Cravenroad7

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 Oggetto del messaggio: Re: I nostri Incubi...
MessaggioInviato: sab mag 03, 2014 1:59 am 
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Diversi mesi fa ho sognato di aver contratto il virus HIV. Ero disperato. Il risveglio e' stato un motivo per dire grazie al mondo intero.

E' probabilmente l'incubo piu' angosciante della mia vita, la mia piu' grande paura.
Avra' influito il capolavoro di Sclavi "Accadde domani" e probabilmente un volume di educazione e prevenzione sul virus che girava nelle scuole quando ero piccolo (anche li' c'era una storia a fumetti).

Mi sottopongo alle analisi del sangue (essendo donatore) ogni 3 mesi regolarmente, mi proteggo sessualmente, ma la mia paura e' sempre enorme.

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"Ci sono piu' cose in cielo e in terra, Orazio, di quante se ne sognino i tuoi sistemi filosofici"


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 Oggetto del messaggio: Re: I nostri Incubi...
MessaggioInviato: sab mag 03, 2014 11:13 am 
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Prova a cambiare squadra, vedrai che tutto passa! Fidati! :)

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 Oggetto del messaggio: Re: I nostri Incubi...
MessaggioInviato: sab mag 03, 2014 1:00 pm 
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L'altro giorno ho sognato un film intero partorito dalla mia mente, dall'inizio alla fine. Il tutto è riassumibile in la Pixar incontra Lovecraft.

La paura al risveglio è stato pensare che una cosa del genere non la vedremo mai al cinema. :D


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 Oggetto del messaggio: Re: I nostri Incubi...
MessaggioInviato: sab mag 03, 2014 2:04 pm 
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Iscritto il: sab ago 27, 2005 7:04 pm
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Questo è un sogno che ho fatto. L'ho messo in prosa, ma più o meno è fedele a sé stesso. un sogno molto lineare, direi.

