rubava" sia dall'alto che dal basso. riuscendo poi spesso a dimostrare che spesso il confine tra alto e basso non è quello che stabilisce l'accademia o la critica, e a dimostrare anche che il "basso" può restare "basso" senza per questo fare schifo
(poi, ovvio, Shining è alto, altissimo, come tutto Kubrick. ma daltronde Kubrick era un altro che partiva esplicitamente da opere altrui, alte e basse, per costruire il suo discorso)

Altari non mi riferivo al tuo post, certamente...
Dal mio punto di vista personale, meglio il Chiaverotti splatteroso e ridicolo de Il Buio che cento metafumetti da decriptare con la Treccani.
Ma la Strega è ignorante e come dice Celentano, se ne vanta pure.

vabbè, decriptare con la treccani.... bravo mr. glass, ma il fatto che per me era abbastanza leggibile, a furia di vedere ogni mese l'esplicitazione dell'ovvio ci stiamo abituando pure noi ad avere davvero la pappina sempre pronta. A me non piacciono le storie troppo criptiche, ma c'è una via di mezzo fra quello e l'ovvio (per dirne due, ho trovato ottimi blade runner da questo punto di vista, mentre donnie darko l'ho trovato troppo fumoso), e per me quest'albo lo centra perfettamente... almeno per i miei gusti. Poi c'è chi preferisce il fumetto d'intrattenimento, ma ho trovato molto più criptiche tutte le opere di Ambrosini, o l'ospite sgradito di Medda, o le più arzigogolate di Sclavi per poi trovare davvero arzigogolato quest'albo, che peraltro per me funziona anche limitandosi al primo livello, da onesto horror spaziale.


p.s: per me le critiche sono alla serie e all'andamento che già c'era ben prima di Gualdoni (si parla del numero 100 come spartiacque, in genere, a quell'epoca Gualdoni stava ancora a scuola), per cui non lo prenderei come un attacco personale diretto al nostro.

è detto esplicitamente a pagina 23, eh

Non è colpa mia. Sono abituata a leggere TiraMolla e più in la non arrivo.
Sorry...Buona notte va...

Vabbè, mo non voglio passare per spocchioso e dire che chi non coglie alla prima lettura sia deficente, come forse può trasparire dal mio precedente intervento (e non era mia intenzione dire una cosa del genere), però neanche se uno non ha colto una cosa non è che questa diventa un trattato di semiotica scritto in arabo coi sottotitoli in cirillico. Dylan è fatto anche di storie complicate, e questa non entra neanche nella top ten delle storie più complicate della serie.

All'inizio ero davvero troppo scettico.. L'atmosfera e lo scenario ambientato nello spazio non hanno mai suscitato in me tanto interesse, però una volta letto, sono rimasto colpito !! Probabilmente si, in bianco e nero sarebbe stato più angosciante, ma è anche vero che per un numero "speciale" ci vuole qualcosa di speciale !! Fantastico Groucho, e fantastico il finale !! Temevo fosse simile a quella cosa orribile del 337.. Rimasto sorpreso dal giornale della Bonelli Editore a fine albo, quella si che era una cosa che mi mancava !! Bell'albo, pensavo peggio.. Certo non è il classico scenario che piace a me, quindi mi trovo costretto a dare come massimo voto 7 !!