Cravenroad7

sì ma il meccanismo narrativo in questo caso è: l'hotel chiama non si sa come Dyd ad assistere ai ricordi di queste persone scomparse.
Nell'altro caso il meccanismo narrativo era molto più pensato e costruito in quanto mostra come, con una serie di equivoci si scateni il dramma. (che poi anche in quel caso se al posto di dyd ci fosse un altro è vero).

Per l assassino nn è tanto il fatto che dica la sua ecc.. ma il come, che l'ho trovato fastidiosissimo.

non m'è piaciuto
ennesima variazione su un tema già trito e ritrito in DD, per di più con le storie personali che mi sembrano esili, impalpabili.

Il primo meccanismo narrativo è da racconto paranormale horror.

Il secondo è da puro giallo-thriller.

La domanda che pongo è: "Cosa voglio leggere comprando Dylan Dog? Storie con meccanismi narrativi come il primo o come il secondo?"

Mi è piaciuto. Ho trovato l'atmosfera calma e pacata creata da Di Gregorio particolarmente adatta ai disegni di Freghieri, che non saranno più quelli del terzo speciale ma io continuo ad apprezzare e a trovare adatti a storie "riflessive" come quella in questione; storie, peraltro, che mi sono congeniali e trovo adatte alla -ormai defunta- testata dello speciale.
Senza dilungarmi, soggetto interessante e buona sceneggiatura. Un plauso alla curatrice del lettering, che mai avevo letto su Dylan e che mi ha piacevolmente stupito.

7.5

Fino a poche pagine dalla fine pensavo di votare ottimo poi ho optato x un buono. Quel finale boh mi ha un po' tolto la bella atmosfera che si è respirata x tutto l'albo. Peró bel numero, cavolo. È stata fatta un'ottima selezione di storie x questo anno. Speriamo non ne siano rimaste tantissime da spalmare sui maxi...
Freghieri maestro come sempre. Uno dei miei preferiti

Non mi è spiaciuto. Qui le microstorie digregoriane non si sovrappongono troppo a quella principale, non sembrano dei semplici riempitivi (che spesso danno l'idea di essere messi a caso) tanto per arrivare al finale, ma sono più amalgamate al racconto e anche il solito Dylan marginale, ma ben presente, qui stona meno che altrove. Per tutto l'albo si respira poi una genuina ed apprezzabile vena malinconica, in linea sia col tipo di storia narrata che col personaggio.
Rimangono delle pecche, qualcosa di un po' stereotipato e alcuni dialoghi e scene che lasciano a desiderare, su tutte quella verso il finale con Sylvie, davvero imbarazzante da leggere (che Di Gregorio abbia un futuro nella collana Harmony?), ma anche momenti toccanti, come il ricordo di Feekley, tra gli altri.
Il nome Almayer viene da uno dei primi romanzi di Conrad, La follia di Almayer già ripreso da Baricco (tra i cui fan non mi annovero) in Oceano mare dove c'è una locanda Almayer e a questo romanzo, anche per ambientazione, potrebbe essersi leggermente ispirato l'autore.
Soggetto 6, sceneggiatura 6,5. Disegni 5.
Una volta trovavo gradevole Freghieri, ora non più, ma non nel senso che preferivo come disegnasse un tempo (come per Montanari & Grassani), anche andando a ripescare vecchi albi la sensazione è identica.

@craven: perchè non entrambi?

Ottimo numero: voto 7,5

Perchè per il giallo thriller c'era Nick Raider e c'è tutt'ora Julia.

Buona l'ambientazione marittima della "Locanda alla fine del mondo", ma tanta tanta noia. Storia e meccanismi triti e ritriti, angoscia/horror latitanti (se si eccettua l'incontro onirico di Dylan coi nazi-zombi e poco altro); sono albi che, come quello sugli Inferni di qualche mese fa, mi hanno stufato per l'abuso che se ne è fatto. Freghieri è l'uomo giusto per le atmosfere malinconiche e infatti qui mi è piaciuto, in particolare nella sequenza del falò sulla spiaggia con annesso amplesso Dylan-Sylvie. La sceneggiatura è tutto sommato "corretta", ma manca la poesia.
Trascurabile.

Riguardo al discorso di Dogamy sul nome dell'autore che influenzerebbe negativamente i giudizi dico solo che lo speciale dell'anno scorso riportava "Gualdoni" sul tamburino, ma questo non ha impedito a "La Bomba" di essere apprezzato come meritava.

Speciale che ancora non so giudicare......
I disegni di Freghieri mi piacciono molto..trovo sempre un misto tra dolcezza e malinconia....
La storia non so.....mi sembra forzatamente malinconica, senza però convincere....il buon dyd non serve poi a molto, siimita a vagare e basta........però la conclusione mi è piaciuta.....mah.....albo che devo metabolizzare....
G.l.

Infatti io parlavo di alcuni giudizi di alcune persone. Non era un discorso generale. È cmq innegabile che alcuni autori siano apprezzati e giuficati meglio di altri e scommetto che se questo speciale l' avesse scritto che so Paola, i giudizi sarebbero stati nettamente superiori. E nello specifico su "La Bomba" si è dato il premio di tutto allr correzioni di RRobe e della Barbato. Almeno per molti qui.

Non dire stupidaggini, qui si giudica la storia.

d'altra parte se la mia nonna avesse avuto le ruote sarebbe stata una carriola


è interessante la distribuzione dei voti. evidentemente, se si viene trascinati dal mood malinconico della storia si soprassede a molte cose... non é una critoca a chi so fa trascinare, eh
a me per esempio piace trash island nonostante tutte le vaccate perché mi piace quell'atmosfera lì e tanto mi basta

E se la malinconia fosse oggettiva, allora oltre alle ruote per fare la carriola occorrerebbero anche dei buoni polsi...
...per reggersi meglio .

Non credo sia un fatto di atmosfera.
Credo più sia un atteggiamento d'apertura (e predisposizione) verso la storia stessa dal momento che precede la lettura.
In certi casi è innegabile che si ripassi a tre mandate la serratura davanti a certi nomi sul tamburino, che inevitabilmente condizionano, prima del giudizio, la stessa apertura "blank minded" verso i contenuti che ci si appresta a leggere, previa avversione più o meno connaturata.
E' una reazione soggettiva, ma oggettivamente presente.
Non si fa eccezione per GDG, e crederlo sarebbe molto ingenuo .
Per altri autori le percentuali di questi reazioni auto-immunitarie sono inferiori, basta vedere i commenti sulle anteprime. Statistica.

SO GIA' COME FINISCE: ALOHA?