Cravenroad7

Invece penso, guardando un po' le anteprime e a sensazione, che non sarà un surreale grottesco e ricco di humor nero alla Golconda, ma una storia drammatica, sui registri del fantastico (e fantascientifico - Dylan Dorfani? ) e tragico che rappresenterà, forse più nello spirito che per quanto effettivamente detto, una cesura con l'eterno presente circolare in cui si è mosso Dylan in questi ultimi anni.

Quoto Aleksandr. D'altro canto Alien ha decisamente poco a che fare con René Magritte. Allucinato sarà senz'altro, ironico non credo proprio.

quando ho detto golconda intendevo surreale, non strettamente uguale a golconda. Ritengo anche "la fine del mondo" con MM una storia "stile golconda"

E secondo me (e ritengo anche secondo Aleksandr), non sarà nemmeno di quel tipo. Si preannuncia una storia cupa e abbastanza seria.

Proprio così, la sensazione è quella.
Magari ci fossero altri Golconda e pure La fine del mondo (che a differenza della prima non è che mi abbia poi fatto impazzire, ma ben venga), ma non credo sia il caso di quest'albo. A parte che poi ci vorrebbe l'umorismo di Sclavi, che è particolarissimo e non troppo facilmente riproducibile.

diciamo pure irriproducibile ormai e da un pezzo, dallo stesso sclavi.

come si diceva, non è qui che 'muore' il dylan dog che fece epoca, quello è trapassato da un pezzo... speriamo in quello nuovo anche se come ho sempre detto non mi entusiasmano molto i cambiamenti proposti, ma non mi sento di difendere il dyd che c'è ora, quindi ben venga.

piuttosto, non si era parlato di percorrere due binari, la serie regolare con il nuovo corso e il vecchio old boy fermo in un eterno decennio anni 80 con bloch che aspetta la sua pensione e dylan che ha sempre 33-35 anni, con la londra tipica di chi sognava in quegli anni senza internet e in cui si viaggiava meno, dalla provincia italiana?

Quella versione di Dylan si troverà sul Maxi e la collana si chiamerà, appunti, Old Boy (in giro trovi anche la prima copertina a opera di Cavenago, a dir poco strepitosa!). E l'uscita se non ricordo male sarà trimestrale.

Su segnalazione di Regal, altre tavole della storia, le metto sotto spoiler:

L'avevo già pensato prima, ma vedendo queste nuove tavole in anteprima il richiamo a Solaris sembrerebbe evidente. Il che m'incuriosisce ancora di più.

Belli i mostri blobbosi, meno le fisionomie di Mari che rendono di più in b/n

Sulla storia non mi pronunzio ( sarebbe realmente impossibile ) benché l'ambientazione spaziale mi lasci abbastanza scettica.
Dylan con "la divisa d'ordinanza" con sopra la tuta spaziale non se po' vede..

ad ogni piccola aggiunta il mio ottimismo per questo spazio profondo cala sempre piu'........
sono invece moooolto ,moooolto curioso di leggere l' addio a BLOCH....e so gia che mi manchera'!!
PS: avete notato che ad aprile anche un altro ispettore andra' in pensione, con la stessa citazione di copertina????
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GINKO!!!!

Ma quale divisa d'ordinanza?

Mi pare gli sbuchi la camicia rossa e abbia i jeans....però potrei anche sbagliare..

Direi di sì.

In effetti, visto il piccolo promo in 4a di copertina del n. 336, e queste due tavole postate sopra, sembra proprio che si parta da Solaris: si vedrà poi se dal romanzo di Stanislaw Lem (1961), dal film di Tarkovskij (1972) o da quello di Soderbergh con Clooney (2002). D'altronde Recchioni ha detto più volte che il gioco postmoderno delle storie a citazione non gli piace granché, e quindi il tutto potrebbe anche avere non eccessivo rilievo, nell'economia narrativa generale. Mah, attendiamo...

Certo, l'umorismo di Recchioni non c'entra nulla con quello di Sclavi, ed è Recchioni il primo ad ammetterlo (il modello narrativo della commedia sofisticata, che Sclavi adora, non è proprio il preferito di Recchioni), e quindi occorrerrà inevitabilmente accettare un cambio di passo radicale, rispetto al DyD di un tempo. Sono un po' preoccupato, semmai, dai due filoni paralleli del nuovo Dyd (serie regolare) e dell'Old Boy (ex Maxi): temo che serva a collocare una serie di storie semidisegnate o di sceneggiature già pagate alla data in cui fu deciso il rivoluzionamento complessivo. Insomma, che sia un piccolo binario morto.