Mi trovo in una Castiglione dei Pepoli indeterminata nel tempo e sono un bambino. Potremmo essere negli anni sessanta, gli abiti lo suggeriscono, ma essi sono delle salopette tipo SUPER MARIO dai colori vintage, quindi è probabile che sia io ad avere dei problemi con l'immaginario anni 60.
E' domenica mattina e sono in giro per il paese con dei miei amici piccoli. Non ho idea di chi siano, in realtà. Sono bambini che non ho mai conosciuto ma che in questo momento, nel sogno, mi appaiono come fraterni. Uno è alto e smilzo, l'altro (sono due) più basso e coi capelli da piccolo dandy. Ovviamente indossano una salopette da super mario e così intuisco di essere vestito anch'io allo stesso modo. Me ne compiaccio.
Entriamo da un giocattolaio, un vecchio che non ricordo nitidamente nell'aspetto ma di cui ricordo un atteggiamento inquietante e scostante (nella fattispecie, appariva e scompariva letteralmente, di continuo, a scatti). Gli domandiamo, come fosse cosa ovvia, se ha ancora una TROTTOLA DEMON CUSTER, la famosa TROTTOLA DEMON CUSTER di cui tutti parlano. La famosa TROTTOLA DEMON CUSTER che è stata ritirata da poco dal mercato per motivi misteriosi. Lui (dopo essere apparso e scomparso una dozzina di volte) ci dice che ne ha ancora una e che ce la può regalare, ma a un patto: che non riveliamo di averla avuta da lui e che non attiviamo mai la modalità "trotta" insieme alla modalità "combo".
Ed eccola dunque, la famigerata DEMON CUSTER, con lo smilzo e il dandy che se la contendono per la strada di casa. E' fatta come una trottola normale, ragiono consapevolmente nel sogno, ma è tutta piena di bottoni strani che attivano funzioni misteriose e completamente slegate da ogni criterio riconducibile al dicibile (un labirinto tecnologico, così ne ragionavo rigirandomi nel letto). Una maledetta trottola elettronica degli anni "sessanta delle salopette".
Arriviamo nei dintorni di casa mia, sulla mia via, quella della mia infanzia, e decidiamo di testare l'oggetto. Prima conveniamo però di mostrarlo allo zio Carlo, personaggio mai esistito ma non privo di un formidabile e inquietante carisma. Indossa anch'egli una salopette, ma non posso fare a meno di notare che è tutto giallo in faccia e che la maglietta che indossa sotto il vestito è tutta rossa come fosse imbrattata di sangue. Vedendo la trottola ci fa un sorriso amaro e ci sconsiglia vivamente di provarla, ci tratta con compassione, è stanco, vuole rientrare in casa. Noi cerchiamo di stimolare il suo entusiasmo, lui ci dice che è ora di pranzo e deve rientrare. "anche se non ho più fame" specifica.
Ora siamo sulla strada a provare la TROTTOLA DEMON CUSTER. L'amico smilzo attiva la modalità "trotta" e l'oggetto prende a roteare vorticosamente. E' una visione esaltante, che già sembra soddisfare le nostre speranze di divertimento.
Il dandy comincia a pigiare dei bottoni a caso e la trottola, come è ovvio che sia nei sogni, comincia a mostrarci delle funzionalità impressionanti, scomparendo all'orizzonte e tornando all'improvviso, volando in cielo e planando giù come una foglia, salendoci sulle dita come fosse un uccellino buono e famigliare. Cavolo, e pensare che ce l'hanno data gratis!
E poi giunge il momento, il momento in cui il sogno diviene incubo e in cui tutti insieme decidiamo di azionare la modalità "trotta" insieme a quella "combo". I bambini lo fanno, i bambini infrangono le leggi dei bambini, sempre.
Lo smilzo appoggia la trottola sull'asfalto (ricordo che nella faccenda i due amici inesistenti mi trattavano come l'ultimo avente diritto alla gestione dell'oggetto) e preme allo stesso tempo i due bottoni proibiti. La TROTTOLA DEMON CUSTER si mette a vorticare a una velocità che non saprei nemmeno descrivere, una velocità che sfugge all'occhio, una velocità che è propria solo dei sogni e, lentamente ma inesorabilmente, prende a mangiarsi l'asfalto e a sprofondare nel terreno fino a scomparire, lasciandosi dietro un piccolo buco. Nero, inquietante. E' qui che comincio a capire che devo avere paura.
Aspettiamo del tempo, ma la trottola non torna su. Mai azionare la modalità "trotta" con quella "combo", mi dico notando che in realtà né lo smilzo né il dandy hanno mai avuto la faccia. Avverto un ronzio lontano, come di una vespa che corre via, come di una trottola che continua a scavare sfuggendo nelle profondità della terreno.
Sono le due del pomeriggio e il sole è pieno. I miei due amici sono intorno al buco e ci guardano dentro come fosse un microscopio. Sento una voce da lontano che ci chiama. E' lo zio Carlo. Cammina lentamente verso di noi, lentissimamente.
" E così lo avete fatto..." ci dice. " Avete azionato la modalità trotta con quella combo..."
Lo zio Carlo si avvicina al minuscolo buco lasciato dalla DEMON THUNDER e lo osserva con occhi pietosi. Lui sa qualcosa e noi pendiamo dalle sue labbra. La sua maglietta, che pare lorda di sangue, non promette nulla di buono. E niente di buono racconta il suo volto, così giallo e smagrito.
"La trottola arriverà fino al centro della terra... Ci sono le atomiche laggiù, lo sapevate? le hanno messe tutte laggiù..."
Ora ho una paura maledetta. Il cielo è diventato rosso, il sole è rimasto giallo. L'effetto che ne è seguito è arancione.
"Quando giungerà nel nucleo innescherà le cariche... Esploderanno, tutte insieme... e non rimarrà niente..."
"Niente?" Domanda il dandy senza che la faccia lo accompagni in questa sua supplica disperata.
"Rimarrà la terra, ma vuota... Io sono fortunato. Tanto ho il cancro, stavo già morendo... ma voi..." poi ci indica uno alla volta, me per ultimo, con uno sguardo terribile, terribilmente disperato. "Voi siete piccoli..."
"E come possiamo fare?" domanda lo smilzo.
"Niente, potete fare..." risponde lo zio Carlo appoggiandosi una mano sulla pancia, come a indicare il suo male. "Potete andare a casa. Quella continuerà a scavare... ma divertitevi, mancano ancora due giorni... Tanto ci impiegherà!"
L'uomo comincia di nuovo a camminare verso la sua casa, a piccoli passi, vedo delle macchioline di sangue uscirgli a fontana dal fondo dei pantaloni, lasciano una scia dietro i suoi passi.
"Due?" Domando io, finalmente dotato di una voce.
Lo zio carlo alza il braccio in aria, e mi risponde silenziosamente alzando l'indice e il medio della mano destra. Due.
Ora mia mamma mi chiama. Mi urla che il pranzo è pronto. Tutto è diventato rosso. I miei amici non ci sono più, né faccia né nient'altro.
Due giorni. Corro piangendo verso casa. Un ronzio fa tremare per un attimo la terra, un ronzio lontano. Mi accorgo di avere un orologio al polso, lo guardo. Non ha le lancette.

