Cravenroad7

a me non è piaciuto.
mi aspettavo molto di più.
lo trovato piatto ,troppo chiaccherato.
sicuramente l'ultima pagina è bellissima ma per me non rivaluta la prova della barbato.

Scacco alla Regina
Dopo storie carine come Oxide Age e i Combattenti, questo Scacco alla Regina si eleva da quest'ultime raccontando un duello caratterizzato da un ritmo frenetico, nonstante si racconti di una partita a scacchi.
Il personaggio principale (che prende le fattezza da David Niven) è odiosissimo, quindi è riuscito alla grande.
Bellissima la macchina steampunk chiamata A.D.A.M. (come chiamarsi diversamente?), che costituisce l'avversario meccanico da battere per salvare le sorti della Regina.
Quando era ADAM a muovere, mi affascinava molto il momento nel quale il meccanismo si metteva in funzione: gli autori sono stati veramente bravi a dare l'idea di pesantezza, di ingranaggi in movimento e di vapore caldo che saturava l'ambiente.
Bellissima lettura.

Letto solo oggi La gabbia: bellissimo, uno tra i migliori albi della collana. Ci sono alcune incongruenze, ma nessuna di queste disturba la lettura e la tensione è autentica. Ottimi anche i disegni di Caluri, a cui il tocco di grottesco dona efficacia.

Anteprima del primo speciale delle Storie:

http://www.sergiobonelli.it/scheda/37380/Uccidete-Caravaggio-.html

A questo giro vedremo De Nardo con Casertano...

Solo 128 pagine E che Speciale è
Okkei al colore - che in una storia sull'arte rischia di essere una risorsa/arma a doppio taglio - ma una ventina di pagine in più ci stava.
Comunque sembra interessante, e la combinata De Nardo&Casertano porta bene - v. Più forte della carne.

Desiderata: a proposito di artisti morti in strane circostanze... magari l'anno prossimo fanno una storia su C. Marlowe

ALOHA DR FAUSTUS

Sembra carino, ci farò un pensiero

Dalla copertina e titolo sembrava jan dix il ritorno ,

Da non perdere

Perche "Le Storie" hanno una grafica così brutta? Parlo di logo, impostazione titolo...questa dello speciale è inguardabile

Ma guarda un po' il Gualdo cosa mi tira fuori. Storia che ha molti elementi in comune con quella di Accatino ma decisamente migliore. Davvero sorpreso da questa splendida prova di Gualdoni merito anche di uno stratosferico Gerasi.

Uccidete Caravaggio lo prenderò, le parole del prof. De Nardo mi incuriosisicono tanto, poi i primi disegni di Casertano sono convincenti, il Caravaggio disegnato mi ha ricordato subito le 100.000 lire, ottimo segno!

Ma Gualdoni ha aspettato di finire su Le storie prima di mostrarci qualcosa di inquietante? Quando era curatore di Dyd no eh!?

"L'ultima trincea" di Gualdoni/Geraci è un altro piccolo gioiello. Trama convincente, ottima sceneggiatura e atmosfera carica di tensione e inquietudine a ogni pagina. Ottima prova...
Effettivamente c'è da chiedersi perché il Gualdo in Dylan era più soft... qua nessun scrupolo a fare i primi piani ai cadaveri con gole squarciate... mah...
Rimango comunque dell'idea che come autore, se ben revisionato, può dare molto anche al nostro DyD.

Ottimi i disegni e l'inchiostratura a mezze tinte di Gerasi.
Sempre splendida la copertina di Di Gennaro (ma questa, comunque, non è una novità)

Son contento

Le Storie si conferma un appuntamento da non perdere!
Non avrei mai pensato di trovare piacevole la lettura di storie singole (a parte la saga dei samurai di Rrobe), invece è stato tutto il contrario, anche grazie all'ottimo livello delle storie.

La Storia di questo mese mi ha piacevolmente sorpreso. Come avete già scritto, Gualdoni tira fuori delle storie interessanti..mentre su Dylan non ha mai avuto grande successo (salvo qualche prova).
Molto belli i disegni di Gerasi; stupende le mezzetinte che caratterizzano granparte dell'alba.
Ottimo il finale!

Mah... Francamente la storia di Gualdoni non mi ha convinto affatto (ottimi i disegni di Gerasi, invece).

Gualdoni continua a ostentare certi cronici difetti che noi lettori di Dyd conosciamo dai tempi di Blacky.

Su tutti, piste false buttate a casaccio, "per il semplice gusto dell'ammucchiamento disorientante" (espressione di Wolkoff che mi permetto di quotare ).

Per esempio...


Per il resto, la storia è uno slasher costruita secondi i principi di vent'anni fa. Con i personaggi che fanno a gara a chi è più imbecille, dato che si ostinano a restare o procedere DA SOLI, in modo da agevolare il lavoro dell'assassino di turno.
Almeno gli slasher di vent'anni fa avevano una pseudo-giustificazione: i protagonisti erano adolescenti rincitrulliti dalle troppe canne! Ma da soldati -quasi tutti veterani- in territorio nemico ci si aspetterebbe almeno un atomo di buon senso...

La storia di Gualdoni sarebbe anche interessante, e ottimi i disegni a mezzatinta di Gerasi, però... Però sono appassionato della prima guerra mondiale e studio storia contemporanea, e non mi sono gustato la storia a causa delle diverse inesattezze nella rappresentazione delle trincee; sicuramente colpa mia, lo ammetto.
Spiego:
- il bunker in alcune scene è sembrato un appartamentino ben messo; nella realtà un luogo chiave del fronte sarebbe stato un territorio lunare e con giusto qualche brandello di muri rimasti in piedi, da quanti proietti d'artiglieria ci sarebbero cascati sopra.
- le trincee sono veramente troppo troppo pulite e spaziose. Migliaia di soldati soffrirono di cecità temporanea negli anni seguenti la guerra, a causa del vivere come topi, in trincee larghe un metro, piene di fango e parassiti, dovendosi affidare solo all'udito per mesi. Qua nella trincea iniziale non c'è un'asse fuori posto, nè un cratere, niente. Ah, e zero artiglieria, mentre nella realtà il bombardamento se non era continuo poco ci mancava.
- i tedeschi non ebbero carri armati durante la prima guerra. O meglio, ne produssero solo 19. E quel modello è sicuramente della seconda guerra mondiale.
- non danno le sigarette al 16enne? Ogni soldato aveva una scorta di tabacco e una pipa con sè, come attrezzatura, fumare tutto il dì era la prassi.
- mancano le maschere a gas; andare in perlustrazione senza? Rischio di morte certa.
E così via...

So che sono errori veniali, e che è colpa mia il lasciarmi distrarre da tutto ciò. La Storia infatti è ben congeniata, e sono stati captati molti sentimenti sulle paure, sulle ansie, e sulle disillusioni di quella guerra, con giovani vite mutilate; ah, e applausi per il finale amaro.
Mi dispiace solo che una storia ben fatta sarebbe potuta essere per me da 10, se avesse trasmesso meglio quello che quel labirinto di morte fu per milioni di uomini, mentre invece è "solo" uno horror ben architettato, con ambientazione di guerra.