Cravenroad7

Attenti al Goblin !

Storia passabile e niente più di un Chiaverotti formato mignon. Senza capo nè coda l'inizio, ove basta un colpo di rasoio per far tornare alla mente la scimmietta, meglio la parte centrale, caruccio il finale, forse scritto per Eva Luna e le sue paturnie animaliste.
Botolo bel ritorno, sebbene sia stato gettato nella mischia a ca....di cane, probabilmente.
Il che fa dire le solite cose del Chiave..egli è abilissimo a capire il personaggio ( lo fa anche qui con poche parole diversamente dalla logorrea incontenibile della Barbato ) ma a volte, come in questa storia, pare metter insieme cose trite e ritrite, banali sino alla scemenza, sbattendole in pasto ai lettori estasiati o, qui a ragione, critici.
Neanche una scena splatter salva l'insalvabile. Voto 4.

Gargoyle

Storia simbolo della Barbato ultima versione, direi dopo La Peste, insieme al insopportabile Sonno della Ragione, suo ( agghiacciante ) inizio.
Marea di parole che annegano in una storia complicata, arzigogolata, che forse sarebbe stata sviluppata a fatica in uno speciale di 200 pagine, meglio in un libro di 1000, certamente non in un fest che necessita brevità e agilità.
Dylan fa il figurante, parlotta come fosse dal barbiere con un fantasma di rara loquacità e logorrea, assiste ( impietrito...) alla sex conquista di Groucho ( complimenti...sebbene sia del tutto fuori logica e manco divertente ) e, forse a questo punto volontariamente da parte di Paola, fa la figura del babbeo con preoccupante continuità.
Da leggersi prima dei pasti o rimarrebbe sullo stomaco pure ad leone messo a dieta.
Brutta e lenta. Voto 3.

Mi trovo sempre più nel ruolo di fanboy di Ambrosini, mi piace qualunque cosa faccia. Non concordo con chi dice che è come il Calvario, Gualdoni nelle 94 pagine canoniche accenna a mille cose e non conclude niente, Ambrosini fa e disfa i personaggi nel giro di tre tavole. Mi piacciono particolarmente i disegni più "tirati via" (molto tra virgolette, eh) di quando il racconto si fa sogno nel sogno.

Detesto la storia originale, qua si fa pure peggio. Almeno Goblin è una storia appassionante fino a quando non parte per la tangente per metterci la predica animalista. Attenti al Goblin invece costruisce tutto dall'inizio in modo che nel finale si possa allegramente giustificare l'omicidio. Così ovviamente i criminali sono drogati, fedifraghi e oltretutto particolarmente stupidi tanto da non capire la metà delle cose dette da Dylan. Perchè, si sa, i meccanici sono capre e ignoranti. E davvero, ma possiamo veramente leggere un Dylan che considera "fare giustizia" l'omicidio per chi fa combattere i cani? A parte il fatto che è una morale che mi urta particolarmente, ma stiamo parlando dello stesso Dylan che mantiene la scelta non violenta anche di fronte alla moglie torturata negli H-Blocks?

Per quanto verbosa, e per quanto la protagonista femminile sia un po' una macchietta, la storia non m'è dispiaciuta e la storia dell'erede della famiglia di boia che prova a redimersi e finisce vittima prima della follia dell'artista e poi della speculazione commerciale ha un suo perchè. Carino anche il Groucho che per una volta si fa una trombata. Ovviamente tutto funziona nella misura in cui non si prende troppo sul serio.

Piace particolarmente il ruolo di Groucho e un Dylan che una volta ogni tanto non riesce a mettere tutto a posto. Ottima per le atmosfere della storia la colorazione