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 Oggetto del messaggio: Re: I nostri Incubi...
MessaggioInviato: sab mag 03, 2014 2:06 pm 
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Iscritto il: sab ago 27, 2005 7:04 pm
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Questo è un sogno che ho fatto. L'ho messo in prosa, ma più o meno è fedele a sé stesso. un sogno molto lineare, direi.

TROTTOLA DEMON CUSTER

Mi trovo in una Castiglione dei Pepoli indeterminata nel tempo e sono un bambino. Potremmo essere negli anni sessanta, gli abiti lo suggeriscono, ma essi sono delle salopette tipo SUPER MARIO dai colori vintage, quindi è probabile che sia io ad avere dei problemi con l'immaginario anni 60.
E' domenica mattina e sono in giro per il paese con dei miei amici piccoli. Non ho idea di chi siano, in realtà. Sono bambini che non ho mai conosciuto ma che in questo momento, nel sogno, mi appaiono come fraterni. Uno è alto e smilzo, l'altro (sono due) più basso e coi capelli da piccolo dandy. Ovviamente indossano una salopette da super mario e così intuisco di essere vestito anch'io allo stesso modo. Me ne compiaccio.

Entriamo da un giocattolaio, un vecchio che non ricordo nitidamente nell'aspetto ma di cui ricordo un atteggiamento inquietante e scostante (nella fattispecie, appariva e scompariva letteralmente, di continuo, a scatti). Gli domandiamo, come fosse cosa ovvia, se ha ancora una TROTTOLA DEMON CUSTER, la famosa TROTTOLA DEMON CUSTER di cui tutti parlano. La famosa TROTTOLA DEMON CUSTER che è stata ritirata da poco dal mercato per motivi misteriosi. Lui (dopo essere apparso e scomparso una dozzina di volte) ci dice che ne ha ancora una e che ce la può regalare, ma a un patto: che non riveliamo di averla avuta da lui e che non attiviamo mai la modalità "trotta" insieme alla modalità "combo".
Ed eccola dunque, la famigerata DEMON CUSTER, con lo smilzo e il dandy che se la contendono per la strada di casa. E' fatta come una trottola normale, ragiono consapevolmente nel sogno, ma è tutta piena di bottoni strani che attivano funzioni misteriose e completamente slegate da ogni criterio riconducibile al dicibile (un labirinto tecnologico, così ne ragionavo rigirandomi nel letto). Una maledetta trottola elettronica degli anni "sessanta delle salopette".

