Oggetto del messaggio: Re: # 333 - I raminghi dell'autunno
Inviato: gio mag 29, 2014 9:44 pm
Iscritto il: mar nov 12, 2013 12:30 am Messaggi: 1092
Piccatto ha scritto:
In più, almeno altre due colpe possono essere attribuite a Celoni, a parer mio. Per prima cosa le incertezze di registro. Il pubblico appare grottesco e (giustamente) artificioso in certe scene, in altre si comporta in modo normale. Avrei preferito, francamente, una scelta più drastica verso l'irrealismo, data l'assurdità di una cosa come il circo degli orrori. Anche la ragazza di Dylan stona, troppo normale.
immagino che il tutto sia da attribuire a
Spoiler!
se e quanto il pubblico sia sotto droghe
_________________ - Boy, that's scary stuff! Should we be worried about the kids in the audience? - Nah, it's all right. This is culture!
Oggetto del messaggio: Re: # 333 - I raminghi dell'autunno
Inviato: gio mag 29, 2014 10:09 pm
Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm Messaggi: 6349 Località: Milano
Ok se parte sebbene necessiti di almeno altre due/tre letture che, preciso, non è male per niente. Essendo la sottoscritta un freak di natura, la storia l'ha toccata, quindi è sul personale ma nn mi frega niente.
Spoiler!
Copertina voto 4. Piatta e mediocre. A meno che sia una cosa voluta, per scimmiottare i manifesti, allora avrei visto bene dei "riccioli" ai lati come, appunto, un manifesto che si stacca. Altrimenti la colorazione nn mi garba, così come quasi tutti i presenti. Bruttina.
Disegni albo....mi pare che ogni commento sia superfluo. Si parla di poesia grafica allo stato puro, con tavole di sublime bellezza. L'apertura, con il pubblico che fissa con sguardo ebete verso il lettore, capovolge l'idea di freak e di lettore/osservatore, iniettando nell'albo una perenne forma di fastidio, direi di irritazione, che non ci abbandonerà più. Fra le tante tavole spettacolari l'arrivo del circo a pagina 9, il freak di pagina 22, il mostruoso pubblico che ride di pagina 24 Groucho di pagine 32, tutta la sequenza muta da 34/36, il viso della contorsionista di pagina 39 ( personaggio che spicca molto di più di tutte le altre donne di Dylan Dog degli ultimi mesi/anni ) tutta la sequenza visiva da pagina 44 a pagina 47, pagina 58 e 59 sublimi, 64/65, il freak di pagina 71, la fenomenale, assoluta sequenza di pagina 93. Celoni dipinge quadri e non fumetti, donando ad ogni tavola forza visiva assoluta. Voto 10.
Storia... Premesso quando detto all'inizio, ho colto che Dylan non odi i freaks, ma la rappresentazione che il circo da di essi, il loro sfruttare per un pubblico ebete e sadico, deformità orrende fini a se stesse, sofferenze atroci, inumane, mascherandole come ipocrita rivincita sociale. Siamo mostri e lo saremo sempre, operazioni di facciata o meno, sbattendo in faccia ai "normali" la nostra diversità o nascondendola. L'avvilupparsi della vicenda come un vite senza fine, ove alla fine realtà e finzione si mescolino senza via di uscita, sfugge dalla mente razionale per porsi su un binario viscerale, fisico. L'orrendo direttore, la terrificante bellezza di Crystal ( nome di una degli Inumani di FQ, fra l'altro ) l'orrenda scena finale della mano incastrata nel torso, la chiosa conclusiva in cui ribalta il rapporto padrone/serva a quello mistress/slave, o paritari custodi di un segreto orrendo o addirittura meramente illusorio, tutte queste sequenze, ci immergono in una dimensione ove la realtà svanisce, resta fuori dal tendone. I mostri siamo noi che gioiamo del dolore e della sofferenza di noi bestie, o siamo noi bestie tanto crudeli e bisognose di attenzioni ed affetto, da bearci, gioire della nostra bestiale diversità per farne vanto, per farne strumento di cupa rivalsa sociale ? E' reale l'entità che domina il circo dei freaks, che si nutre della normalità generando un mostro, o è anch'essa figlia della illusione ? La vita, in fondo, non è l'evolvere delle stagioni in un ciclo sempre uguale ed eterno di estate/autunno, degradante, crepuscolare inverno e rinvigorente primavera ? E non esiste primavera per coloro che la natura ha voluto mostri, come me, ma solo il trasferirsi da un tendone ad un altro, da una città ad un'altra, da una derisione pagata ad un'altra. La frase amara ma verissima, del direttore che si allontana guidando il carrozzone della vita, scolpisce la mia anima. Storia capolavoro, la più alta dai tempi di Mater Morbi, superiore forse a quella, per la capacità di arrivare allo stomaco e provocare nausea. Piccolo appunto, non ci viene mostrato il numero di Crystal...peccato.
