Cravenroad7

Alla fine ci sono andato anche troppo leggero nell'interpretazione

In realtà mi stupisco un po' che lettori attenti si stupiscano o che rimangano interdetti dall'ambientazione fantascientifica. Se c'è un difetto in Spazio Profondo è che le chiavi di interpretazione sono abbastanza urlate in faccia.
Rrobe ha cominciato a dirlo fin dall'Horror Post: fantascienza, si, ma innestata su strutture tipicamente horror. Spazio Profondo è un horror marinaresco, è Gordon Pym che si trova di fronte a una nuova terribile terra inesplorata, è un fantasy in cui la personalità del protagonista è divisa in più parti da un incantesimo chiamato "clonazione" (si, è una pura e semplice technobubble che si possa ricostruire la personalità intera dai diari, ma è anche un atto di fiducia alla piena sincerità di Dylan nella scrittura delle sue avventure), è Lovecraft nella sua corsa ineluttabile verso l'orrore cosmico.
E lo dice pure Dylan esplicitamente, è come se la storia si svolgesse su un galeone.
E fra l'altro, un galeone che attraverso un buco nero precipita nella campagna inglese, mi ricorda tanto tanto tanto Ritorno Al Crepuscolo.

Cioè per me Una nuova vita è molto meglio di questo.

Strega, ti manca un Dylan che non è mai esistito. Quando mai è stato disilluso? Lui, che è sempre stato un idealista nonostante tutte le contraddizioni del caso.

Comunque volevo leggerlo st'albo, ma la questione del meta-coso-editorale-lì sommata al prevedibile abuso di frasi ad effetto della scrittura recchioniana, mi ha davvero scoraggiato.
Non mi va proprio di farmi fregare dall'hype.
Forse inizio dal prossimo mese.
Forse.

Preso, letto a sufficientemente goduto.

Il mio voto è 7.
Però comprendo le lamentele di chi non ha apprezzato l'albo.

seguono
S
P
O
I
L
E
R

E' bene innanzitutto tenere presente che il soggetto fu concepito da RRobe quando al timone della testata c'era ancora Gualdoni. Che bloccò la realizzazione.
Si dice addirittura che le prime pagine fossero state disegnate da Carnevale, poi non più disponibile quando il progetto si è sbloccato. (Non critico Mari, che resta uno dei miei disegnatori preferiti, ma Carnevale è un'altra cosa.)

Quindi sarebbe erroneo aspettarsi un vero e proprio "cambiamento dello status-quo dylaniano" da questa storia. Non era stata concepita con quello scopo.

Siamo in presenza di un divertissement a base di citazioni. Il che la rende piacevole da leggere e tuttavia costituisce anche il suo limite.
Sclavi citava parecchio, ma in genere di suo ci metteva MOLTISSIMO. E albi come L'assassino è tra noi, dove si limita a citare e non inventa nulla, non sono certo tra le cose migliori che il Maestro ha scritto.

Quest'albo inventa poco. Di fatto, solo l'idea delle varianti di Dylan può dirsi originale. E non è sfruttata al meglio.
Lasciano il segno il clone 'artificiale' e la ragazza. Gli altri due no: il n.1 muore praticamente subito e il n.2 si comporta come un qualsiasi buzzicone da action-movie di serie B.


Detto ciò, ribadisco che come puro intrattenimento l'albo funziona più che bene.
RRobe gestisce dialoghi e scene in maniera molto vivace, sfrondando ogni rischio di pesantezza. Ha anche il merito di evitare prefiche e pistolotti lagnosi! Se Gualdoni avesse scritto una storia del genere ci avrebbe infilato come minimo 5-6 pagine con Dylan che fa la morale ai soldati, pontificando che la ri-creazione di individui è una "cosa peccato". E pure le alterazioni genetiche. E pure la fecondazione eterologa. E bla bla bla...
Graziaddio il Dylan 'prete mancato' ce lo siamo levato dai piedi! Spero per sempre!

Mari è in ottima forma. Non mi convincono molto i colori. Non capisco poi perchè il n.2 abbia il sangue rosso anzichè bianco come il n.5. (E' vero che è stato modificato geneticamente, ma perchè cambiargli pure il colore del sangue?!)

Albo pienamente promosso.
Aspetto il prossimo per la VERA ri-partenza di Dyd.

