Cravenroad7

la riterrei una BELLA storia anche disegnata da me!

Buon albo di Ruju che ha il pregio di introdurre una delle fiamme (a me) più simpatiche di Dylan, Gerardine Rowling con il suo tormentine "che vita di stenti e di privazioni, ma soprattutto di privazioni". La storia non vuole prendersi sul serio, a partire dall'originale scelta dell'aspirapolvere come veicolo portatore del male scelto dal "Pey" e lo dimostra la sceneggiatura con la continua ricerca di soluzioni grottesche e ironiche (quella del marito geloso su tutte ). Ovviamente per la buona riuscita dell'albo non si può rinoscere l'enorme supporto del solito eccellente Casertano. Groucho e (soprattutto) Bloch in gran spolvero.
Avercene.

Non mi e' mai piaciuta troppo.
Non affatto un disastro, ma tutt'altro che coinvolgente.

L'omone e' caratterizzato molto bene e in parte suscita anche una certa simpatia ma non basta.
Ricordo in particolare dei disegni di Casertano molto fastidiosi.

Si e' letto comunque di molto peggio.

Forse la cosa (lunga) migliore di Pasqualon. Per me di gran lunga sopra a cose seriose e sopravvalutate tipo L'eterna illusione, L'angelo sterminatore o Il canto della sirena. Una sceneggiatura equilibrata, senza troppe sbavature, con molti momenti riusciti, arricchita da un Casertano al top. Finale grandioso.

Il "volto" dell'aspirapolvere omicida è un Casertano/omaggio al "volto" di una slot omicida da un ep. ( stupendo ) de Ai Confini della Realtà prima, fantastica, serie.

Ad una prima lettura non mi entusiasmò
Ri-vista in epoche successive l'ho rivalutata, ma non mi pare una delle topfive di
(in cui metterei sempre Macchie Solari e L'angelo sterminatore).

Molto semplice, pochi spunti e stravisti, ma retti bene da un Casertano in gran forma - per quanto il mio preferito sia quello che tratteggia le atmosfere di incubi come nella Casa degli Uomini Perduti, Totentanz! o L'inquilino del terzo piano .
Quella sua deriva grottesca&paciosa in certi personaggi, sempre più cartooneschi, continua a convincermi poco, anche se ultimamente è stata messa un po' da parte (v. Le Storie).

ALOHA FOLLETTO KIRBY
(ma anche il Bimbi incute un certo timore. Brrrrr.... )

Storia bruttina. Disegni discreti.

Storia 5
Disegni 7

Demoni, possessioni e un ritrovato pizzico di splatter, una ricetta semplice e collaudata per un racconto senza infamia ne lode.
Ruju presenta una storia che da un punto di vista “tecnico” non mostra falle evidenti, un plot che si legge tutto d’un fiato e che si innalza grazie ad un finale al sangue di sicuro effetto, azzeccata la presentazione del protagonista, il povero Penderwhile, omone solitario schiavizzato da un lavoro non facile e quindi inevitabile vittima di un demone africano affamato di sangue, anche la figura della giornalista colpisce nel segno, simpatica “conquista del mese" dalla battuta pronta mostra fino alla fine una ambiguità di intenti che la rende molto credibile, insomma...sta con Dylan per amore o per avere la sua intervista?
Detto questo Ruju non va oltre il semplice compitino ben svolto, a tratti divertente è vero, ma assai prevedibile nello sviluppo e nella messa in scena, l’ascesa di sangue del povero Penderwhile non propone sorprese e il suo viaggio in compagnia del demone Pey giunge senza colpo ferire all’inevitabile e scontata conclusione, restando nello stesso tema (più o meno) avevo trovato di gran lunga più convincente la precedente Il richiamo della foresta.
Su Casertano poco da dire, da sempre uno dei miei disegnatori preferiti, pilastro fondamentale della saga Dylaniata, il suo è un lavoro impeccabile e a parte il ritrovato gusto nel proporre un paio di sequenze splatter degne dei bei tempi è davvero convincente la caratterizzazione del killer, la sua trasformazione fisica da gentile e bonaccione venditore di aspirapolveri a pazzo assassino, fino a chiudere con quel primo piano di pag. 94 (quinta vignetta) dove negli occhi di Penderwile non resta altro che il vuoto della morte.
In definitiva Ruju di routine, Casertano top.
Voto: 6.5

morte a domicilio
una delle migliori storie di ruju, aiutato molto dal grande CASERTANO
stavolta il "folletto" è il diabolico elettrodomestico, non il mostriciattolo fantasy
che sia una ruiata compiutamente, finalmente, dylaniana lo si evince anche dall'ironia: bene bloch, simpatica la giornalista con annesso tormentone
qualche difetto c'è, troppo infantili (e avulsi dal contesto) i fantasmini... e si va molto al risparmio per quanto riguarda gli omicidi
siamo lontani dalla golden age dello splatter, però il grande pregio della storia sta nella parabola atroce dell'invasato
finale chiaverottiano e anche un pò aperto? non si capisce se è morto o se è vivo
incipit africano come in "il richiamo della foresta"
buona copertina

voto 8+

"Morte a domicilio" è una delle migliori storie scritte da Pasquale Ruju.

Thriller, ma con le giuste dosi di sovrannaturale e horror. Dyland Dog indaga e la sua caccia al venditore porta a porta Penderwhile è sceneggiata alla perfezione. Lo stesso antagonista è uno dei migliori villain del periodo rujano. Tenero nei rapporti con l'anziana madre e la bella fidanzata, quasi la sua fine ci commuove.

L'approccio alle donne di Penderwhile è la nemesi di quello di Dylan Dog, anche per questo il timido venditore è uno dei più credibili avversari di tutta la serie.

Casertano era in gran forma e il suo passare da scene sanguinolente a appartamenti lucidati a pennello contribuisce ad arricchire la storia di gustosi elementi. E il personaggio di Geraldine Rowling, che tornerà nel corso della serie, è una delle Dog-Girl migliori, e non solo per le belle tette.

Il demone africano e una punta di critica sociale sul capitalismo imperialista non guasta. Consumismo malato che genera mostri, sulla scia di certi racconti e film horror degli anni 80 e 90. La storia è quasi perfetta, copertina di Stano compresa.

La NON uccisione di Groucho (prevedibile) è un forse l'unica falla dell'intera storia.

Da rileggere, anche per confrontarla con certe brutte storie contemporanee.

Una delle prime, poi innumerevoli, storielle insipide della gestione Ruju...
Non una storia brutta, sia chiaro, ma nemmeno incisiva
Il commesso è poco credibile, il tratto di Casertano fin troppo deformato, volgarotta la ragazza del mese
Insomma un mezzo buco nell'acqua
5.5

Di certo il demone dell'aspirapolvere non è che sia un'idea da premio nobel dei fumetti, ma il prodotto complessivo è un divertissement "autentico" nel panorama di Dylandoghiano.
Ricordo ottimi disegni e una lettura scorrevole. Ragazza del mese dai tratti latini da promuovere, ma purtroppo un po' insopportabile.

6.5