Cravenroad7

A livello di storia, per quanto cervellotiche fossero, non esiste paragone fra il livello delle prime due "opere" della Barbato e sta roba qui...

Io ho detestato la scelta di far parlare Divna in un'altra lingua. Secondo me, piuttosto inutile ai fini della trama.

Sicuramente il tuo è un intervento ironico, ma la mia osservazione non si riferiva minimamente a un sospetto di collaborazione con chicchessia: questa storia non sembra scritta dalla barbato per motivi stilistici.

La storia non mi è affatto dispiaciuta: è ben scritta e ben disegnata

Vero, il soggetto è poco dylaniato e più dampyresco (ma c'è anche l'escamotage del film, nel finale), vero, i personaggi sono molto macchiettistici e poco adulti, ma la storia scorre via bene e, in fondo, non siamo sulla serie regolare e qualcosa lo si può sperimentare.

Come una tantum, a me è piaciuta.

Una delle peggiori storie della Barbato, più deludenti di questa mi vengono in mente solo Il santuario, Il crollo, In nome del padre. Prende spunto da I guerrieri della notte di Walter Hill (che a sua volta, come per I guerrieri della palude silenziosa - bel film anche questo - prendeva spunto dall'Anabasi di Senofonte), ha un discreto inizio, ma via via diventa sempre più noiosa, penso che ristretta in un albo della serie regolare sarebbe stata già meglio.

eppure se non negli anni '80, gli anni '90 furono una fucina di sceneggiatori. Che fine hanno fatto, possibile che negli ultimi 15 anni tutto si sia poggiato sulla triade Barbato-Ruju-Gualdoni e pochi altri, e, recentemente, Recchioni? Boh, e sì che ce n'erano, basti pensare a Marcheselli, a La Neve, a Medda, Mignacco, per non tirare fuori Chiaverotti che considero il Vero braccio destro e successore di Sclavi su Dyd e non la Barbato...

la lunga notte
la barbato è la mia autrice preferita di dylan dog dopo sclavi... ma questo gigante è ILLEGGIBILE, una bambinata sesquipedale dall'inizio alla fine
il film twilight non era ancora uscito, ma i libri erano già stati pubblicati, non so se c'è un collegamento, ma è indubbio il target (i lettori più giovani)
un marzano ("giovani vampiri") elevato al cubo, stesso disegnatore in fase calante, un piccatto sempre più stilizzato, 10 anni prima di zenith 666
i mostri sono sgradevoli e va bene così, ma quando si muovono non si capisce più nulla e il formato gigante amplifica il problema
cosa salvare? il messaggio multietnico, il primo giorno da poliziotto di dylan, il finale e pagina 161, con successivo cazziatone del vampiro adulto
ma rimane una delle peggiori storie della barbato, forse la peggiore...
brutta anche la copertina

voto 4