Arriviamo nei dintorni di casa mia, sulla mia via, quella della mia infanzia, e decidiamo di testare l'oggetto. Prima conveniamo però di mostrarlo allo zio Carlo, personaggio mai esistito ma non privo di un formidabile e inquietante carisma. Indossa anch'egli una salopette, ma non posso fare a meno di notare che è tutto giallo in faccia e che la maglietta che indossa sotto il vestito è tutta rossa come fosse imbrattata di sangue. Vedendo la trottola ci fa un sorriso amaro e ci sconsiglia vivamente di provarla, ci tratta con compassione, è stanco, vuole rientrare in casa. Noi cerchiamo di stimolare il suo entusiasmo, lui ci dice che è ora di pranzo e deve rientrare. "anche se non ho più fame" specifica.
Ora siamo sulla strada a provare la TROTTOLA DEMON CUSTER. L'amico smilzo attiva la modalità "trotta" e l'oggetto prende a roteare vorticosamente. E' una visione esaltante, che già sembra soddisfare le nostre speranze di divertimento.
Il dandy comincia a pigiare dei bottoni a caso e la trottola, come è ovvio che sia nei sogni, comincia a mostrarci delle funzionalità impressionanti, scomparendo all'orizzonte e tornando all'improvviso, volando in cielo e planando giù come una foglia, salendoci sulle dita come fosse un uccellino buono e famigliare. Cavolo, e pensare che ce l'hanno data gratis!
E poi giunge il momento, il momento in cui il sogno diviene incubo e in cui tutti insieme decidiamo di azionare la modalità "trotta" insieme a quella "combo". I bambini lo fanno, i bambini infrangono le leggi dei bambini, sempre.
Lo smilzo appoggia la trottola sull'asfalto (ricordo che nella faccenda i due amici inesistenti mi trattavano come l'ultimo avente diritto alla gestione dell'oggetto) e preme allo stesso tempo i due bottoni proibiti. La TROTTOLA DEMON CUSTER si mette a vorticare a una velocità che non saprei nemmeno descrivere, una velocità che sfugge all'occhio, una velocità che è propria solo dei sogni e, lentamente ma inesorabilmente, prende a mangiarsi l'asfalto e a sprofondare nel terreno fino a scomparire, lasciandosi dietro un piccolo buco. Nero, inquietante. E' qui che comincio a capire che devo avere paura.

Aspettiamo del tempo, ma la trottola non torna su. Mai azionare la modalità "trotta" con quella "combo", mi dico notando che in realtà né lo smilzo né il dandy hanno mai avuto la faccia. Avverto un ronzio lontano, come di una vespa che corre via, come di una trottola che continua a scavare sfuggendo nelle profondità della terreno.
Sono le due del pomeriggio e il sole è pieno. I miei due amici sono intorno al buco e ci guardano dentro come fosse un microscopio. Sento una voce da lontano che ci chiama. E' lo zio Carlo. Cammina lentamente verso di noi, lentissimamente.
" E così lo avete fatto..." ci dice. " Avete azionato la modalità trotta con quella combo..."
Lo zio Carlo si avvicina al minuscolo buco lasciato dalla DEMON THUNDER e lo osserva con occhi pietosi. Lui sa qualcosa e noi pendiamo dalle sue labbra. La sua maglietta, che pare lorda di sangue, non promette nulla di buono. E niente di buono racconta il suo volto, così giallo e smagrito.
"La trottola arriverà fino al centro della terra... Ci sono le atomiche laggiù, lo sapevate? le hanno messe tutte laggiù..."
Ora ho una paura maledetta. Il cielo è diventato rosso, il sole è rimasto giallo. L'effetto che ne è seguito è arancione.
"Quando giungerà nel nucleo innescherà le cariche... Esploderanno, tutte insieme... e non rimarrà niente..."
"Niente?" Domanda il dandy senza che la faccia lo accompagni in questa sua supplica disperata.
"Rimarrà la terra, ma vuota... Io sono fortunato. Tanto ho il cancro, stavo già morendo... ma voi..." poi ci indica uno alla volta, me per ultimo, con uno sguardo terribile, terribilmente disperato. "Voi siete piccoli..."
"E come possiamo fare?" domanda lo smilzo.
"Niente, potete fare..." risponde lo zio Carlo appoggiandosi una mano sulla pancia, come a indicare il suo male. "Potete andare a casa. Quella continuerà a scavare... ma divertitevi, mancano ancora due giorni... Tanto ci impiegherà!"
L'uomo comincia di nuovo a camminare verso la sua casa, a piccoli passi, vedo delle macchioline di sangue uscirgli a fontana dal fondo dei pantaloni, lasciano una scia dietro i suoi passi.
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 Oggetto del messaggio: Re: I nostri Incubi...
MessaggioInviato: sab mag 03, 2014 2:16 pm 
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Località: Chieti
Io ne ho uno ricorrente: sogno di essere il figlio di Quirky e lei mi allatta col biberon.