Quando assurge a queste vette, che credevo perdute, Dylan Dog non torna ad un passato irripetibile...pone le basi per un futuro... Bloch cupo e duro, più poliziotto che padre. Jenkis dice una sola battuta ma è memorabile. Groucho è, viva Iddio, il mostro che Sclavi ci ha sempre detto fosse.
Voto 10. Capolavoro. Non lo leggerò prima di dormire. O temo che il circo, prima o poi, venga a prendere anche me. Come sarebbe giusto, alla fine...
Eccelso. Sublime, bellissimo.
_________________ " Il locale è triste e sta sempre qua ! "
Oggetto del messaggio: Re: # 333 - I raminghi dell'autunno
Inviato: ven mag 30, 2014 6:55 am
Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am Messaggi: 2764
volevo solo aggiungere al perfetto post di dogares che a me all'ultimo il rapporto fra crystal e il direttore, non ê sembrato solo "schiavo padrone", piuttosto con quella mano sembrava averne preso possesso come una marionetta.
Oggetto del messaggio: Re: # 333 - I raminghi dell'autunno
Inviato: ven mag 30, 2014 7:38 am
Iscritto il: ven set 28, 2012 8:47 am Messaggi: 28
CAPOLAVORO!
storia eccezionale, a tratti toccante, a tratti disturbante, disegnata in maniera eccellente (peccato per il formato, questa meritava di stare in un Gigante... o in un edizione BAO deluxe
Oggetto del messaggio: Re: # 333 - I raminghi dell'autunno
Inviato: ven mag 30, 2014 8:03 am
Iscritto il: lun gen 11, 2010 11:19 pm Messaggi: 4046 Località: Milano
Sicuramente è una storia d'autore, come le ultime Stano/Stano, Anbrosini/Ambrosini. Disegni superbi, qui addirittura più audace dei colleghi come sceneggiatura.
_________________ Chi sa, fa, chi non sa, insegna, chi non sa insegnare, critica. E chi non sa neppure criticare, scrive recensioni sui forum.
Oggetto del messaggio: Re: # 333 - I raminghi dell'autunno
Inviato: ven mag 30, 2014 9:35 am
Iscritto il: ven apr 24, 2009 8:22 am Messaggi: 1531 Località: cremona
stupendo il post di dogares.....alla seconda lettura mi son ritrovato a pensare che questa storia avrà un prequel,magari breve....e il circo tornerà....
_________________ ma se dal 2023 diventassi io il nuovo curatore di dyd?
IO SONO RKC E SONO FATTO DELLA STESSA MATERIA DI CUI SONO FATTI GLI INCUBI....... IT BEGINS......08/09/2012
Oggetto del messaggio: Re: # 333 - I raminghi dell'autunno
Inviato: ven mag 30, 2014 10:09 am
Iscritto il: mer nov 06, 2013 4:03 pm Messaggi: 37
Votato ottimo, anche sull'onda dell'entusiasmo per una storia senza mezzi termini sia come sceneggiatura che come disegni. Ha ragione Piccatto quando parla delle incertezze di registro, ma anche l'analisi lucido-emotiva di Dogares mi ha fatto ripensare al mio giudizio, così come Bob Cooper centra il bersaglio con i suoi brividi. Insomma, sono una banderuola, e forse il merito è della storia spiazzante. Se proprio devo fare il sufnin, i freak sono un tema troppo di Sclavi, e preferisco quando gli autori mettono in campo cose più loro. Morale: lui proprio non lo sopporto, ma in Recchioni ci credo eccome: sta facendo benissimo, considerati i margini di intervento che aveva (le copertine sono sono tutte imprevedibili, diverse e coraggiose), e quando avrà possibilità di agire a 360 gradi, verranno fuori grandi cose, secondo me.
