Cravenroad7

In questo thread si posteranno copertine (o robe che sembrano copertine) di Dylan di ogni sorta di pubblicazione fuoriserie e si discuterà sul chi potrebbe ricoprire il ruolo di copertinista (postate pure anche copertine che non appartengono a Dylan ma il cui autore pensate possa ricoprire il ruolo di copertinista).

Iniziamo con alcune immagini gia postate in un altro thread:

Piero Dall'Agnol:



Giampiero Casertano:



Freghieri:



Leo



Giancarlo Alessandrini



Giacinto Gaudenzi



Enea Riboldi



Saudelli



Sergio Toppi



Giorgio Trevisan



Mike Mignola



Andrea Cavaletto




Infine, come disegnatore non Dylan
Aldo Di Gennaro




Io, comuqnue, punterei su Dall'Agnol o su Trevisan

Ottima carrellata, complimenti!

Come dicevo nell'altro topic, sono anch'io per Dall'Agnol... mi sono sempre piaciute le sue copertine per il Gioco di Ruolo di DD (vedi sempre altro topic)

Chissà come le farebbe adesso.

Io invece voto Casertano... per lo meno quel Casertano...
Comunque le tavole copertine o pseudo-copertine anni '90 sprizzano orrore da tutti i pori... in edicola comprerei una storia solo per merito della sua copertina...
Oggi sembrano più messe in posa, per Vogue, del nostro Dylan...

Se ci fossero copertine del genere in edicola, Dylan Dog non passerebbe certo inosservato. Per conto mio:

Se Dall'Agnol disegnasse ancora così, sarebbe un super-copertinista. Ma, considerando come si è evoluto il suo tratto, ora come ora non gli affiderei le copertine.
Il sogno proibito sarebbe il caro Mike Mignola: ho sempre amato il suo tratto spigoloso ed espressionistico. Purtroppo credo che sia impossibile anche solo fargli disegnare una copertina per il color fest.
Mi permetto di aggiungere Bruno Brindisi, non tanto per le copertine della ristampa a colori, quanto per queste

realizzate per l'edizione croata di Dylan Dog.

C'è sempre qualcosa che non va nelle copertine di Brindisi. Se fossero vignette sarebbero spettacolari.
Piccola parentesi:
A parer mio, lo stile delle copertine influenza anche lo stile delle storie. Mi spiego meglio. Proviamo a immaginare per un attimo che Villa torni a fare le copertine e riprende esattamente lo stesso identico stile di un tempo. Il suo Dylan è un uomo maturo, dallo sguardo profondamente malinconico. Io, in primis, da bambino, vedendo le copertine di Stano e quelle di Villa (sul collezione book) mi immaginavo due storie completamente diverse e, a tratti, con protagonisti diversi. La "serietà" del Dylan di Villa stonerebbe talmente tanto con certe storie (tipo quelle del periodo gualdoni o roba tipo Colpo di sfortuna) da influenzare gli autori. Mentre invece lo stile di Stano, in cui Dylan perde sempre di più espressività, rendeva la copertina permeabile a qualsiasi storia.

Beh, per Sergio Toppi la vedo dura...
Che scelga Rrobe, un problema in meno per noi.

Mi ha impressionato Casertano, mentre vedo che Brindisi manco lo hai considerato...

Quel Dall'Agnol anni '90s ve lo potete proprio scordare, allo stato attuale della sue evoluzione grafica.
Casertano è un'incognita, perché adesso preferisce uno stile più cartoonesco e grottescante... che con le copertine c'azzecca poco.
Brindisi andrebbe rivisto in chiave croata, perché quello sulla CSC di Repubblica spesso non sapeva trasmettere "l'orrore" nel senso più ambiguo e si assestava a livello action di Dampyr.
Freghieri lassamo perde...

ALOHA PRIMA PAGINA

Ho saltato Brindisi e Roi perchè hanno gia dato per le copertine
Più che altro Dall'Agnol è in grado di stupire, soprattutto su una copertina (contesto diversissimo) e, pergiunta, a colori

Io voto per me medesimo comunque.



Si scherza ovviamente.

Il Brindisi croato è spettacolare... avevo solo visto quella de "L'alba dei morti viventi" e de "La bellezza del demonio" ... le altre sono, per me, totalmente nuove. E sono rimasto a bocca aperta per "Il castello della paura" e "Incubo di una notte di mezza estate".
A proposito del "castello", fate un confronto tra quella della ristampa croata e della ristampa a colori di repubblica... tra le due, che rappresentano il medesimo soggetto, della medesima storia, del medesimo autore, quasi nel medesimo periodo, vi è un abisso di differenza...

Bè, se non si puo avere il Dall'Agnol di metà novanta... vado dritto alla fonte e scelgo Milo Manara.

MILO ... che autore!!!

E ma con Milo alle copertine poi perdo la testa

Le copertine dell'edizione croata sono la dimostrazione che, con tempi di lavoro adeguati ed una buona colorazione, Brindisi potrebbe essere un magnifico copertinista.