Paranoise ha scritto:
@Dogares. . giustamente io sono il mostro/i mostri siamo noi
dico la mia sulla non-comprensibilità (?). Qui non è che la storia sia poco comprensibile. Crystal nella penultima pagina ci spiega chiaramente tutto quello che è successo, la motivazione sarà pure stata sperimentare la 'sostanza' (sarà la crystal meth che provoca depressione ed allucinazioni, a questo punto) che a quanto dice lei stessa è da perfezionare. . però scusate, a me cadono le braccia! Grande atmosfera, suspence e mistero x Groucho e poi. . da pag75 parte lo spiegone sulla sostanza, le solite due o tre banalità sui freaks, Dylan sviene e tutto torna alla normalità. Se bastano dei fantastici disegni e la magica sostanza che sembra talco ma non è. . .
ovviamente come ha scritto qualcuno, le emozioni sono una cosa personale, però qui mi pare che più che sottointesi, doppie letture, rimandi, la storia poi si riduce a quanto detto sopra. .
Sappiamo che la sostanza (qualunque cosa sia ed onestamente ce ne possiamo pure fregare di cosa sia) può avere anche l'effetto di far dimenticare, lo sappiamo perchè Groucho riempie il suo carrozzone di sostanza per cercare di farsi dimenticare da Dylan.
A pagina 94 Dylan e Groucho vanno a indagare sul fantasma della madre. Vuol dire che in realtà non è successo niente e che in realtà Dylan ha accettato il caso a pagina 11 e il resto è sogno/allucinazione/realtàparallela/whatever? NO. Ce lo spiega il dialogo di pagina 97. Quello che è successo è che qualcuno del circo è tornato da Dylan e l'ha bombato di sostanza fino a fargli dimenticare tutto quello che è successo e fargli accettare il caso. Crystal e il capo giostraio controllano che Dylan non ricordi più nulla. Se ne vanno.
Quindi, è successo davvero, Groucho se n'è andato, magari per due giorni e non per due anni, magari i due anni sono un'allucinazione indotta dalla sostanza. Probabilmente buona parte delle cose viste da Dylan (i freak, le reazioni innaturali del pubblico) sono dovute alla sostanza.
Ma questo è solo la cornice. Resta il nodo della storia che è l'autodeterminazione dei freak. Chi lo decide che il "freak" (il diverso/il gay/il menomato/whoever...) non può mettersi in mostra? Chi lo dice che è Dylan a sovradeterminare cosa il freak può fare e cosa no? Chi lo decide che il freak non abbia il diritto di raccontarsi anche in maniera grottesca?