Cravenroad7

Numero pieno di azione e graficamente eccellente pieno di trovate belle,anche se alcune sono citazioni da altri film abbondano (la vignetta in cui Jonas si trova nell'accelleratore EPR non può non far venire in mente star wars quando si attiva il raggio della Morte Nera, e il balzo quantico non può non ricordare il viaggiò di David Bowman in 2001 odissea nello spazio...Ad un certo punto si vede addirittura Juno in posizione fetale come lo Starchild)...In ogni caso si scopre un altro tassello del mosaico di questa storia...Qui la bellezza delle tavole domina rendendo tutto avvincente. La sequenza del balzo quantico e della morte di Juno che si aggiunge all'albero dei morti è a dir poco da brividi! C'è solo una cosa che mi ha lasciato perplesso: dunque, quando Juno testa la cellula di contenimento, si capisce che in pratica il liquido al suo interno agisce allo stesso modo di quello spacciato per vaccino che fa vedere gli alieni ai soldati,visto che contengono dei nano-robot che si interfacciano con il cervello. Dal momento che sin da prima della partenza sapevano di questo, mi domando perchè non hanno subito sentito puzza di inganno quando trovano la città degli spettri con al centro la Sagrada Famiglia...Sono l'unico a chiedermi questo? Per il resto comunque le impressioni nei riguardi a questo fumetto non possono essere che positive !

credo che una grande parte del "senso" di Orfani, o quantomeno quello che gli do io, sia che i protagonisti avrebbero potuto afferrare la verità quando erano ancora nella fase dell'addestramento, ma più o meno coscientemente hanno deciso smettere di porsi domande per assumere il ruolo che la Juric e Nakamura gli hanno assegnato.
Secondo me questo passaggio è particolarmente evidente per i due personaggi principali: Ringo quando butta via il volantino degli insorti diventa veramente il Pistolero, Jonas in realtà resiste di più, anche quando Nakamura lo mette alla prova con la pistola cerca di voltare la situazione come se fosse una sua scelta, accetta di diventare definitivamente il Boyscout solo quando, anche di fronte all'esperimento quasi mortale con la camera di Schrodinger, dice che la Juric non ha motivo di mentire.