Cravenroad7

Beh ragazzi, son convinto che abbiate ragione voi. In fondo vedo che la maggior parte della gente ha apprezzato proprio la goliardia del numero quindi sarà un problema indubbiamente solo mio . Trovo però che ci sia stato un eccesso, ecco...però non fatemi passare per un emo depresso cronico eh! apprezzo anche io registri più rilassati e leggeri...la paura di Sera di volare, gli sfottò tra Gmor e le guardie o i villici nei numeri scorsi, cose così mi piacciono molto. Qua però il mappatore era una macchietta, i nani pure, Gmor che saltella sui tetti ecc ecc...va beh...(riso della battaglia di Orco Cane invece )

Il raduno degli scout, numero in cui non capita quasi nulla a livello di azione, è uno dei miei numeri preferiti per l'atmosfera che ha e la capacità che ha di farti sbirciare la quotidianità di un mondo sconosciuto. Sarebbe stato un ottimo n° 1.
Questo per farvi capire che non ho bisogno necessariamente di una continuità o di colpi di scena/battaglie/morti/sciagure/epifanie o altro...e anche lì c'è ironia e divertimento...detto ciò, non vedo l'ora di conoscere questi bestiarii (e di rivedere i magnifici algenti!!!)

Mi associo ad Andrea. Mi piace questa parentesi che ci offre la possibilità di conoscere meglio i personaggi e il loro lato ironico/canzonatorio. Anzi sottolineò che spesso in passato ci si é lamentati dello scarso approfondimento e caratterizzazione per altre serie (ricordo per Ian dix); adesso che abbiamo albi d'azione e albi interlocutori di approfondimento allora ci lamentiamo che non c'è continuity. Ma perché non c'è continuity? Non é "continuare" narrare anche le fasi di "riposo" dello scout? O la continuity é solo sfascio ammazzo squarto volo lotto?

Visto che si parla di fantasy, con continuity intendevo proprio una ordine tassonomico degli albi, in pratica quello che sta succedendo per Orfani: l'impossibilità di leggere il volume 5 se non si sono letti i 4 precedenti, o, quantomeno, una più stretta correlazione tra tutte le vicende rappresentate. In pratica preferirei un'epopea fantasy anziché episodi sparsi e qualche minisaga.
So benissimo che non è nelle intenzioni della Bonelli né nella tradizione del fumetto italiano; ma infatti io stesso, probabilmente, la mutuo inconsciamente dal mondo dei manga, dove è la normalità.
Il mio timore è che ad un certo punto non si sappia più cosa scrivere, la mia speranza è che, dopo un po' di albi di presentazione, arriveranno anche storie di più ampio respiro

ecco, a me invece piace poter leggere la storia come evento singolo, conoscendo strada facendo la "storia del personaggio".
senza naturalmente disdegnare, ogni tanto, una saghetta di 2/3 numeri.
la mia mente è fatta in un modo: tutto si stratifica al suo interno, ma non tutto è facilmente reperibile.
i dettagli, dal più grande al più infinitesimale, si stemperano in un rarefatto oblio.
in poche parole ho una memoria di m****.

per cui mi riesce difficile ricordare millemila particolari e nel fantasy poi, questa caratteristica è altamente invalidante.
fra le altre cose detesto la ridondanza e la maniacalità dei particolari, cosa che nel fantasy è la norma
dragonero racchiude le caratteristiche del fantasy senza pretendere dalla mia mente cose che non può fare.
tutti quelli che sono nelle mie condizioni ringraziano gli autori per come è strutturata la serie

L'idea di albi singoli non dispiace nemmeno a me (poi però se vogliamo parlare della qualità di certi numeri lì allora farei notare qualche ingenuità, ma tant'è).
Spero solo in due cose (e son due cose che mi farebbero acquistare Dragonero a vita senza problemi): 1) che i personaggi, oltre a maturare ed evolversi, invecchino pure; 2) Macro/micro saghe che si sviluppino non necessariamente con continuità progressiva (albo 40-41-42-43, per es.). Penso, per esempio, a una bella crisi politica nell'Impero o una bella guerra tra due civiltà, con Ian & co. alle prese con le loro missioni, di modo che i due avvenimenti si intreccino qua e la, roba che vada avanti anche 50-60 numeri. Sarebbe bellissimo...

Non sono neanche un divoratore di fantasy. Diciamo Tolkien in maniera ossessiva, un po' di Le Guin, tanto Warcraft nell'adolescenza e adesso Martin. Il problema mi sembra che pur essendo tutto quanto fatto a modino, alla fine si torna sempre a respirare quell'aria da anni '90, gli anni in cui queste avventure sono nate davvero.

Attualmente trovo che sia la testata bonelliana piú divertente, i protagonisti sono caratterizzati molto bene.

Altro bel numero del nostro, quello attualmente in edicola.
Sono di fretta e non riesco a scrivere di più, azz...

Io attendo la seconda parte per leggerlo d'un fiato,
La copertina non mi ha entusiasmato, troppo piatta e computerizzata :S

PS: oggi compleanno di Enoch

Bel numero davvero! Storia che lascia davvero con il fiato sospeso, anche se è solo una prima parte. Belli i disegni anche se onestamente preferisco i tratti un po' più ricercati, tipo quelli del numero precedente...Non vedo l'ora di leggere il seguito !

Ecco, questo è un gran bel numero, piaciuti assai i disegni, trama e pure lo humor che di solito detesto qui aveva un suo senso
Quando Dragonero presenta categorie di personaggi in questa maniera non delude. Affascinanti i bestiarii!
p.s. il fatto che nel prossimo numero ci siano 2 disegnatori lascia supporre un nuovo "la storia di..."

Molto bella questa prima parte della storia.

L'umorismo legato ai nani continua a non piacermi.

bel numero.
mi piace, ma cosa lo ripeto a fare, quel modo scanzonato di scrivere i dialoghi.
sembra che dragonero esca finalmente dai binari di certi dialoghi da biscotto della fortuna, con le frasette stereotipate.
si respira qualcosa di nuovo e più libero.
ogni albo mi è piaciuto fin qui, mai una delusione, mai una flessione, se non per piccolezze.
gmor è nell'olimpo dei miei personaggi preferiti.
quando mangia il combustibile, quando prende in giro ian.
davvero un bel fumetto.

Confesso che questo è il numero che ho gradito di più da "Le fosse dei Fargh" e forse quello che ho gradito di più in assoluto insieme al primo. Malgrado qualche piccola imperfezione di sceneggiatura, i dialoghi scorrono più fluidi e, pur nel loro voluto stile retrò, più realistici del solito. La storia intriga (finalmente draghi, cristosanto!) e i disegni mi sono piaciuti veramente molto! Spero si mantengano almeno su questi livelli anche i prossimi albi

un pò OT:
tra l'altro dovremo attenderci un Vietti-Buscaglia più avanti nelle Storie.

Parzialmente OT:
il fatto che nel prossimo numero siano indicati 2 disegnatori suggerisce forse il secondo "la storia di..."?