Per me quasi nessuno di questi autori andrebbe considerato come outsider.
Di fatto una volta epurato il (Giov)
Gualdo, e messi all'angolo
GDG e
GcM - il famoso
trio nefasto delle 5G, due lettere oltre l'orgasmo
- chi sarebbero adesso le colonne portanti?
Non mi sembra che sia attuabile un dualismo dei tempi Sclavi&Chiave, o un trittico del periodo Faraci-Ruju-De Nardo.
In pratica tutti gli autori mi pajono ancora in pienamente ballo, in una specie di guazzabuglio polimorfo.
Che potrebbe portare notevoli contributi alla testata... magari anche da parte di un
Claudione a tempo perso, un
Michele (Medda) nei ritagli da Lukas, un
Enna esule navajo, una
Paola madre di nuovi orrori, ecchissachialtropoi...
Ognuno col suo contributo per 30 e passa storie annuali, guest star incluse.
La variabilità per Dylan mi sconfifera di gusto
.
[...]
Tornando alla lista di
Manda secondo me quelli citati sono tutti ottimi&promettenti autori, con un potenziale ancora da esplorare (specialmente per Cava)
Il
Rrobe non credo avrà molto tempo per scrivere storie con tutto il baillame redazionale in corso, ma sono convinto saprà distinguersi con dei colpi molto letali per il nostro Dylan.
In pratica ha toppato solo quella storia sulla bicicletta e quella sul Maxi. Per il resto una garanzia
.
Bilotta ha un grande futuro a disposizione, ma quando torna al passato abbassa notevolmente le penne... e la sua penna, come scrittura.
Insomma, storie come
Il cammino della vita, L'impostore, L'alleanza, o il
Principe d'inverno passano subito a peggior vita nell'oblio e finiscono per convincere davvero poco. Ma forse era un problema della precedente gestione...
Sono fiducioso comunque perché la saga degli zombi fa intuire di cosa sia in grado, ad alta gradazione horror.
Accatino una tantum è sempre una manna(-ggia non vederlo più spesso).
Unico neo: spesso confonde le tempistiche cinematografiche con quelle delle vignette... ma per molti è un pregio
Cavaletto svincolato dell'omaggismo citazionante e dal paternalismo del Gualdo ritroverà sicuramente nuovo splendore... di oscure nefandezze a tutto gore
Ambrosini non si discute.
Non lo discuto, perché ogni sua storia discorre da sé sull'umanità cosmica senza appendici discorsive.
Per me il Conte può scrivere anche i bugiardini degli analgesici e sarebbero comunque sublimi.
Totalizzante
ALOHA WISHLIST