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"Non è morto ciò che in eterno può attendere, e col volgere di strani eoni anche la morte può morire."


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 Oggetto del messaggio: Re: I nostri Incubi...
MessaggioInviato: sab mag 03, 2014 4:29 pm 
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Località: Palermo in via dei dylaniati n.666
Io spesso sogno di perdere i denti e ogni qual volta accade, qualcuno che conosco sommariamente o con il quale non ho alcun rapporto di parentela muore.

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Nobody talks about the pile (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: I nostri Incubi...
MessaggioInviato: sab mag 03, 2014 4:35 pm 
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Iscritto il: mer giu 27, 2012 1:35 pm
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Nyarlathotep ha scritto:
Io ne ho uno ricorrente: sogno di essere il figlio di Quirky e lei mi allatta col biberon.


Se Quirky non mette questa frase come citazione in apertura della sua tesi di laurea, non vuole più bene al forum. :D

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"Per me questo spazio è morto."


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MessaggioInviato: sab mag 03, 2014 5:57 pm 
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Località: Pianeta Terra
@Joe Montero
Hai fatto di un sogno un bellissimo racconto, bravo!!!
@Manda
Anch'io a volte ho sognato di perdere i denti! Forse se smettessimo di perderli in sogno, al mondo non morirebbe più nessuno! O forse è per via del fatto che la gente muore se perdiamo i denti (in sogno). Ma chi lo sa?

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 Oggetto del messaggio: Re: I nostri Incubi...
MessaggioInviato: sab mag 03, 2014 8:34 pm 
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Iscritto il: dom ott 10, 2010 5:17 pm
Messaggi: 1603
Località: il buio oltre la siepe -emilia paranoica!-
Nyarlathotep ha scritto:
Io ne ho uno ricorrente: sogno di essere il figlio di Quirky e lei mi allatta col biberon.


Tu mi turbi! e mi ispiri!

ho fatto un incubo. . .

c'era Mirco con una camicia hawaiana multicolore che torturava Miley Cyrus travestendola da Hannah Montana. .

c'era Manda che ballava il tip tap con David Lynch nella Loggia ed il nano gli tirava la gerbomanza, gammabonza, girboromanza adesso non mi ricordo come si chiama. .

c'era GP vestito da lady Gaga, sollevato da dodici Simone in tanga sotto una cascata di diamanti (ok questa era la parte bella dell'incubo) . .

c'era Sbarby metà cavallo e metà francesco cavalcato dal baron Trisstano senza testa. .

c'era Nya con il corpo da antico e le ali da piccione che faceva handbanging sulle note di gangnam style . .

c'erano Agneta e Rosinda. . e questo é già abbastanza!

c'era Quirky che volava in un magrittiano cielo blu come una mongolfiera. . anzi, volava nel cielo sorretta da due mongolfiere (le sue) . .

c'era Wolkoff come professore nella mia classe . .



c'ero io ancora vergine a diciott'anni e sempre più stile tavola da surf. .

ah no. .

questo non era un incubo. .

mi stavo solo guardando allo specchio!

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- ex bambina prodigio -

chi mi conosce, mi evita. . chi non mi conosce. . meglio per lui!


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 Oggetto del messaggio: Re: I nostri Incubi...
MessaggioInviato: sab mag 03, 2014 10:44 pm 
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Messaggi: 2420
Località: Pianeta Terra
Io sono rimasto vergine fino a quasi 20. Eh sì, era un incubo... :D

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 Oggetto del messaggio: Re: I nostri Incubi...
MessaggioInviato: sab mag 03, 2014 10:57 pm 
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Qui scadiamo nell'incubo medio dei quindicenni inadeguati :mrgreen: :mrgreen:


annanever99 ha scritto:
@leone: per il sogno dei blues brothers nella vasca da bagno sto ridendo da mezz'ora come una deficiente immaginando la scena.