Oggetto del messaggio: Re: # 333 - I raminghi dell'autunno
Inviato: ven mag 30, 2014 11:02 am
Iscritto il: mer gen 02, 2013 12:47 am Messaggi: 246
Semplicemente strepitoso. Era dall'ultimo Ambrosini che non richiudevo l'albo provando la sensazione del perturbante che si insinua nella mente per poi sedimentarci nelle ore, nei giorni successivi. Se ne esce un po' confusi e frastornati, come se le pagine fossero impregnate di sostanza (in entrambi i modi interpretabili). "So che cerchi una soluzione rassicurante. Ma non c'è, mi spiace". Una numero che entrerà negli annali.
Oggetto del messaggio: Re: # 333 - I raminghi dell'autunno
Inviato: ven mag 30, 2014 11:26 am
Iscritto il: mar nov 15, 2011 5:38 pm Messaggi: 429 Località: genova
Non ci ho capito niente e " non mi piace"!!!!! Amo le storie con una certa logica e che non siano troppo legate alla libera interpretazione. Ad ogni modo questo albo induce a riflettere e da sensazioni veramente angoscianti. Chi stabilisce cosa sia la normalita'? Il termine "normale" e' assolutamente legato al contesto,al momento storico e alla zona geografica in cui si vive. spesso il mostro diventa tale perché si specchia negli occhi di chi lo vede...la societa' lo vuole cosi' ed alla fine e' la sofferenza provata che genera il mostro stesso. Vedere il freak da un sottile brivido di piacere,rende felici e rassicurati di far parte della cosiddetta schiera dei normali. il vero piacere pero' e' non vedere piu' in un essere il mostro...solo allora si potra' parlare di armonia ed umanita'. Non sono ancora in grado di esprimere un giudizio sull'albo,forse non ne ho la capacita'! Urge una seconda lettura e probabilmente anche una terza. P.s Dogares : La tua recensione mi ha davvero emozionato!
Oggetto del messaggio: Re: # 333 - I raminghi dell'autunno
Inviato: ven mag 30, 2014 11:52 am
Iscritto il: gio feb 28, 2013 1:39 pm Messaggi: 701
Io, purtroppo, non l'ho ancora letto e devo aspettare Ottobre per farlo ma mi viene una domanda. E' possibile comparare l'intricatezza di questo albo a quella di Storia Di Nessuno?
Oggetto del messaggio: Re: # 333 - I raminghi dell'autunno
Inviato: ven mag 30, 2014 12:31 pm
Iscritto il: lun ago 04, 2008 10:09 am Messaggi: 5678 Località: Palermo in via dei dylaniati n.666
8Mike ha scritto:
Io, purtroppo, non l'ho ancora letto e devo aspettare Ottobre per farlo ma mi viene una domanda. E' possibile comparare l'intricatezza di questo albo a quella di Storia Di Nessuno?
Onestamente non credo. Storia di Nessuno offriva più sottotesti, vari twist, la parte onirica era preponderante e parte integrante della narrazione. Questo è più confusionario che criptico - solo ed esclusivamente nella conclusione, a differenza del capolavoro di Sclavi che fin dall'inizio è tutta una sovrapposizione di sogni e incubi uno sopra l'altro -.
Tuttavia, a me la storia è piaciuta tantissimo, ma devo rileggerla per un commento più approfondito.
_________________ Nobody talks about the pile (cit.)
Ultima modifica di MandarinoFish il ven mag 30, 2014 12:38 pm, modificato 2 volte in totale.