POSSIBILI SPOILER
Buon albo, direi 7,5 tendente all'8. Alla luce della chiave di lettura proposta da mr. Glass, devo dire che ho rivalutato in meglio le caratterizzazioni dei cloni di Dylan, che in effetti sono un po' abbozzate. Non mi ha molto convinto lo spiegone a metà albo, così come l'ultima tavola: come qualcuno ha già detto, la scena sarebbe stata più elegante se non fossero apparsi i cloni dietro Dylan.
Ottimi disegni di Mari, che comincia a piacermi di nuovo dopo tanto tempo.

Comunque l'allegoria della nave-stato (in questo caso nave-fumetto ) l'hanno inventata gli antichi Greci. Ma, come ogni buona allegoria, può essere applicata in vari campi.

ho votato 9 per alcune buone ragioni:

i dialoghi sono la principale fra queste; il fatto che io lo abbia letto in sole due riprese significa moltissimo.
significa che questo albo cattura l'attenzione (la mia) ed è fluido, magistralmente fluido.
praticamente ogni albo degli ultimi dieci anni mi è costato una fatica terribile, non solo di comprensione ma di "accettazione".
non accetto infatti che le cose scritte siano inutili, banali, retoriche, infantili.
in questo albo non c'è nulla di tutto questo: ha un dialogo cinematografico, efficace, scorrevole.
mari, che di solito detesto, ha lavorato in modo eccellente: taglio dinamico, prospettive curatissime, "inquadrature" studiate fino alla maniacalità.
nelle vecchie uscite dylan sembrava un manichino della Standa, di quelli depressi e seminudi delle vetrine più scialbe.

la storia: audace, coraggiosa.
i mostri ridicoli, semplicemente ridicoli, ma ci passo sopra.
passo sopra ad altri difettucci, che ora non mi vengono nemmeno in mente, per l'enorme sospiro di sollievo che provo di fronte a questa svolta.
spero di non ricredermi, spero di non rimpiangere il baule delle meraviglie.
per questo mese depongo la scimitarra

Se non sbaglio, a suo tempo Recchioni pubblicò qualche vignetta di Carnevale sul proprio blog.

Idem per questo l'ho definito uno "Speciale nella serie regolare".

L'avevo scritto nel messaggio precedente...

Ahhh beh se gualdoni aveva bloccato questa storia, disegnata da carnevale, si spiega tutto.
Sono uscite storie degne di tiramolla, soldino, fagottino e questa doveva rimanere in un cassetto?!

Leggerlo in "sole" due sedute non dovrebbe essere un merito ahah.

E meno male che ci sono i disegni a dare una mano...

Mi sembra più probabile che la lavorazione si sia arenata per impegni di Carnevale.
Mò non è che Gualdoni è la causa di ogni male del mondo.

oddio, con Carnevale aveva copiato pure Shining! Basta! Basta! Basta con questo storie senza un minimo di originalità. Rivogliamo Mana Cerace.

Ma se si rubasse da li andrebbe anche bene.

Sono indeciso tra 6.5 o 7. Diciamo che mi aspettavo qualcosa di molto diverso e spigo perchè:
*SPOILER*
L'intera faccenda è raccontata in modo estremamente "pragmatico" e non era ciò che prevedevo. Pensavo che l'aspetto fantascienza sarebbe stata solo una parentesi o facesse da sfondo all'interno di un susseguirsi di mini storie alla Totentanz . Invece il tutto si svolge con troppo attaccamento ai dettagli fantascientifici (colpa di Orfani?) piuttosto che al succo. Anche il vero Dylan si comporta in modi inaspettati. Per esempio, quando gli viene spiegata tutta la storia se nee esce semplicemente con "quindi io sono una copia" invece mi sarei aspettato che uscisse di matto e impiegasse molto più ad abituarsi.
Nonostante ciò l'albo è scritto in modo ottimo, come mi sarei aspettato da rrobe, disegnato divinamente da Mari anche se le astronavi futuristiche colorate nei moderni bonellidi sembrano tutte uguali (infatti sembra di vedere vignette di Orfani).
Diciamo che il desiderio di comunicare il messaggio sia stato così forte da essere quasi palese, salvando ogni aspetto negativo della storia.
Mi sono piaciute le varie versioni di Dylan anche se abbastanza stereotipate.