Che poi tutto aveva una motivazione: avevo visto delle diapositive (eh, sì, avete capito bene, diapositive :D ) del viaggo di nozze dei miei genitori e c'erano delle foto di questi amorevoli cretini vestiti con impermeabile e occhiali neri sotto la doccia.
Un povero e ingenuo bambino di tre anni cosa deve fare, se non un incubo di notte? 8-)

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Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: I nostri Incubi...
MessaggioInviato: dom mag 04, 2014 12:37 am 
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Località: Stepford
Ahahah, ma la storia dei blues brothers è fantastica :mrgreen:

Ma dai, è normale essere vergini a 18 anni!
...
O no?
Siamo in una società troppo precoce oppure sono io ritardata (opterei per questo), dato che sono vergine non solo zodiacalmente 8-)

Caspita, dimenticavo quello che credo sia il peggiore incubo che abbia mai fatto; l'estate scorsa, durante una vacanza con amici, stavo leggendo la trilogia della Bussola d'oro 8-) , libri molto belli (secondo me, soprattutto nei seguiti sono molto più profondi di quel che sembrano... Non parliamo poi di quella schifezza del film che sembra fatto per bambini scemi) ma che ho letto in più di tre mesi, perché continuavo ad interrompere giurando che non li avrei mai più aperti e riprendere, fu una lettura accidentata ma alla fine uno dei miei libri preferiti.
Insomma, stavo leggendo questi libri e una notte sognai una cosa tipo la fine del mondo, l'apocalisse, insomma un sogno in cui morivamo tutti, non ricordo i particolari ma fu davvero angosciante.
Ricordo che mi svegliai in preda al panico, e per circa un'ora delirai urlando cose random tipo "oddio, stiamo per morire!", "morirete tuttiiiiiiiiiiii" :D, ma tutta convinta eh, dovevo far molto ridere :D, ero terrorizzata, non potete immaginare. E i miei amici che cercavano di calmarmi... Fu una notte tremenda... Ancora adesso mi prendono in giro.
Non so perché collego questo incubo ai libri che stavo leggendo in quel periodo, ma secondo me c'era qualcosa nei libri che in qualche modo mi aveva indotto a questo sogno, fatto sta che una volta finito La bussola d'oro lo riposi nella libreria per non aprirlo mai più, in un certo senso lo temo, e gli affibbio la colpa del presunto apocalisse che sognai quella notte. Poi come libro non faceva neanche paura, ora leggo di molto peggio e non ho mai più avuto un'esperienza come questa. Boh.

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Dio... Essere ragazzi: che crudeltà...


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 Oggetto del messaggio: Re: I nostri Incubi...
MessaggioInviato: dom mag 04, 2014 12:54 am 
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Iscritto il: mer ott 30, 2013 9:02 pm
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L'ultima volta che mi son svegliato di notte era per un qualche incubo legato a ragni ed insetti vari: un'ora in piedi senza poter chiudere occhio perché mi si riformava l'immagine davanti.
Come minimo adesso vado a letto e mi sparo uno di quegli incubi colossali in cui mi muoiono davanti tutti. E darò la colpa a voi :x: :x: :mrgreen:

annanever99 ha scritto:
Siamo in una società troppo precoce oppure sono io ritardata (opterei per questo)?

Seeee, io alla tua età ero ancora nella fase calcio & NBA, dovevo ancora entrare (e uscire) nella fase videogiochi, nella fase manga e poi in quella fumetto generico prima di pensare che esiste anche una controparte femminile nel mondo :mrgreen:

Che gli uomini siano più ritardati delle donne è saggezza popolare, che io abbia alzato la media è innegabile verità :g:

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MessaggioInviato: dom mag 04, 2014 1:33 am 
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Il problema della tavola da surf è superabilissimo!!!

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